28 VIGILIA DI NATALE

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La mattina del 24 Dicembre la Gran Bretagna si svegliò sotto una fitta coltre di neve. Ogni cosa era colorata di bianco. Le case, i palazzi, le automobili, le cime degli alberi. James si svegliò, l'odore del caffè arrivava sino in camera sua dalla cucina. Si alzò dal letto e scese al piano di sotto. Un grande albero addobbava il salone. 

"Buongiorno!" disse con uno sbadiglio.

"Buongiorno, tesoro, buona vigilia." Rispose la madre sorridendogli. "Sirius dorme ancora?" 

"Buona vigilia." Rispose il ragazzo. "Credo di sì." Si servì un po' di latte e una fetta di torta. Dopo qualche minuto, un assonnato Sirius apparve dalla porta. 

"Buongiorno, Sirius. Buona vigilia anche a te." 

"Buongiorno Euphemia, Fleamont. Anche a voi." Il ragazzo si sedette accanto all'amico. 

"Mamma, ti ricordi che oggi viene Lily, vero?" 

"Certo. Sono vecchia ma non rimbambita." I presenti risero. Dopo pranzo la famiglia si preparò per la vigilia, Lily sarebbe arrivata a momenti. James camminava avanti e indietro per la stanza. 

"Questa scena mi sembra di averla già vista" commentò Sirius. "Proprio qualche sera fa. Ma almeno lì avevi una scusa, stavi per conoscere i genitori della tua ragazza. Stasera?" 

"Sto per presentare la mia ragazza ai miei di genitori." 

"E allora?" 

"Come allora?" 

"James, loro la conoscono già, si sono conosciuti quando sono venuti a donarti il sangue a Hogwarts." 

"Sì, ma non sapevano che fosse la mia ragazza. E se non dovesse piacergli?" 

"James, se tu sei piaciuto ai suoi, Lily può piacere a chiunque. Non c'è motivo per cui non dovrebbe piacergli. Ti ha salvato la vita, dopo di me certo, ma lo ha fatto." Aggiunse scherzosamente." È bella, è intelligente. Non hai nulla di cui preoccuparti." 

"lo so, ma mi preoccupo lo stesso. Se non fosse come loro si aspettano..." 

"L'adoreranno. Ora calmati, finisci di vestirti e andiamo a prenderla che ci aspetta." 

"Sì, sono pronto. Andiamo."

***

A casa Evans, Lily si stava preparando per la giornata, preoccupata tanto quanto James. Lily si vestì e afferrò la borsa con i regali. Il campanello suonò e la ragazza si fiondò alla porta. 

"Ciao" disse. "Buona vigilia." 

"Ciao, anche a te" Ripeté il ragazzo baciandola. "Sei pronta?" 

"Sì." 

"James, caro, come stai?"

"Molto bene, signora, grazie. Buona sera, signor Evans, buona vigilia." 

"Anche a te" rispose il signor Evans. "Ti aspettiamo per il cenone, tesoro, non fare tardi." 

"No, papà, tranquillo. A più tardi. James, come ci arriviamo a casa tua? Smaterializzazione?" 

"No." 

"Allora come ci arriviamo?" 

"Guarda lì." La ragazza guardò in un vicolo. 

"Sirius!" esclamò scorgendo il ragazzo su un grosso sidecar. "Che ci fai qui?" 

"Vi do un passaggio" rispose lui. 

"Con quella?" chiese la ragazza scettica. 

"Non sottovalutarla, Evans. Questo bestione volante mi ha portato dappertutto, non è vero, Ramoso?" 

"Volante?" ripetè Lily con sconcerto. 

"Hai paura, Evans?" la prese in giro Sirius. 

"Black, se non la pianti dovrai avere paura tu." 

"Buona vigilia miss simpatia!" 

"Anche a te." 

"Se avete finito di litigare possiamo andare." Rise James.

"Ecco, io... non sono mai salita su una moto, specialmente volante." Disse vergognandosi un pochino. 

"Beh, c'è sempre una prima volta. Evans." 

"Non preoccuparti, ci sono io" aggiunse James. I due ragazzi salirono. James dietro Sirius e Lily nel sellino laterale. La moto parti a gran velocità e poi si alzò in volo. Salirono piano piano e la loro destinazione apparve. Atterrarono proprio di fronte alla villa e Lily spalancò gli occhi. 

"Tu vivi qui?" chiese. 

"Già." 

"Questo posto è fantastico!" aggiunse guardandosi attorno mente attraversava il bellissimo giardino. 

"Sono contento che ti piaccia. Dai, vieni, entriamo!" la invitò conducendola in casa. "Siamo tornati" urlò. 

"Lily! È un piacere rivederti." 

"Anche per me, signora." 

"Lily, benvenuta." 

"Grazie, signor Potter." 

"Finalmente possiamo conoscerci bene. La prima volta che ci siamo visti è stato per una situazione spiacevole." La donna guardò il figlio. 

"Si e io me la sono persa" rise il ragazzo per sdrammatizzare. 

"Io no!" Aggiunse Sirius. 

"Forza, accomodiamoci a tavola, il pranzo è pronto." 

"Lily, mettiti pure qui accanto a James." 

"Evans, quello in genere è il mio posto, lo lascio solo per te." 

"Grazie, che onore" rise la ragazza. 

"Lily, che bella che sei" disse la donna. 

"Grazie, signora." Arrossì lievemente. 

"Chiamami pure Euphemia." 

"Infatti, ci fa sentire ancora più vecchi" rise l'uomo. 

"Ci provo, grazie." 

"Siamo emozionati, sei la prima ragazza che ci porta!" 

"La prima?" chiese Lily a James. 

"Pensavi che avessi portato a casa ogni ragazza con cui sono stato?" 

"No!" Disse. "Tutte no. Pensavo un paio." 

"E invece sei la prima." Finito il pranzo i ragazzi si spostarono nel salone per scambiarsi i regali. 

"Ho una cosa per voi" annunciò Lily uscendo i suoi regali. Questo è per te, Sirius." 

"Grazie, Evans." Sirius aprì il pacchetto. "Una giacca di pelle! Grazie, mi serviva." 

"Beh, quella che avevi si era rovinata." 

"E' bellissima, grazie. Questo è per te." Lily scartò il regalo: era un libro. 

"Grazie, Sirius. Volevo leggerlo da tempo." "Questo invece è per te." Consegnò il pacco a James. 

"Un set di manutenzione per scope. È bellissimo amore, grazie." L'abbracciò. "Ora tocca a me." Le passò un pacchettino. Non sembrava un libro, nè vestiti. Scartò il pacchettino e si trovò tra le mani un sacchetto di velluto. Lo aprì. Conteneva un braccialetto d'argento con due piccoli ciondoli: un cervo e una cerva, i loro patroni. 

"James, è stupendo!" Il ragazzo lo prese tra le mani e glielo mise al polso. "Grazie." Lo baciò.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 02 ⏰

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