45) Corri Rebecca, corri.

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REBECCA-
La luce pungente trafigge le finestre della mia stanza. Apro gli occhi lentamente, che ancora bruciano per la stanchezza. Mi volto, Draco non è a letto.
Sbuffo.
Mi siedo, riflettendo su quello accaduto la sera prima, i ricordi mi raffiorano. Vedo spuntare Malfoy, mentre esce dal bagno con i bottoni della camicia tra le mani.
-'Andiamo Rebecca, devi prepararti' insinua porgendomi la mano. Mi sollevo dal letto e mi posiziono davanti allo specchio. Raccolgo i miei capelli in una crocchia spettinata e indosso la prima biancheria che trovo nel cassetto.
L'orologio punta le nove e cinque minuti, una lunga giornata sta arrivando ai nostri piedi.
Usciamo dalla stanza, con Draco che sembra aver perso il totale controllo di se stesso.
Bussa alle porte di Mattheo e Tom, mentre io mordo il mio labbro per l'ansia.
-'Ti senti abbastanza pronta Riddle?' mormora Mattheo aggiustandosi il colletto della camicia, io annuisco.
Tom non fiata, rimane tra i suoi pensieri la maggior parte del tempo.
Ci rechiamo in giardino, dove nessuno può disturbarci. Oggi il cielo è più grigio degli occhi di Draco e questo mi preoccupa, niente è così grigio in genere. 

Ci posizioniamo in riga, sembra quasi una gara di sguardi, a chi ha gli occhi più spenti. I miei, hanno ritrovato giusto un pò di speranza perchè Draco è tornato tra le mie bracca, ma gli occhi di mio fratello...non hanno descrizione. Mi sento così vuota, mi sento impotente oltre gli occhi altrui,oltre la mia stessa volontà. Incrocio i palmi delle mie mani, con lo sguardo basso e perso tra il grigio dell'atmosfera. Loro, rimangono pietrificati, in piedi, mentre parlano alle proprie orecchie mentre io attendo. 

-'Bene, adesso dobbiamo impegnarci un minimo, dobbiamo mettere il cervello a lavorare e rimanere lucidi nonostante le circostanze. Cominceremo piano, con gli incantesimi più semplici da adoperare e finiremo con quelli più complessi che possono solo salvarti la vita da morte certa. Siamo d'accordo?' sibila Tom, io annuisco. Sollevo la bacchetta, mentre loro si schierano davanti a me, con aria seria. Mio fratello si avvicina, afferrando la mia mano per poi sollevarla. 'Adesso ti faccio vedere come si utilizza il shielding charm, lo scudo che ti proteggerà da altri incantesimi, questo è il movimento che devi fare' ribatte muovendo il palmo della mia mano nel verso giusto. Afferro la bacchetta, tentando di ripetere lo stesso movimento che mi ha mostrato Tom. Uno strato luminoso e scintillante si forma davanti ai miei occhi, prendendo un color oro trasparente. Non credo ai miei occhi, ci sono riuscita. Mattheo mi mostra come utilizzare le tre maledizioni imperdonabili, che sono le più letali, in questo caso essenziali. Si avvicina a me, prendendo subito parola. 

'Questa è la maledizione cruciatus, che invoca talmente tanto dolore da ucciderti se non hai la forza di rialzarti, ma credo tu la conosca bene'  taglia corto abbassando lo sguardo. La sua giacca si sposta di qualche centimetro, lasciando i suoi polsi liberi. Noto una strana cicatrice sulla sua pelle, una cicatrice che mi sembra di conoscere troppo bene. 

'Mattheo...cos'hai sul polso?' domando con un filo di voce. Lui sembra infastidito alla mia richiesta di sapere, quasi come se fosse arrabbiato. 'Non ti riguarda questo Riddle, io sono solo qui per aiutarti, niente di più' afferma. Sposto i capelli dall'altra parte della testa, liberando la pelle sul mio collo.

'Mattheo...' sibilo mostrandogli la cicatrice sulla mia carne, è incisa perfettamente uguale sui nostri corpi. Quella cicatrice....la lettera r riposta su dio noi...appartiene solamente alla casata dei Riddle. Rimango pietrificata, quasi sconvolta. Lui sbarra gli occhi, quasi come se avessi scoperto qualcosa che non dovrei sapere. Si infila la bacchetta in tasca e si volta di colpo, senza prestare attenzione a nessuno di noi. Se ne va, lasciandoci tutti qui, immersi nelle più grandi domande a cui nessuno di noi sa rispondere. Rimango ferma, senza parole da quello che ho appena visto. Mi incammino dietro di lui, correndogli incontro. 

'Mattheo! fermati!' sbraito alle sue spalle, mentre lui si dirige nella stanza delle necessità. Spalanca la porta, io mi imbuco prima che si chiuda. Lui si ferma davanti allo specchio più grande, io rimango dietro di lui.

𝓞 𝓹 𝓹 𝓻 𝓮 𝓼 𝓼 𝓲 𝓿 𝓮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora