23 ANIME GEMELLE

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Le vacanze di Natale si avvicinavano. Nelle ultime settimane i ragazzi avevano iniziato a studiare i Patronus, un incantesimo di protezione molto potente. Fino a quel momento nessuno era riuscito a praticare un Patronus corporeo. 

"Allora, ragazzi, oggi riproveremo. Non abbattetevi se non riuscite ancora a praticare l'incantesimo, molti maghi adulti non riescono ad evocare un Patronus" spiegò il professore. 

"Ora, ricordatevi di concentrarvi completamente su un ricordo molto felice e molto intenso." I ragazzi si concentrarono e dalle loro bacchette fuoruscirono inizialmente solo sbuffi argentei. 

"Concentrati, James" pensò il ragazzo. Difesa contro le Arti Oscure era l'unica materia insieme a Trasfigurazione in cui James eccelleva (era diventato Animagus al quarto anno insieme agli amici). Si concentrò sul suo ricordo più felice, il primo bacio con Lily, quel bacio tanto atteso. 

"Expecto Patronum!" Un enorme cervo argenteo uscì dalla bacchetta e James sorrise: era uguale al suo Animagus. Dietro di lui vide apparire altri tre Patroni, un cane, un lupo e un topo, i Patroni dei suoi amici uguali ai loro Animagi. 

"Complimenti, ragazzi, complimenti!" Un quinto Patronus attirò l'attenzione della classe. Una cerva galoppò lungo la stanza e si fermò accanto al cervo di James. Il ragazzo si voltò, Lily fissava la cerva che aveva appena evocato. 

"Una cerva?" osservò il ragazzo. 

"Sono sbalordito, ragazzi. È una cosa rara! Quando due persone hanno un maschio e una femmina dello stesso Patronus molto probabilmente è perché quelle persone sono due anime gemelle" I due ragazzi si sorrisero. 

"Anime gemelle, eh? " sussurrò Alice a Lily lungo il corridoio. 

"E pensare che fino a Settembre vi odiavate" continuò Marlene. 

"Già... Se avessi provato a conoscerlo senza aspettare tutti questi anni, forse tutto questo sarebbe successo prima" aggiunse Lily guardando James che probabilmente stava affrontando una discussione simile con i Malandrini. 

"Hai visto la faccia di Mocciusus, James?" chiese Sirius divertito. 

"Sì, è sbiancato, dovrebbe essersi abituato all'idea, ci ha già visti insieme." 

"Sì, ma non credo si aspettasse una cosa del genere. Due anime gemelle!" lo canzonò Sirius. I Malandrini e le ragazze erano in Sala Comune. James, seduto sul divano, afferrò Lily da un braccio facendola sedere sulle sue gambe e la strinse fra le braccia. Lily rise e lo baciò.              

"Noi andiamo a cena" disse Alice facendo cenno agli altri di lasciarli soli. 

"Non posso pensarci che tra qualche giorno torniamo a casa per le vacanze e non potrò averti qui tutto il giorno" disse Lily staccandosi dalle sue labbra. 

"Potresti venire da me ogni tanto, così stiamo un po' insieme, non riuscirei a stare due settimane senza di te" 

"Mi piacerebbe tantissimo" tornò a baciarlo. La serata prosegui tranquillamente. Il giorno dopo per la gita ad Hogsmeade i ragazzi ne approfittarono per comprare i regali di Natale. Lily girò a lungo per trovare il regalo per James: era il primo regalo che gli faceva e doveva essere speciale. Trovò il regalo perfetto, costava un po' ma ne valeva la pena. I ragazzi e le ragazze si erano presi un paio di ore per acquistare i regali e poi si erano dati appuntamento ai "Tre Manici di Scopa". La neve cadeva leggera sopra il villaggio, il pub era caldo e accogliente e i ragazzi infreddoliti si scaldavano sorseggiando bevande calde. Il gruppetto di amici era seduto attorno a un tavolino e chiacchierava 

"Ragazze, domani si torna a casa, mi mancherete tantissimo" disse Alice appoggiandosi a Frank. 

