3 IN PARTENZA DAL BINARIO 9¾

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Iltreno fischiò e Lily si affrettò verso le sue amiche. Uno scontrole fece perdere l'equilibrio quando qualcuno l'afferrò appena intempo.

"Scusa"

"Evans!" James la teneva tra lebraccia.

"Potter" si liberò subitolei dalla stretta.

"Che fai, mivcadi ai piedi?" sorrise James con un g

"Mai, Potter. Ora scusami, devo andare dalle mie amiche".

"Ci vediamosul treno, Evans" le gridò dietro.

"Lily!"

"Ragazze!" Le sue migliori amiche Alice Fawley, un'allegra ragazza dagli occhi blu, e la bionda Marlene McKinnon correvano incontro a Lily. La ragazza le abbracciò.

"Quanto mi siete mancate!"

"Anche tu ci sei mancata!"

"Dov'è Emmelline?" chiese Lily guardandosi attorno.

"Eccola li." Alice la indicò Emmelline Vance era una ragazza bionda con gli occhi azzurri che in quel momento correva verso le amiche, sue compagne di stanza. Le abbracciò una alla volta sorridendo.

"Lily, che facevi prima con Potter?" chiese Emmelline con un sorrisetto malizioso.

"Niente..."

"Ah, certo. Quindi è per niente che eri frale sue braccia!"

"Ci siamo scontrati, Emmelline" rispose seccamenteLily.

"Vi siete scontrati, certo."

"E'vero! Stavo correndo e ci siamo scontrati" Sembrava scioccata, leamiche risero.

"Lily, stavo scherzando"

"EMMELLINE VANCE SEI UNA CAROGNA" urlòLily un po' divertita, scoppiando a ridere insieme alle amiche. Il controllore fischiò e le ragazze salirono sul treno sedendosi in uno scompartimento vuoto indossando le uniformi.

"Ragazze io devo andare nello scompartimento deiCaposcuola per la riunione con i prefetti. Ci vediamo dopo" Le amiche salutarono Lily che si diresse verso lo scompartimento. In un'altra cabina James e i suoi amici chiacchieravano allegramente.

"Parliamo di cose serie, Ramoso".

"Perché avete mai parlato di cose serie, voi due?"

"Sei spiritoso, Lunastorta."

"Lo so"

"Tornando a noi, James, hai mai pensato qual è il vero vantaggio di essere Caposcuola?"

"Che dopo i professori sono la persona con più autorità?" rispose James come se la risposta fosse ovvia.

"Sì, anche, ma non intendevo questo."

"E allora?"

"I due Caposcuola, ingenere, sono due tra i prefetti del sesto anno che vengono promossi acaposcuola."

"Quindi?" continuò James confuso

"Certo che sei idiota, James."

"Ehi!"

"Non hai ancora capito? Chiera l'anno scorso la prefetta di Grifondoro?" James si illuminòin viso.

"La Evans" rispose con prontezza.

"Esattamente!" Questo significa che passerete insieme moooooolto tempo" sorrise Sirius con un ghigno.

"Sirius, tu sei un genio,veramente!" James abbracciò l'amico.

"Va bene James, ora basta, nonfare la femminuccia." Sirius si scostò. Remus si schiaffò unamano in faccia e afferrò un pezzo di cioccolato dal sacchetto cheaveva accanto. James gli si sedette vicino e ne afferrò un pezzo.

"Non toccare la mia cioccolata" rise Remus togliendoil sacchetto dalle mani di James.

"Dai Rem, un pezzettino."

"Se lo vuoi devi guadagnartelo." James si tuffò verso il sacchetto che Remus spostava da una mano all'altra correndo (per quanto fossepossibile) nello scompartimento. Sirius faceva il tifo e Peterguardava i due seguendo il sacchetto con lo sguardo. Il gioco tra idue amici terminò quando James, afferrando Remus, riuscì adarrivare alla cioccolata. Si buttarono sul sedile ridendo. Fu Siriusil primo a parlare.

"James, ma i Caposcuola non hanno uno scompartimento tutto per loro?" James trasalì. "LA RIUNIONE! MI SONO DIMENTICATO DELLA RIUNIONE!"Si alzò di scatto. "Devo andare, ci vediamo dopo." Uscì dallo scompartimento e corse via. Arrivò nello scompartimento dei Caposcuola ed entrò. Sorrise, Lily era già arrivata. "Potter" sbuffò. "Che cosa vuoi? Non puoi entrare qui, questo è lo scompartimento dei prefetti e dei caposcuola, perciò vattene". Gli indicò la porta. "E dì a Remus che la riunione sta cominciando" continuò.

"Eh no, Evans! Mi dispiace ma non vado da nessuno parte, e Remus non verrà".

"Che vuol dire che non verrà? Perché? È successo qualcosa?" chiese allarmata.

"No, semplicemente non è lui il caposcuola".

"Come no?"

"No" ribadì il ragazzo.

"Ma allora chi è?" chiese Lily, più a se stessa che a James.

"Accidenti, Evans, mi deludi, sei la ragazza più intelligente della scuola e non hai ancora capito?" La ragazza lo guardò male, stava per gridargli e cacciarlo via quando la vide. La spilla da caposcuola brillava lucente sul petto di James. La ragazza spalancò gli occhi.

"Non èpossibile" disse.

"Oh, altroché!"

"Non puoi essere tu, nessuno sano di mente sceglierebbe te!"

"Allora si vede che Silente èmeno sano di quanto sembri". James si appoggio con il gomito sulla parete guardando la ragazza che, rassegnata, si voltò ed entrò nello scompartimento, senza più dire una parola al ragazzo che la seguiva dentro. All' interno dello scompartimento tutti si voltarono a guardare James. Lui e Sirius, infatti, erano i ragazzi più popolari di Hogwarts ma, sicuramente, nessuno si sarebbe aspettato che Silente potessi scegliere uno dei due come caposcuola. Agli occhi delle ragazze questo rendeva sicuramente James ancora più affascinante e infatti dei mormorii eccitati si diffusero tra le ragazze all'interno della cabina, cosa che innervosiva terribilmente Lily. Solo lei, infatti, sembrava resistere al fascino e all'innata bellezza del ragazzo. Solo un altro ragazzo guardava James con lo stesso sguardo d'odio di Lily, il caposcuola di Serpeverde Severus Piton, dai lisci e unti capelli neri. Quando la riunione terminò, prefetti e caposcuola tornarono negli scompartimenti con gli amici.

"Non potete capire" fu la prima cosa che Lily disse alle sue amiche.

"Che cos'è successo, Lily?" chiese Mary McDonald, una ragazza un po' timida con dei riccioli bruni.

"Mary!" l' abbracciò Lily. "Come stai?"

"Bene, grazie, ma ora dicci cos'è successo! Cosa non possiamo capire?"

"Una tragedia, Potter è caposcuola, vi rendete conto? Caposcuola Potter!"Le ragazze risero della reazione di Lily che, grazie alla loro compagnia, riuscì a godersi il viaggio.

FINO ALLA FINEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora