TOM RIDDLE-
Una completa notte in bianco, una notte passata di merda completa.
Vago per la stanza, compiendo piccoli passi sul parquet liscio. Passo per più volte una mano tra il ciuffo moro dei miei capelli ricci, tentando di allevare lo stress.
Porca puttana se mi pento della mia decisione, se mi pento di averla mandata così lontano da me.
Lo stress completo mi consuma l'anima, io...riesco a sentire il suo cuore battere. Riesco a sentirla ogni minuto che passa, sento il calore della sua pelle marchiare la mia e scaldarla.
Ho giurato di proteggerla, pronunciando il voto infrangibile, ma questo lei non lo sa.
L'ho giurato su un contratto magico vincolante e non posso permettermi di infrangerlo.
Osservo la luna, pensando a lei di continuo.Flashback:
-'Prometto di proteggerla al costo di morire' affermai stringendo la mano di mia madre.
Una striscia luminosa di scintille si formò intorno ai nostri polsi bianchi.
-'Tu, Tom Marvolo Riddle, giuri di vegliare su Rebecca Helena Riddle al costo della tua vita?' sibilò Merope, osservando i miei occhioni color nocciola.
Le tenebre coprivano prevalentemente lo sfondo della stanza, nascondendo le immagini complete degli oggetti.
-'Lo voglio' tagliai corto.
Emise un sorrisetto, talmente leggero da confondersi a vederlo.
-'E se tu dovessi fallire nel tentativo di adempiere le azioni di protezione verso di lei, saresti pronto a morire pur di salvarla?'
-'Lo voglio' fui convinto dal primo momento.
Dio se l'avrei protetta, lo giurai senza esitare a pensarci un momento.
Insomma...ero pur sempre il fratello più grande, era mia responsabilità prendermi cura di lei no?
Mio padre non ne sapeva niente del voto infrangibile, fu un accordo progettato da me e mia madre stessi, lasciando Voldemort.
La striscia luminosa scomparì ad un tratto nel nulla, smettendo di brillare da un secondo all'altro.
Quindi tutto era già finito? bastava solo questo per poter morire per lei? lo rifarei altre mille volte.
Mia madre ordinò alle guardie del corpo di andare a prenderla, muovendosi più adagio possibile.
Mi sedetti sul divanetto del salotto, aspettando il suo arrivo intanto che accesi una sigaretta.Bussarono alla porta, nel centro delle loro spalle c'era il piccolo corpo di Rebecca. Si vedevano solamente i riccioli d'oro che portava, che brillavano in mezzo a quegli occhiali da sole che portavano i bodyguard.
Mi avvicinai a lei, teneva un polso stretto all'altro, con quei boccoli che le cadevano sul ventre.
Le afferrai il braccio,trascinandola nel centro della stanza.
Aveva un'aria così spaventata, tremava come se morisse di freddo. In effetti era molto fredda, la sua pelle sembrava celarsi in un ghiaccio spinato sotto gli occhi celesti che portava. così chiari da vedere il fondo.
Respirava ansimante, non sapeva ancora cosa l'attendeva di tanto bestiale.
Mia madre si fece avanti a lei, sollevando la sua bacchetta con tanta furia da sembrare arrabbiata.
Le porsi la mano, aspettando che lei l'afferrasse con più fretta possibile.
Mi guardò con quegli occhioni limpidi e lucidi, intanto che sembrava morire da un momento all'altro.
Strinse la presa sulla mia mano, tenendo il mio braccio stretto tra le sue dita.
Merope sussurrò delle parole, agitando la sua bacchetta in aria, formando un disegno.
Una scia di fuoco azzurro avvolse i nostri corpi,scintillando nell'oscurità stretta.
Bruciavano un po' quelle fiamme di fuoco blu, pizzicavano sulla pelle come se fosse veleno di animali.
Scomparvero poco dopo, finendo di brillare e lasciando i nostri corpi nel buio.
Ci staccammo, le sue ciglia erano ricoperte di di gocce d'acqua che avrebbero voluto sgorgare a momenti.
-'Ora sei salva' bisbigliai abbracciandola d'un colpo. Le accarezzai i capelli, mossi e morbidi sotto le mie dita.
-'Che hai fatto?' domandò ansimando, arricciando il naso. Sorrisi, ne ero così contento al momento.
-'Shh, stai bene. Questo conta' tagliai corto.
Rimasi ad accarezzarla un altro po', mia madre invece se ne andò.
-'REBECCA!' sentii gridare da un'altra stanza. Mi afferrò la giacca, nascondendosi dietro la mia schiena.
-'Va tutto bene, sei con me' sibilai. Si calmò, annuì e incalzò le sue mani dentro le maniche della sua maglietta.
Posai lo sguardo sulla mia mano, i segni del voto infrangibile erano svaniti per fortuna.
Lei non dovrà saperlo, mai.
Fine flashback:
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𝓞 𝓹 𝓹 𝓻 𝓮 𝓼 𝓼 𝓲 𝓿 𝓮
FanfictionLui: fama, soldi, sesso. Lei: fragile, piccola, con l'anima più pura del paradiso. Cosa li accomuna? i demoni del passato e la lotta con la famiglia. Draco Malfoy e Rebecca Riddle: amanti? rivali? Tom Riddle dovrà proteggerla al costo di morire. 𝑨�...