Iltreno rallentò fino a fermarsi e la stazione di Hogsmeade apparve aldilà dei finestrini. Centinaia di ragazzi si riversarono lungo icorridoi.
"Primo anno,Primo anno, da questa parte!" Hagrid, un omone alto quasicinque metri, con folti barba e capelli, radunava i ragazzini delprimo anno sul binario. James lo salutò con un cenno della mano e Hagrid ricambiò con un sorriso. I ragazzi dal secondo anno in poi salirono sulle carrozze che li condusse fino alla scuola. La Sala Grande brillava sotto le luci delle candele. Quattro lunghi tavoli, uno per ogni Casa, riempivano la sala, mentre i professori erano già seduti in un quinto tavolo in fondo alla stanza. Sopra le candele sospese a mezz'aria si intravedeva il soffitto incantato che riproduceva il cielo stellato identico a quello all' esterno.
"Bentornate a casa" disse Lily sorridendo. Si avvicinarono al tavolo e sedettero una di fronte all'altra, con i Malandrini, il gruppo formato da James, Sirius, Remus e Peter,accanto a loro. Qualche minuto e la porta si spalancò, con un gruppetto di emozionatissimi bambini del primo anno che camminava lungo la Sala Grande verso il tavolo dei professori.
"Ma li fanno sempre più piccoli?" commentò Sirius guardando i bambini.
"Sono bambini, Sirius" rispose Remus.
"Sì, ma noi non eravamo così piccoli, tranne Pet, lui lo è ancora."Gli amici risero. Peter fece il finto offeso ma rise anche lui.
"Potter!" Lily gli picchettò un dito sulla schiena, facendo voltare James.
"Evans?"
"Dobbiamo accogliere i ragazzi di Grifondoro del primo anno che verranno Smistati" continuò la ragazza.
"Okay".
"E per farlo sarebbe meglio essere... insieme e..." Fece fatica a direciò che veniva dopo. "Sì, insomma, posso sedermi qui". Disse queste ultime parole come se non uscissero dalla sua bocca.
"Certo" rispose James con un sorriso a 32 denti. La ragazza non lo guardava, si vedeva che le pesava dover essere lì accanto a lui. La professoressa McGranitt, alta e magra, con l'aria severa, posizionò uno sgabello davanti al tavolo dei professori e vi poggiò sopra un vecchio cappello. Uno strappo a forma di bocca si aprì e il cappello cominciò a cantare.
Non son nuovo, non son bello: mi presento, son cappello.
Grande intelligenza tengo, e nella vostra mente leggo.
Di ciò che vedo io mi fido, e nelle case vi affido.
Sarai forse un Grifondoro? Nobil d'animo sono loro, di coraggio son dotati e di audacia armati.
È Corvonero la tua casa? Di pensier la testa hai invasa? Tra i più svegli finirai, e la tua strada segnerai.
Se sei astuto e intraprendente. Ambizioso in corpo e mente. Serpeverde è la tua gente.
E se invece sei paziente. Sei leale veramente. Tassorosso è il tuo nido e tra gli onesti ti affido.
Questo ho detto. Questo e quello,son le parole del cappello. Ora smetto di Cantare e Comincio a smistare.
Il cappello terminò con la sua canzone e la sala applaudì. La professoressaMcGranitt srotolò un rotolo di pergamena.
"Adesso io vi chiamerò uno ad uno, una volta chiamato il vostronome vi sederete sullo sgabello e io vi metterò il cappello in testa che vi smisterà nelle vostre Case."
"Sophie Roberts"
"Grifondoro!" Il tavolo di Grifondoro esplose in applausi.
"Ciao, Sophie, io sonoJames Potter e lei è Lily Evans".
"Siamo i due Caposcuola di Grifondoro, per qualsiasi cosa chiedi pure a noi, d'accordo?" La ragazzina annuì sorridendo. Ad uno ad uno i bambini del primo anno vennero chiamati dalla professoressa e quando Thomas Johnson fu smistato in Tassorosso la cerimonia terminò.
"Dai che ho fame" si lamentò Sirius.
"Anche io."
"Peter, tu hai sempre fame" lo prese in giro Remus.
"Però ha ragione, vogliamo mangiare" si aggiunse James. Silente si alzò, il viso magro, la barba argentata legata nella cintura e il naso storto. La sala tacque all'istante.
"Solo poche parole prima di dare il via al nostro delizioso banchetto. Vorrei dare agli studenti del primo anno, il mio caloroso benvenuto. E vorrei informare loro che, l'accesso alla foresta che circonda il parco è severamente vietato a tutti gli studenti, e mi auguro che se ne ricordino anche alcuni degli studenti più grandi." Guardò in direzione dei Malandrini."Tra l'altro il nostro custode Gazza vi ricorda che è stato aggiornato l'elenco degli oggetti vietati all'interno delle mura scolastiche: potete trovarlo attaccato alla porta del suo ufficio. Un'ultima cosa... Abbuffatevi!" La sala rise e i piatti si riempirono di cibo.
"Yuhu-uuu!"gridò Sirius riempiendosi il piatto. La cena finì e i prefetti accompagnarono il primo anno nelle loro Case, mentre i caposcuola si occupavano del resto della scolaresca.
"Okay ragazzi, una volta fatto entrare il primo anno nei dormitori andremo noi, per adesso aspettiamo qui" spiegò Lily. Finalmente tutti i ragazzi poterono entrare nei rispettivi dormitori.
"Avete visto? La Evans si è seduta vicino a me,spontaneamente". James stava seduto sul letto con aria sognante.
"Non per distruggere i tuoi sogni Jamie, ma non lo ha fatto per te ma per l'accoglienza" rispose Sirius.
"Ma nessuno l'aveva costretta a farlo, è stata una sua scelta".
"Non fa una piega"aggiunse Remus. Nel dormitorio delle ragazze, intanto, avveniva una conversazione simile.
"Allora, Lily, oggi a cena ti sei seduta accanto a James" disse Marlene.
"Beh, è l'altro caposcuola, dovevamo fare l'accoglienza".
"Sì, ma nessuno ti obbligava a farlo" continuò la ragazza.
"Volevo solo essere professionale, non fatevi strane idee, io odio Potter." Marlene alzò le spalle e si coricò. Lily si mise a letto ma non si addormentò subito, ripensando a tutte leemozioni di quella giornata: Petunia che la riteneva un mostro, lei che cadeva tra le braccia di Potter, lei che scopriva che Remus non era caposcuola ma lo era Potter e lei che si sedeva vicino a lui .Lily era convinta delle proprie idee sul ragazzo ma le amiche sembravano essere convinte che loro finissero insieme. Insieme, loro due! Lily scosse la testa, cacciò questo pensiero dalla mente e siaddormentò.
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FINO ALLA FINE
FanfictionNel cuore della Scozia, scenario della nostra storia, James Potter e Lily Evans frequentano il loro settimo anno ad Hogwarts. Un antico odio muterà in amore. In una storia di amanti e amici, due innamorati segnati dalle stelle andranno fino in fondo.