Capitolo 16

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DUE SETTIMANE DOPO


Erano appena entrate in hotel, dopo un viaggio aereo di circa tre ore. Le attendevano tre giorni di noiosi congressi, ma il lato positivo era trovarsi a New York insieme. Camila e Lauren avevano a disposizione una suite, mentre gli altri colleghi dovevano dividersi delle doppie. Dopo aver fatto il check in e aver ritirato le chiavi, entrarono in ascensore. Le porte si stavano quasi per chiudere, quando una mano bloccò le porte, che si riaprirono mostrando la persona in questione.

Lauren e Camila si accigliarono, vedendo Lucy Vives che le guardava in cagnesco, mentre entrava in ascensore con altri due uomini.

"Camila Cabello!" Ruppe il silenzio uno dei due, porgendole la mano per salutarla. "Che piacere incontrarla qui. Suppongo che siate qui per il nostro stesso congresso."

"Sicuramente, Mr Jones." Rispose formale la cubana, ricambiando la stretta di mano. "Le presento la mia compagna, nonché la migliore collaboratrice che abbia mai avuto, Lauren Jauregui."

Lauren ricambiò la stretta di mano dell'uomo, leggermente imbarazzata, mentre sentiva gli occhi di Lucy bruciarle addosso. Odiò il fatto di aver indossato una camicetta estremamente scollata, perché ricordava bene l'ossessione della sua ex per il proprio seno. Camila doveva essersene accorta, perché si spostò leggermente in avanti, coprendole la visuale mentre chiacchierava. Quando arrivarono al proprio piano, i due si congedarono, mentre la donna uscì senza degnarle nemmeno di uno sguardo.

Appena rimasero da sole, Camila si passò una mano tra i capelli, innervosita.

"Camz, se preferisci che io non venga al congresso..." Fu subito interrotta dall'altra.

"Non lascerò che quell'arpia ci rovini il nostro tempo qui a New York. Ho organizzato fino all'ultimo minuto." Le sorrise, tirandola a sé dalla vita e baciandola. Il segnale acustico dell'ascensore le avvisò che erano arrivate al piano desiderato. Quando Lauren aprì la porta della loro camera, Camila prese a baciarle il collo da dietro, mentre le accarezzava i fianchi. Lauren chiuse gli occhi, godendo di quel momento e di quel contatto, mentre si inumidiva le labbra. Le mani della cubana risalirono sul suo seno, stringendolo e facendole spalancare gli occhi dallo stupore.

"Questa camicetta mi fa perdere la testa." Mormorò, cercando di sbottonargliela.

"Cam-Camz... Che stai... che fai?" Le chiese quasi sottovoce, mentre la cubana riusciva nel suo intento e le infilava le mani direttamente sotto il reggiseno. Mugularono entrambe al contatto, mentre la cubana dava attenzioni al suo seno e contemporaneamente le succhiava il collo. Lauren non riuscì più a cercare di far rinsavire l'altra, e fu comunque sorpresa di essere spinta verso il letto. La sua camicetta finì a terra, mentre Camila la girava verso di sé e la baciava con passione, togliendole il reggiseno, e spingendola sul letto.

"Cam-Camila..." Non voleva assolutamente fermarla, ma non voleva che poi la sua ragazza si pentisse di qualcosa. "Aspetta, Camz..."

"Sta un po' zitta..." Le rispose lei, salendole addosso a cavalcioni. "Non ce la faccio più, Laur... Ti voglio..." Riprese a baciarla, incrociando la sua lingua con quella dell'altra.

"No, piccola... Anche io vorrei, e tanto..." Le si mozzarono le parole in gola quando la cubana prese a strusciarsi su di lei. La sua buona volontà stava andando a farsi fottere. Istintivamente portò le mani sul sedere della sua ragazza, stringendolo e contemporaneamente avvicinandola ancora di più a sé. Il gemito roco che rilasciò l'altra, fu la goccia che fece traboccare il vaso.

