20 PER UN FIGLIO

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Silente arrivò alla villa dei Potter e suonò alla porta. Blanky, l'elfa domestica dei Potter, lo accolse.   

"Salve, sono Albus Silente. Cercavo i signori Potter, sono in casa?" disse Silente cortese. 

"Prego, si accomodi, signore" rispose l'Elfa educatamente. Blancky era diversa da tutti gli elfi domestici che Silente avesse visto fino a quel momento. L'Elfa, infatti, per quanto indossasse la tunica da elfo domestico, era particolarmente pulita. Si vedeva che i signori Potter fossero dei padroni buoni che vedevano Blancky non come una schiava ma come un'amica che dava una mano in casa. E seppur la regola imponeva che non potesse ricevere vestiti, i signori Potter si assicuravano che Blancky avesse sempre tuniche pulite e ben trattate. "Padrone, padrona!" disse l'Elfa con un inchino, "Il professor Silente è alla porta." 

"Silente?" chiese Euphemia. 

"Sì, padrona." 

"Fallo entrare, Blancky, grazie." L'Elfa si inchinò e obbedì. 

"Buongiorno, Euphemia" le baciò la mano Silente. "Fleamont". 

"Professore, si accomodi. Possiamo offrirle qualcosa?" 

"Oh, no, grazie. Sono qui per parlarvi di una cosa importante. Riguarda James." 

"Cos'ha combinato questa volta?" sospirò la donna. Sapeva che il figlio fosse vivace e molto spesso aveva ricevuto lettere dai professori, ma per esserci Silente in persona doveva essere qualcosa di molto serio. Che aveva fatto James? 

"Oh, no, non ha fatto niente il vostro ragazzo, non stavolta. È una cosa molto più seria." 

"Cos'è successo?" lo incalzò Fleamont. 

"Mi dispiace tanto darvi questa notizia, ma c'è stato un incidente e James è rimasto ferito." 

"Ferito? Come ferito?" Euphemia spalancò gli occhi preoccupata. Il marito la strinse. 

"Che cosa gli è successo?" domandò. 

"Un lupo mannaro è riuscito ad entrare nel parco." La signora Potter si nascose il viso tra le mani. 

"Ha cercato di aggredire una ragazza e James è intervenuto, venendo aggredito al posto suo. Fortunatamente il signor Black ha visto tutto ed è intervenuto in tempo, aiutato dal signor Minus." 

"Sirius e Peter come stanno?" chiese il signor Potter. 

"Bene, stanno bene tutti e due." 

"Il lupo mannaro era Remus?" chiese Euphemia. Silente la guardò. "Sì, lo so. Ho sentito James parlarne con gli amici." 

"Era lui. Non voleva fare del male a James, è stato un incidente." 

"Sì, lo sappiamo che è un bravo ragazzo" Fleamont continuava a stringere la moglie. 

"La ragazza che ha salvato è riuscita a portarlo in tempo in infermeria, dove Madama Chips è riuscita a salvarlo. Ma James ha perso troppo sangue ed è grave. Una trasfusione è l'unica possibilità di salvarlo. Voi siete i genitori e quindi stesso sangue, potreste salvarlo. Se ve la sentite di donare ovviamente." 

"Certo, assolutamente. Se serve a salvarlo" disse l'uomo. 

"Potrebbe. Non abbiamo la certezza ma è l'unica possibilità." 

"Allora lo faremo." 

"Bene. Organizzerò una Passaporta. Vi porterà davanti ai cancelli di Hogwarts alle 10:00." 

"Grazie, Silente." L'uomo li salutò, creò la Passaporta e tornò a scuola. Alle 10:00 i signori Potter arrivarono davanti al cancello di Hogwarts. La professoressa McGrannit li stava aspettando. 

FINO ALLA FINEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora