Arrivò il giorno della cena. Lily aveva l'emozione alle stelle ma era ancheun po' preoccupata: e se James non fosse piaciuto ai suoi? Scacciò quelpensiero dalla testa e tornò ad aiutare la madre con la cena.
"Seisicura che non puoi rimanere stasera, Petunia?" chiese la madre.
"No mamma, nonrimanderò il mio appuntamento per una stupida cena."
"Quellache chiami una stupida cena è per conoscere il ragazzo di tua sorella"
"Capirai, sarà un altro come lei!"
"Petunia!"
"Beh,ho comunque già un impegno, perciò godetevi la vostra cena, tra un po' viene aprendermi Vernon". Vernon Dursley lavorava nello stesso ufficio di Petunia e daqualche mese i due avevano iniziato a frequentarsi fino a mettersi insieme.
"Ascolta Petunia, Vernon puoi vederlo tutti i giorni a lavoro, vivi solaa Londra e potrai cenare con lui tutte le volte che vorrai. Questa cena inveceè importante per tua sorella"
"Ho detto di no"
"Lasciastare mamma, se non vuole è inutile insistere, non gli interessaconoscerlo."
"A me sì,però. Perché non mi racconti qualcosa di lui?"
"È un ragazzo veramente fantastico, non sono mai riuscita a notarlo ma ora lo so"
"Che vuol dire che non riuscivi a notarlo?"
"Beh, siamo compagni di Casa quindi ci conosciamo dal primo anno. È dal terzo che mi chiede di uscire e io non ho mai accettato perché credevo che fosse un bullo, uno sbruffone o un pallone gonfiato arrogante. Non vedevo niente di buono inlui. Però quest'anno qualcosa è cambiato, lui è cambiato.io sono finalmente riuscitaa vedere il bello che c'è in lui . Allora ho accettato di uscire con lui e ci siamo innamorati, io mi sono innamorata, lui lo era già."
"E come mai lo vedevi in questo modo?"
"Perché continuava a bullizzare Severus e a prenderlo in giro, io lo vedevo attraverso i suoi occhi e quindi non riuscivo a essere lucida. Poi mi sono resa conto che seppur sbagliando i modi, una parte di ragione James c'è l'aveva."
"Io l'ho sempre detto che siete tutti strambi" disse Petunia. Lily la guardò ma non disse niente
"Sono le sette, io vado a farmi una doccia e a vestirmi, James arriverà tra un'ora. Si fece una doccia e indossò un grazioso vestitino blu. Il campanello suonò.
"VADO IO!" urlò Lily. Aprì la porta: James era davanti a lei con la suasolita camicia bianca e pantaloni neri. La salutò con un bacio. "Seiin anticipo, mancano dieci minuti"
"Beh, ho pensato che non avrei fatto una buona prima impressione sefossi arrivato tardi."
"Giusta osservazione. Vieni, accomodati. Mamma, papà, c'è James."
"James, èun piacere conoscerti. Sono William Evans, il padre di Lily." Allungò una manoverso il ragazzo.
"Piacere mio,signore, sono James Potter" ricambiò stringendogliela. "Lei dev'essere la madredi Lily? Piacere signora, sono James Potter."
"Sono Isabella Evans, è un piacereconoscerti, James." Disse la donna lusingata
"oracapisco da chi ha preso la bellezza. Rispose il ragazzo educatamente
"Lily, che bel ragazzo!Poi gentile"
"Grazie,signora."
"Anche educato,già mi piace."
"Andiamo a mangiare?" propose Lily imbarazzata.
"Accomodiamocia tavola, allora" disse gentilmente la signora Evans.
"Preparati per l'interrogatorio" gli sussurrò Lily. La signora Evans simise a preparare le portate da servire a tavola.
"Le serve unamano, signora?"
"Oh, no, caro, grazie, nonpreoccuparti."
"Accomodati, James"aggiunse il signor Evans indicando la sedia. "Allora James, che ci dici di te? Sei allo stesso anno di Lily giusto?"
"Sissignore,sono anche io al settimo anno"
"Quindi hai 17 anni?"