"Anche a me mancherete" rispose Emmelline. Continuarono a chiacchierare fino a sera, quando sotto una fitta coltre di neve s'incamminarono per il sentiero che conduceva al castello. Il mattino seguente i ragazzi che sarebbero tornati a casa si riversarono sui binari. L'Hogwarts Express sarebbe partito alle 11.00. In uno scompartimento i Malandrini, per la prima volta in sette anni, non erano soli. Con loro restarono infatti anche Lily. Marlene e Mary. 

"Alice e Emmelline?" chiese Mary. 

"Alice è con Frank mentre Emmelline non ne ho idea" rispose Lily. "Alla stazione l'ho vista parlare con un ragazzo, sarà con lui." A quelle parole Peter s'irrigidì. Il treno correva lungo le campagne scozzesi. Nello scompartimento regnava uno strano silenzio. Mary si era allontanata per raggiungere delle amiche in un'altra cabina, Marlene dormiva appoggiata alla spalla di Sirius mentre Remus e Peter sonnacchiavano in un angolino. James invece dormiva sdraiato sopra il sedile con la testa sulle gambe di Lily che gli accarezzava i capelli: lei e Sirius erano gli unici svegli. 

"Mi sembra ancora strano vedervi insieme" disse il ragazzo guardandoli. 

"Non ci credo ancora nemmeno io." 

"Finalmente dopo tutti questi anni è veramente felice. Ha ciò che gli mancava: te." 

"Avrei dovuto dargli una possibilità prima, ma non riuscivo a vedere il bello che c'è in lui. Sai cosa pensavo, è inutile ripeterlo, ma finalmente quest'anno mi ha mostrato un'altra parte di lui. È cambiato tantissimo, non si comporta più in modo arrogante o presuntuoso, non fa più il bullo. È diventato dolce e attento." 

"Lily, lui lo è sempre stato solo che spesso tende a mostrare il suo lato più duro, ma ormai lo sai." 

"Sì, ora sì" "Sono contento per voi due, veramente. E inizi a piacermi, prima non sopportavo il fatto che lo facessi soffrire e lo sai, abbiamo anche avuto discussioni abbastanza accese. Ma ora mi stai simpatica e so che non lo farai soffrire." 

"Si vede che ci tieni a lui, è la stessa cosa che ho detto a Remus in infermeria, voi quattro avete un rapporto speciale." 

"Sì, è vero, gli voglio veramente bene, sono come dei fratelli per me, e James non è come un fratello, James è mio fratello. Abbiamo passato insieme molto tempo anche fuori da Hogwarts, viviamo insieme da quando sono andato via da casa. Lui mi ha accolto, gli devo tutto." "Posso farti una domanda?" Sirius annuì. "Perché sei scappato da casa?" 

"Beh, è una storia lunga. Volevo allontanarmi dai miei genitori, non ho mai avuto un buon rapporto con loro. Sono le classiche persone che credono che i Purosangue siano migliori. Tutti Serpeverde da generazioni che condividono gli ideali di Tu-Sai-Chi e sarebbero stati fieri se i loro figli avessero deciso di unirsi a lui. Io non ho mai condiviso le loro idee sulla purezza del sangue e tutte quelle sciocchezze da Purosangue. Non sono mai stato il figlio modello, e loro non mancavano di farmelo notare. Per loro era un disonore anche il fatto che fossi un Grifondoro. Era mio fratello il loro prediletto. Lui condivideva i loro ideali ma non era una persona cattiva e non ha mai mostrato violenza contro nessuno. Ci accettavamo a vicenda e ci volevamo bene. Un giorno però ho scoperto che aveva deciso di unirsi ai Mangiamorte, i miei genitori erano riusciti a deviarlo, li ho affrontati. Quella notte è stato il momento in cui ho capito che non potevo più stare lì. Ho provato a portare con me mio fratello ma non ha voluto seguirmi. Quel giorno ci siamo persi."

FINO ALLA FINEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora