25 VACANZE

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Il treno arrivò puntuale alla stazione. Ad uno ad uno i ragazzi attraversarono la barriera del binario 9¾. I genitori aspettavano i propri figli sul binario.

"È il momento di salutarsi" disse James abbracciando Lily. "Perché non vieni qualche ora da me per Natale, così ti do il mio regalo?"

"Mi piacerebbe, anche io ho una cosa per te ma devo chiedere ai miei" rispose la ragazza

"Allora fammi sapere. Mi mancherai."

"Anche tu." La ragazza lo guardò e lui la baciò. A pochi metri più in là sia i signori Potter che i signori Evans spalancarono gli occhi.

"Sirius!" lo abbracciò la signora Potter appena il ragazzo si avvicinò.

"Ma quella ragazza non è quella che lo ha salvato?" aggiunse Fleamont dopo averlo salutato, guardando ancora il figlio. Non lo vedevano dal giorno della trasfusione.

"Proprio lei" rispose il ragazzo.

"Non sapevo stessero insieme" aggiunse la donna .

"Quando l'avete conosciuta erano ancora agli inizi."

"Dovremmo andare" disse Lily staccandosi dalle labbra del ragazzo.

"Ciao" aggiunse lui e si diressero verso i propri genitori.

"Eccolo" disse Fleamont mentre vedeva avvicinare il figlio.

"Jamie" lo abbracciò la madre. "O Jamie, Jamie." La donna continuava a stringerlo e a baciarlo. "Stai bene?"

"Euphemia, lascialo respirare" disse il marito.

"Mamma, va tutto bene, tranquilla, sto bene." Finalmente la donna, dopo avergli preso il volto tra le mani per guardarlo in faccia, lo mollò.

"Bentornato, campione."

"Grazie papà, di tutto." Il padre gli diede una pacca sulla spalla.

"Fermo!" disse di fretta Sirius quando James si abbassò per prendere il baule che fino quel momento aveva portato Sirius. "Rischi di riaprire le ferite" gli aveva detto prendendo il suo baule in dormitorio. "Faccio io" disse prendendo nuovamente il baule.

***

"Lily, tesoro" l'abbracciò la madre.

"Ciao mamma, ciao papà,"

"Chi era quello, tesoro?"

"Quello è... è..." provò imbarazzata, stava per dire amico ma non voleva più nasconderlo. È il mio ragazzo"

"Ra-ragazzo?"

"Sì, papà, ragazzo."

"Come? Quando?"

"Vi racconto in macchina. Petunia? È ancora a Londra? Non doveva tornare per Natale?"

"Sì. È a casa, non siamo riusciti a convincerla a venire" disse la madre.

"Okay. Va bene così."

***

Erano passati un paio di giorni. Lily stava sdraiata sopra il suo letto in camera sua, le mancava Hogwarts, l'aveva lasciata da un paio di giorni e già le mancava, così come le mancavano le sue amiche, i ragazzi e James. Un urlo attirò la sua attenzione.

"LILY!!!" Petunia entro di corsa in camera di Lily. "PRENDI QUEL DANNATO UCCELLO DA CAMERA MIA!"

"Che succede?"

"Niente, mamma, tranquilla."

"TRANQUILLA? UN GUFO È APPENA ATTERRATO IN CAMERA MIA"

"Non è una cosa grave, cara"

"IO NON VOGLIO NIENTE DI ANORMALE IN CAMERA MIA!"

"Avrà semplicemente sbagliato stanza. Vado a prenderlo." Lily entro in camera della sorella e riconobbe subito il gufo "James" prese il gufo e lo portò in camera sua. La bestiola aveva una lettera per la ragazza.

Ciao amore mio, come stai? Non vedo l'ora di vederti, mi manchi tantissimo. Sirius dice che sto perdendo la testa, che non ti vedo da un paio di giorni e e già mi lamento. Comunque, ho parlato con i miei per farti venire a Natale e non vedono l'ora di rivederti. Fammi sapere. Ti amo

Tuo Jamie.

Lily sorrise e strinse la lettera.

"Mamma, papà?" chiamò una volta entrata nel salone in cui i genitori guardavano la televisione.

"Tesoro!" rispose il padre. "Dicci."

"James, ecco, mi ha invitato a pranzo per la Vigilia di Natale per scambiarci i regali. Se non è un problema." I due coniugi si osservarono per qualche secondo.

"Beh, per noi non ci sono problemi ma prima vorremo conoscerlo. Presentacelo, invitalo a cena domani.".

"Grazie, allora lo avviso." La ragazza afferrò una manciata di Polvere Volante e, sperando che fosse James il primo a sentirla, la gettò dentro al caminetto. Una fiammata verde prese vita e Lily le infilò dentro la testa. Il salotto dei Potter le apparve davanti, non c'era nessuno. "James?" chiamò. "James?"

"Chi è lì?" rispose una vocina, sicuramente non di James. "Chi parla?" Era Blancky, l'elfa domestica dei Potter.

"Sono Lily, Lily Evans la ragazza di James. Lui è in casa?"

"Il padroncino Potter è in camera sua, signorina"

"Potrei parlarci per favore?"

"Blancky lo chiama subito." L'elfa s'inchinò rispettosamente e uscì dalla stanza. Circa un minuto dopo James entrò nella stanza.

"Lily! Ciao, amore mio. Come va?"

"Ciao, amore. Tutto bene, Tu? "

"Tutto bene. Mi manchi"

"Anche a me manchi, ci siamo appena lasciati e già mi manchi, forse Sirius ha ragione, stiamo perdendo la testa."

"Hai ricevuto la mia lettera, vedo"

"Sì. È per questo che sono qui. Ho chiesto ai miei per venire da te, va bene ma prima vorrebbero conoscerti. Sei invitato a cena domani sera per le 20:00".

"Okay, verrò volentieri"

"Perfetto. Allora a domani!"

"A domani amore. Buonanotte"

"Buonanotte" La testa di Lily sparì dal camino e qualche secondo dopo la ragazza mise a fuoco il suo salone, comunicò ai genitori che James aveva accettato e tornò a letto. Il giorno dopo avrebbe rivisto James e fu con questo pensiero che si addormentò.

FINO ALLA FINEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora