𝓞 𝓹 𝓹 𝓻 𝓮 𝓼 𝓼 𝓲 𝓿 𝓮

12) il castello 🔴

SABATO MATTINA:
Sono già passati quattro giorni, Tom sarà qui a momenti per venirmi a prendere. Il castello Riddle ci attende con grande attesa.
Credo che potrei letteralmente svenire a momenti, l'ansia si sta prendendo una completa parte del mio corpo.
È come se tremassi,non riuscissi ad essere lucida completamente.
Basta Rebecca, calmati.
Sento bussare alla porta, la quale è aperta a poco.
-'Avanti!' sibilo.

Qualcuno mi afferra i fianchi dolcemente, voltandomi di poco. Finalmente, ecco le braccia dove volevo stare adesso tra tutte.
-'Ti prometto che andrà tutto bene piccola' mi rassicura Draco accarezzando il mio volto. Appoggia delicatamente le mie labbra alle sue e lasciamo le nostre lingue toccarsi.

Qualcun'altro bussa alla porta, aprendola.
-'Rebecca dobbiamo andare!' Ribatte Tom afferrando il mio borsone.
-'Ti chiamo stasera'. Annuisco, uscendo mano per mano con mio fratello. L'uscita è davanti ai nostri occhi, con l'auto che ci attende fuori.

-'Tom ho scordato una cosa!' Ribatto correndo verso la mia stanza.
'Muoviti Rebecca o faremo tardi!' Devo muovermi, farò in fretta. Saluto Pansy, che mi sta aspettando nella sua camera.
-'Tesoro, andrà tutto bene. Non appena tornerai staremo sempre insieme okay?' La sua voce così dolce mi scioglie il cuore.
L'abbraccio stretta stretta a me, sento subito il suo istinto materno che un po' mi quieta.
-'Promettimi che mi scriverai a breve, che mi farai sapere OGNI COSA!' ribatte.
Annuisco, per poi uscire dalla stanza e incamminarmi.

Dovevo soltanto prendere la mia bacchetta, rimasta sul comodino della mia stanza.
-'Cerchi questa?' sento pronunciare da una voce profonda. Mi volto di scatto, Edward.
-'Pensavi di andartene senza salutare?' Ribatte girando la mia bacchetta sulle sue dita. Mi avvicino a lui, ridacchiando sul volto.
Afferra i miei fianchi e mi avvicina a lui, guardando i miei occhioni azzurri.

-'Baciami se la vuoi'. Afferra la mia testa e l'appiccica alla sua, baciandomi.
-'E-Edward devo andare!' Sibilo afferrando la mia bacchetta.
-'Ti aspetterò piccola Beky' taglia corto. La sua voce diventa sensuale in un certo senso.
È tutto sbagliato, tutto confuso.
Cazzo è tardi, devo sbrigarmi. Mi metto a correre per i corridoi, cercando di non fermarmi neanche per un secondo.

Saliamo sulla macchina e partiamo.

Il castello Riddle:
Tom afferra la mia mano, rassicurando i miei sentimenti soffocati dalla rabbia.
-'Non azzardarti a dire una sola parola di Malfoy, hai capito?' Ribatte guardandomi negli occhi: annuisco ed entriamo.
Mi ero quasi scordata di quando fosse tenebroso questo castello, quanto io odi queste pareti.
-'Tom! figlio mio!' Sibila mio padre, toccando le sue spalle. Mi degna di un solo sguardo, sorridendo di poco contro di me.

-'Madre!' pronuncio abbracciandola, colei che mi è mancata almeno un po'.
-'Merope, lascia che tornino nelle loro stanze. Stasera a cena potremo conversare civilmente!' Ribatte afferrando la mano di mia madre. Non me lo faccio ripetere due volte, mi fiondo in camera e chiudo la porta. Mi ero scordata quasi di come era graziosa la mia stanzetta, con quel colore verde chiaro e le mille luci illuminate.
Mi guardo un po' intorno, come sempre la mia camera degna di un po' di disordine, tra cui confusione negli armadi.
Spalanco le ante, è pieno di vestiti eleganti, i quali usavo negli anni nella scuola di Beauxbatons. Quanti ricordi... Butto il vestito sul letto e mi fiondo in doccia.

DRACO:
Rebecca se n'è andata, con le lacrime agli occhi. Una chiamata mi stordisce le orecchie: Blaise. Mi avvio verso la sua posizione, dove mi sta aspettando. Entro nella sua stanza, infilando il telefono in tasca. Sta bevendo del Whiskey, appoggiato al muro all'ingresso.

-'Che cazzo ti succede Malfoy?' Ribatte avvicinandosi a me. Non rispondo alla sua domanda, non mi va.
-'Non mi piace il tuo comportamento con lei'. Che diamine sta dicendo? che cazzo vuole da Rebecca?
-'A che ti riferisci?' Ringhio a denti stretti.