Prese in mano la situazione, ribaltando le posizioni e trovandosi su di lei. Si liberò velocemente della camicia e del reggiseno di Camila, attaccando subito le sue labbra al capezzolo, mentre le massaggiava i seni con le mani. La cubana gettò la testa all'indietro, gemendo senza alcun pudore. Quei gemiti erano oro per Lauren, che prese a spingere col proprio ginocchio sull'intimità dell'altra, strusciandosi a sua volta sulla gamba di Camila per alleviare il suo desiderio. Continuarono così per qualche minuto, gemendo, baciandosi, toccandosi. I bacini che si scontravano sempre con maggior foga.

Le mani di Camila le graffiarono la schiena, mentre lei spingeva fino a farla arrivare al limite. Vedere l'altra che soccombeva all'orgasmo, la spinse oltre il limite. Si lasciò andare al piacere, tenendosi stretta alla sua fidanzata, mentre entrambe cercavano di riprendere fiato e regolarizzare i propri battiti. Si spostò di lato, mentre continuava ad accarezzarle il volto, e temeva una reazione.

"Camz...?" Le chiese titubante, vedendo l'altra che non riapriva gli occhi, e non accennava nemmeno a rispondere. Il respiro le si era regolarizzato, mentre quello dell'altra era ancora caotico. "Tutto bene, piccola?"

Dopo qualche attimo, sentì il respiro rotto dell'altra, e capì subito cosa stava per accadere. Lacrime calde le rigarono le guance, portò le mani a coprire il proprio volto, mentre i singhiozzi la scuotevano. Lauren l'attirò a sé, cercando di rassicurarla.

"Va tutto bene, piccola. Non è successo nulla, nulla di irreparabile. Tranquilla..." Si sentiva in colpa per aver parzialmente ceduto, ma non sapeva con quale coraggio era riuscita a non spogliarla completamente e farla finalmente sua. "Siamo ancora vestite, vedi? Almeno dalla cintura in giù." Ridacchiò, cercando di sdrammatizzare.

"Scusa Laur, io... io non so... non so cosa mi sia preso..." Continuò, affondando il viso nei suoi capelli. "Se fosse stato per me, credo che ora..."

"Piccola, siamo in due, e ti ho promesso che non andremo oltre." Le accarezzò i capelli con dolcezza, prima di scostarle piano il viso e fissare i suoi occhi in quelli dell'altra. "Tu... sei stata bene?"

Camila arrossì mentre annuiva, distogliendo lo sguardo.

"Anche io sono stata bene, anche senza andare oltre... Questo va bene, no? La tua promessa non è stata infranta. Ok?"

Camila annuì di nuovo, mentre tentava di asciugare le ultime lacrime. Lauren le asciugò per lei, prima di raggiungere le sue labbra con un bacio pieno di dolcezza, che Camila ricambiò subito, stringendosi di nuovo a lei. Il contatto dei loro seni nudi la fece sussultare dal piacere, riportandole il solito rossore sulle guance.

"Beh, questo è stato assolutamente un fuori programma, ma molto, molto piacevole..."

"Concordo. Ora però mettiti qualcosa addosso! Ho molto autocontrollo, ma non sono certo una santa..." Si leccò ancora una volta le labbra, prima di mordersi le labbra mentre le fissava spudoratamente il seno.

"Esagerata... Non è nulla di che... Le tue tette invece... mi fanno perdere la ragione, davvero!" Disse Camila, arrossendo per l'ennesima volta davanti alla sua fidanzata. Lauren sorrise maliziosamente, socchiudendo gli occhi.

"Buono a sapersi..." Stava per avvicinarsi nuovamente a lei, quando qualcuno bussò alla porta della loro camera.

"Capo... Laur..." Le chiamò un collega da fuori. "La prima conferenza sta per iniziare."

"Ok, David, vi raggiungiamo lì." Rispose Camila per liquidarlo velocemente, prima di baciare ancora una volta Lauren.

Better together - CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora