Lauren era in maglietta e pantaloncini davanti alla televisione. Erano due giorni che non metteva piede fuori dalla porta di casa, che si abbuffava di gelato e patatine, ed esagerava con alcol e sigarette, oltre alle lacrime che aveva versato copiosamente. Era il suo periodo di autocommiserazione dopo la rottura con Lucy. O come diceva Normani, il suo periodo di abbruttimento. A proposito di Normani, era lei a bussare a quell'ora della notte? Si alzò, scocciata, guardando dallo spioncino.
"Nor... è l'una di notte. Non hai una casa?" Le chiese aprendo la porta per lasciarla entrare. La ragazza sembrava sprizzare felicità da tutti i pori, al contrario della corvina che sembrava appena uscita da quei film strappalacrime in cui la protagonista si strugge per il suo amore finito.
"Laur... c'è puzza di fumo qui dentro." Storse il naso, andando ad aprire il balconcino del salotto come se fosse casa sua.
"Fammi capire... sei venuta qui, all'una di notte, solo per far arieggiare la stanza?" Si buttò sul divano, riprendendo la sua posizione di conforto, ossia con le ginocchia rannicchiate al petto, e le braccia attorcigliate ad esse. Per ultima, poggiò la testa sulle ginocchia, voltandola verso la sua cara amica, l'unica persona che le fosse rimasta sempre accanto in quella merda di vita.
"No, sono qui perché non posso pensare a te che ti struggi per quella cogliona di Lucy. Ci sono tante cose belle nel mondo, e tu te ne resti chiusa qui a bere, fumare e ingrassare! No, non te lo permetto."
"Se permetti, la mia ragazza mi ha appena lasciata dopo che ho mollato tutto per lei, buttando nel cesso sette anni – e dico sette – di fidanzamento, per una cazzo di ragazzina. Quindi, scusa, ma ho tutto il diritto di piangermi addosso."
"Laur..." Normani si accomodò sul divano accanto a lei, ma in modo da puntare il suo sguardo nel suo. "Te lo dico con tutto il cuore. Lucy è una cagna, non ti ha mai meritata e non merita il tuo dolore. Lì fuori c'è gente meravigliosa e"
"E raccontami, questa gente meravigliosa stanotte ti ha scopata?" Spiazzò l'amica. No, non le era sfuggito il modo in cui era vestita e truccata, e l'espressione sognante sul suo viso.
"No, Laur. Siamo solo uscite..."
"E non mi dici nulla? Chi è la fortunata?" Si, anche la sua amica, come lei, era una devota apprezzatrice di bellezze femminili.
"Una che ho conosciuto stamattina, in un caffè. Mi ha invitata fuori e siamo uscite." Alzò le spalle, cercando di minimizzare. Lauren alzò gli occhi al cielo, sapeva riconoscere perfettamente quello sguardo sognante. Non era la prima volta che la mora ci cascava con tutte le scarpe. Conosceva una bella ragazza, perdeva la testa per lei e alla fine restava bruciata.
"Nor... vacci piano, ti prego. Non possiamo affrontare una delusione nello stesso istante. Coleremmo a picco come il Titanic." La pregò.
"No, credimi. Questa è quella giusta, lo sento."
"Ti prego, gli occhi a cuoricino no!" Protestò Lauren, fingendo di essere disgustata dalla cosa. In realtà, un po' lo era sul serio. "Come fai a credere ancora a queste puttanate sull'amore? Tutto ciò che la televisione e quegli stupidi film di amore vogliono farci credere...beh, sorpresa, non esiste! Non esiste nulla di tutto ciò. Esistono le relazioni, e la voglia da parte di entrambe di impegnarsi e portare avanti la cosa. Ma a volte ti trovi a combattere da sola contro i mulini a vento, e alla fine ti trovi col culo per terra."
"Laur, sei stata troppo tempo con quella. Non voglio nemmeno nominarla più, ma ti ha rubato gli anni migliori incatenandoti a lei in una relazione che non aveva senso. Ora è normale che tu stia così, ma il vero amore esiste, e noi lo troveremo, e combatteremo per godercelo."
"E su questo, vado a vomitare." Fece per alzarsi, ma la mora la trattenne.
"Non chiudere le porte all'amore, arriverà quando meno te lo aspetti, com'è accaduto a me!"
"Mani!!! La conosci da quanto? Dodici ore? Diciotto? E parli già di amore!!! Ma ti senti?" Quando la chiamava così, voleva dire che era esasperata, e si capiva anche dal tono di voce. "Svegliati, quello che senti è attrazione sessuale, mista alla voglia di non stare più sola. L'amore non esiste." Fissò gli occhi, verdi e profondi, in quelli della sua migliore amica, scuotendo la testa. Quegli occhi in quel momento erano disillusi, e mostravano tutta la preoccupazione per l'altra.
"Beh, non sarà amore, ma non posso escluderlo del tutto. E non voglio. Io ci credo ancora, e se tu non ci credi, lo farò io anche per te!" Abbracciò l'amica, attirandosela più vicina. "E guai a te se perdoni di nuovo quella... quella!" Lauren poggiò la testa sulla spalla di Normani, lasciandosi accarezzare i capelli, persa nei suoi pensieri. Dopo qualche minuto, si risvegliò dalla trance.
"No, stavolta abbiamo chiuso. È davvero finita, l'ho perdonata già troppe volte. Se la perdonassi di nuovo, perderei completamente il rispetto per me stessa."
Normani annuì, completamente d'accordo, continuando a far scorrere la sua mano tra i capelli lunghi dell'amica.
"Va meglio?"
Lauren alzò le spalle. In realtà non lo sapeva nemmeno lei. In quel momento sentiva solo rabbia e delusione per essere stata tradita per l'ennesima volta dalla sua ragazza.
"Andrà meglio. Deve solo passare un po' di tempo. Devo metabolizzare tutto ciò. Intanto, parlami della tua nuova conquista..."
"DJ è fantastica, alta, bionda, e ha un corpo da urlo. E si è comportata da perfetta gentildonna, stasera. Mi ha portata in un ristorantino carino in riva al mare, dopo cena abbiamo fatto una passeggiata sulla spiaggia, mano nella mano, e poi mi ha baciata. L'unico rumore che si sentiva era quello del mare e"
"E ora vomito davvero. Basta, ti prego! Stanno per sanguinarmi le orecchie!"
"Sei impossibile!" Sbruffò l'amica.
"E tu sei un'inguaribile romantica. Ancora non capisco come facciamo ad essere amiche."
"Perché sono l'unica che ti sopporta." Normani si alzò dal divano, lanciandole un'occhiataccia. "Domani ti aspetto a pranzo da me, quindi vedi di alzare il culo da quel divano. Ciao stronza." Le scoccò un bacio sulla guancia, prima di avviarsi verso la porta.
"Ciao anche a te, romanticona." E si, per Lauren quella era una vera offesa.
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Better together - Camren
FanfictionLauren, ventinove anni, non crede all'amore. Camila, ventotto anni, inguaribile romantica con un gran segreto.