"Ah quindi è viva?" Chiese sarcastica Dinah, riprendendo a mescolare la portata che stava preparando, quella che Camila adorava tanto. "Farà bene ad esserlo," mormorò tra sé e sé "perché così posso ammazzarla io."
"Amore!" La riprese Normani, tirandole un colpo non tanto leggero con l'anca. "Sono sicura che avrà avuto le sue buone ragioni, e che ce le spiegherà, appena arriverà."
"E quale sarebbe una buona ragione per sparire per dieci fottuti giorni?" Borbottò imbronciata DJ. "Non una parola con me, che sono la sua migliore amica da una vita, con la sua fidanzata, o con sua sorella, cazzo. Ora che torna, quella nana mi sentirà."
"Cosa vuoi ora da me? Che ho fatto?" Chiese Ally imbronciandosi al soprannome, mentre entrava in cucina per prendere i piatti.
"Non tu, nana. L'altra nana. Stavolta mi sente!"
Ally guardò teatralmente in alto, prima di prendere le stoviglie e andare ad apparecchiare in salone. "Mila!" Urlò, mentre lasciò quasi cadere i piatti dalla fretta, correndo ad abbracciare la ragazza che era ferma sull'uscio, confusa. La cubana restò un attimo immobile a cercare di capire cosa ci facesse Ally in casa di Lauren, poi finalmente strinse la sua amica.
"TU!" Tuonò Dinah dalla porta della cucina, pronta ad attaccare. Le braccia conserte, uno sguardo infuriato sul volto, la postura rigida. Fu fermata dall'occhiataccia di Normani, così prese un respiro profondo e si calmò leggermente. "Spero che tu abbia una buona ragione" Si bloccò guardando quei profondi occhi marroni riempirsi di lacrime. Lasciò andare la sua armatura e corse ad abbracciare la sua amica, stritolando nel mentre anche Ally. "Ehi.... Ehi... Va tutto bene, ok? Non sono arrabbiata... Non più, almeno!" Cercò di farla ridere, mentre le lacrime solcavano il viso di Camila.
"Mi-mi dispiace co-così tanto." Disse con la voce rotta, sciogliendosi tra le braccia delle sue amiche.
"Allora, ci vuoi dire che diavolo è successo?" Chiese Dinah quando finalmente la cubana si fu calmata.
"Aspettiamo Sofi, così ve lo spiego una sola volta. Lauren è andata a prenderla. Dovrebbero essere già qui, ormai."
Arrivarono dopo quasi un'ora, attribuendo il ritardo al traffico, dovuto ad un incidente. Lauren prese posto accanto a lei mentre sua sorella le urlava quasi contro per poi arrendersi al suo sguardo da cucciolo bastonato. Infine, mentre iniziavano a mangiare, trovò il coraggio di raccontare tutto. Le ragazze si unirono tutte intorno a lei, cercando di infonderle coraggio e conforto. Era tardi quando ormai andarono tutte via.
"Vuoi che ti riaccompagni?" Le chiese Lauren, accarezzandole il fianco, dopo aver finito di lavare i piatti e riordinare tutto. Era poggiata con la schiena al lavandino, la cubana era a poca distanza da lei, distanza che accorciò, accarezzandole il viso.
"In realtà... pensavo di dormire con te..." Le confessò Camila arrossendo, con in mente dei flashback della mattina. Emozioni paradisiache che non vedeva l'ora di ripetere.
"Non devi nemmeno chiederlo, Camz. Ti prendo un pigiama." Le disse, voltandosi verso la propria camera da letto.
"Chi ha detto che me ne serve uno?" Le chiese Camila, trattenendola dolcemente per un polso, facendola poi voltare verso di sé. Non perse tempo per collegare le sue labbra a quelle dell'altra, approfondendo subito il bacio, con necessità. "Andiamo in camera, Laur?" Le chiese, riprendendo fiato, mentre si toglieva il vestito e restava in intimo davanti allo sguardo incredulo ma lussurioso dell'altra.
Camila si svegliò nuda, accoccolata tra le braccia di Lauren, altrettanto nuda. Ripensò alla nottata appena trascorsa, sorridendo. Aveva fatto l'amore con la sua fidanzata, e anche se per lei non c'era stata penetrazione, mantenendo così intatta la sua verginità, aveva avuto due orgasmi che l'avevano sfinita. Non le pesava affatto aver aspettato così tanto per provare le prime gioie del sesso, perché voleva farlo solo e soltanto con Lauren. Era lei la donna della sua vita. E sperava sinceramente di non essere malata, per poterla sposare il prima possibile, e darsi a lei completamente. Avrebbe voluto continuare a farla sua per tutta la notte, ma la stanchezza aveva sopraffatto tutte e due, dopo il secondo round.
Si perse ad ammirare la bellezza della donna che amava, addormentata, con i capelli scompigliati, e un'espressione rilassata sul volto. Dopo qualche minuto, iniziò a baciarla. Non poteva trattenersi. Piccoli baci su torace, seno, pancia... In un impeto di malizia, si spinse ancora più giù, sentendo Lauren gemere piano. Quel suono la eccitò pesantemente, spingendola ad approfondire il contatto.
"A-amore..." Mormorò Lauren, aprendo di più le cosce, mentre portava le mani tra i capelli di Camila. "Buon-buongiorno anche a-a te." Balbettò, prima di mordersi il labbro inferiore per trattenere i gemiti.
"Non farlo... Voglio sentirti, piccola..." Le disse la cubana, prima di risalire a baciarla. Nel mentre la penetrò con due dita, mentre si portava a cavalcioni su una delle gambe dell'altra, prendendo a strusciarsi per alleviare la tensione accumulatasi. Si tirò su col busto, per ammirare la sua futura moglie in tutta la sua bellezza. Nel farlo, il lenzuolo le scivolò giù, scoprendo il suo corpo nudo, ricoperto da un leggero velo di sudore.
"Mio Dio, Camz, sei stupenda." Lauren era incantata, letteralmente senza parole. Si tirò su col busto per baciarla profondamente, mentre entrambe raggiungevano rapidamente il picco.
Ripresero finalmente fiato, fronte contro fronte, ancora sedute e sudate, senza smettere di fissarsi negli occhi o di sorridersi a vicenda.
"Cazzo, Laur." Rise Camila, uscendo piano dall'altra.
"Cazzo, Camz." Rise con lei Lauren.
"Cazzo." Sentirono le voci di Sofia, Ally, Dinah e Normani dalla porta, in coro. Spalancarono gli occhi, guardando nella loro direzione. Lauren fu rapida a coprire prima Camila e poi se stessa con il lenzuolo. Dopo qualche attimo di silenzio, Lauren riuscì a parlare.
"Cosa diavolo ci fate qui?" Chiese, tenendo sempre stretto il lenzuolo sul seno e su Camila, che era immobile e sembrava sotto shock.
"Volevamo dare un po' di sostegno a mia sorella, ma credo che ci abbia già pensato tu!" Le rispose Sofi voltandosi, mentre DJ iniziava a ridere. Si prese l'ennesimo schiaffo sul braccio da Normani, massaggiandosi poi il punto. La ragazza di colore trascinò fuori dalla camera la sua fidanzata e Ally, che era rimasta a dir poco scioccata.
"Vestitevi, abbiamo portato la colazione." Le informò Normani, urlando dal soggiorno, mentre si sentiva Ally borbottare:
"Dovrò lavarmi gli occhi con l'acqua santa. Oh, Gesù!"
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Better together - Camren
FanfictionLauren, ventinove anni, non crede all'amore. Camila, ventotto anni, inguaribile romantica con un gran segreto.