"Ne compio 18 a Marzo"
"Cosafanno i tuoi genitori?"
"Miopadre è un pozionista, mia madre una Auror, signore, ma andranno in pensioneappena avrò preso il diploma."
"GliAuror sono le forze dell'ordine magiche" spiegò Lily ai genitori.
"Etu che carriera vorresti intraprendere?"
"Vorreiseguire le orme di mia madre"
"Quindi tu e la tua famiglia siete tutti maghi, non come noi... come sidice Babbani?"
"Siamo tuttimaghi, sì. Purosangue, come ci definiscono. Ma non abbiamo nessun pregiudizio,siamo una delle poche famiglie purosangue a non averne."
"E hai fratelli, sorelle?"
"No,sono figlio unico. I miei genitori mi hanno avuto che erano già grandi e hodato loro molto lavoro, ero un bambino turbolento, richiedevo molte attenzioni,non ho lasciato loro le giuste energie per darmi una sorella o un fratello.Però è come se ne avessi uno. Il mio migliore amico è il fratello che non homai avuto. Condividiamo tutto, non abbiamo segreti, e ci siamo sempre uno perl'altro, siamo più che amici, siamo fratelli appunto."
"Papà, lascialo mangiare inpace"
"Stiamo solo facendo conoscenza, tesoro. Hai mai assaggiato il vino,James? Lo bevete?"
"In realtà non èmolto conosciuto tra i maghi"
"È una bevanda alcolica fatta con l'uva. Vuoi assaggiare?"
"Volentieri,grazie"
"Nonesagerare papà, non l'ha mai bevuto"
"Tranquilla, solo un goccio.Dimmi che ne pensi"
"È molto buono,signore, grazie"
"Come vi siete innamorati?" chiese finalmente la signora Evans.
"Beh, iomi sono innamorato di lei praticamente al primo anno. Certo ci ho messo un po'a capire quello che sentivo, ero piccolino per capirlo. Lei ci ha messo un po'di più ma va bene così" disse guardando la ragazza.
"E quante storie hai avuto prima di miafiglia?" chiese il padre all'improvviso.
"Papà!"
"No, vabene, posso rispondere. Voglio essere sincero. Ho avuto qualche storia senzaseguito. Anche qualche avventura. Non duravano molto perché non volevoprenderle in giro, spesso c'era attrazione ma non amore e quando me ne rendevoconto allora preferivo farla finire lì. So che così causavo del dolore, mastare con loro senza amarle sarebbe state prenderle in giro, perché stavo conloro ma pensavo a Lily, perché in loro cercavo lei, speravo che questo miaiutasse a dimenticarla ma non era così. È proprio per questo che nell'ultimoperiodo prima di mettermi con lei non sono più stato con nessuna. Sapevo chenessuna avrebbe potuto fermare quello che sento per lei. Signor Evans, so chequesto non la rassicura, ma io non farei mai soffrire Lily, perché è lei che hosempre voluto. Non la farò soffrire, non succederà.
"Sei sincero, questo è unbene. Può avere il secondo." James sorrise di sollievo.
"Fagli finire il primo, intanto, William!"
"Seavete finito con l'interrogatorio magari ci riesce" disse Lilyscherzosamente. Lacena continuò allegramente. I signori Evans sembravano molto incuriositi daJames. Il ragazzo aveva la sensazione di star facendo una buona impressione, oalmeno lo sperava, non voleva averli contro, non voleva che pensassero che nonera adatto a Lily. Lui non l'avrebbe mai lasciata ma non sarebbe statopiacevole continuare la relazione con lei se loro non avessero approvato. "Sperotanto di piacergli" continuava a pensare "ti prego fa che gli piaccia".Anche Lily sembrava agitata, anche se cercava di non darlo a vedere lui locapiva, e lei lo stesso, quei due erano così, si completavano, riuscivano aleggersi dentro uno con l'altra
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FINO ALLA FINE
FanficNel cuore della Scozia, scenario della nostra storia, James Potter e Lily Evans frequentano il loro settimo anno ad Hogwarts. Un antico odio muterà in amore. In una storia di amanti e amici, due innamorati segnati dalle stelle andranno fino in fondo.