33) sangue chiama sangue.

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TOM RIDDLE-
Stringo le unghie e le affondo nella carne, tentando di mantenere la calma.
Le sue mani sono appoggiate sul caminetto, con la fiamma del fuoco che gli ribolle nella pupilla.
-'Dove si trova Rebecca figliolo?' domanda girando la sua testa sul collo, sentendo alcune delle sue ossa scricchiolare nel silenzio. Un brivido mi scorre lungo la spina dorsale, raffreddando la mia pelle.
-'Perché ti interessa sapere dove si trova?' ribatto.
-'Suvvia Tom, dimmi dove nascondi tua sorella, conosci bene cosa l'aspetta' la sua voce diviene tremenda, quasi tetra.
-'Padre, non posso permetterti di prenderla' taglio corto. Dio solo sa cosa provo in questo istante. Vorrei prenderlo a pugni, vorrei ucciderlo con le mie stesse mani e non rendergli possibile niente di tutto questo.
-'Conosci bene cose accadrà a Rebecca se non celebrerà la cerimonia figlio mio' mormora.
Cazzo.
Resto in silenzio, afferra un ciocco di legno dalla cesta accanto al fuoco e la getta dentro. Il rumore scricchiolante del legno mi affligge le orecchie, le fiamme del fuoco i miei occhi, specchiando la fiamma ardente nelle mie pupille.
-'La ucciderò'. Il mio sangue si gela, divengo ancora più bianco di quello che già sono.
-'Nessuno può proteggerla, voglio solo che tu lo sappia' sibila.
Sbotto, cazzo se sbotto. Io posso, posso salvarla. Posso salvare Rebecca in ogni momento. Si volta, avvicinandosi a me passo per passo.
-'Io posso salvarla, posso farlo!' sbraito con l'adrenalina nelle vene.
-'Tom, nessuno può, nessuno la salverà. È condannata a vita, destinata a questo. Sangue chiama sangue' le sue parole mi distruggono il cuore.  Vedere questo suo profondo odio contro sua figlia, contro la sua piccola bambina.

-'Non la troverai, è una promessa' taglio corto. Scoppia in una risatina isterica annuendo con la testa.
Mi volto, andandomene dal salotto. Non posso vederlo un'altra volta, non posso sentire i suoi discorsi del cazzo ancora.
"Sarai a conoscenza del cerchio di fuoco immagino" la frase di silente mi ribolle nella testa.
L'unico posto dove posso trovare queste tipo di informazioni è la biblioteca dei Riddle, l'unica contenti libri di incantesimi.
Mi sembra di girare per casa per la prima volta, dimenticandomi tutti i corridoi e le stanze che contiene.

Apro il portone, migliaia di scaffali sono incastonati nelle pareti. Potrei impiegare troppo tempo a cercare libro per libro, devo usare altre maniere.
-'Accio incantesimo cerchio di fuoco!' sussurro.
Un rumore vaga per la stanza, provenendo dallo scaffale più esterno. Il libro muove le sue pagine, emettendo il giusto suono da distinguerlo. Lo afferro prima che cada per terra, annientando il botto.
Si apre alla giusta pagina, in meno di un secondo. Leggo il paragrafo più esterno, dove spiega di che si tratta.
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"Il cerchio di fuoco: contro le impurità demoniache-"

"Un celeste fuoco freddo, contenente puro Adamas: polvere del corno di unicorno e fili di corde di cuore di fata-"

"Un movimento circolare, che si sfuma in un movimento perpendicolare lungo l'asse invisibile della terra, pronunciando "Circulus Ignis caeruleum" con piccole pause di strofa-"

"Il fuoco celeste terrà all'interno delle fiamme le impurità demoniache, le impurità macchiate dallo sporco sangue. ATTENZIONE- per sciogliere l'incantesimo del sangue dovrà bagnare le apposite fiamme celesti, da riconoscere il padrone che l'ha invocato-"
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Chiudo il libro, tenendolo stretto tra gli anelli freddi.
Me la cavo alquanto bene con gli incantesimi, soprattutto con quelli di tortura, non credo sia un problema con qualcosa di più piccolo.
Chiudo la porta alle mie spalle, fingendo che niente di tutto questo sia successo. Devo farlo adesso, adesso che non ho gli occhi di nessuno puntati addosso.
Vago per i corridoi, dirigendomi all'uscita dal castello. Non sembra esserci anima viva, il castello sembra così vuoto.
Vuoto adesso che lei non c'è, vuoto adesso che mi ritrovo a combattere contro il mio stesso padre un'altra volta.
Sembra tutto così difficile e sconfortante, persino per me che ho ammazzato più di cento persone: uno per uno.
Il sole sta sorgendo, è già quasi mattina. Mi posizionò davanti al portone, alzando la bacchetta che ho tra le mani.
-'EXPELLIARMUS!' sbraita qualcuno alle mie spalle, facendo cadere la mia bacchetta per terra.
-'Non posso lasciartelo fare figlio mio' È Voldemort.  Tento di gettarmi verso di lui, afferrando la mia bacchetta ma non faccio in tempo.
-'Non costringermi a cruciarti' mormora puntando la sua arma contro di me. Lo guardo intensamente negli occhi, il sole sta sorgendo, è adesso che devo evocare il cerchio di fuoco.
-'Accio bacchetta di Tom Marvolo Riddle!' sussurro aprendo il palmo della mano. La bacchetta mi raggiunge in un secondo, incastrandosi nel palmo della mia mano.
-'Flipendo!' grido. Cade a terra, guadagnando i cinque minuti che mi servono. Sollevo la bacchetta, emettendo movimenti circolari e sfumando l'ultimo movimento in una linea perpendicolare all'asse invisibile della terra, come se dipingessi il perfetto corpo di Venere.
-'Circulus Ignis caeruleum!' bisbiglio a bassa voce. Il fuoco non sembra formarsi, qualcosa è andato storto, ma cosa...?

𝓞 𝓹 𝓹 𝓻 𝓮 𝓼 𝓼 𝓲 𝓿 𝓮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora