Every Teardrop Is A Waterfall

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Sono passati giorni, ma di lui ancora nessuna notizia. Né a me, né al resto del mondo. È come se fosse scomparso, ma nessuno lo cerca perché nessuno lo sa.

In pochi tra i fan si ricordavano dove vivesse, ed hanno fatto circolare l'informazione sul web, ma ha avuto poco riscontro visto che né le case cinematografiche, né i suoi amici più stretti o altri personaggi hanno detto qualcosa o mostrato la loro preoccupazione. È come se nulla fosse successo e, sebbene ci siano alcuni fan indignati dal silenzio e che vorrebbero solo che Tom dicesse che sta bene, come me, tutti gli altri milioni che lo seguivano sembrano dormire sugli allori.

È solo... così strano.

Una persona così famosa, eppure quando serve la sua situazione non è utile; tutti a far girare un milione di pettegolezzi sulla nuova ragazza di turno, ma se si tratta di una cosa del genere allora figuriamoci.

A tutti importa il banale, ma quando entra in gioco la serietà rimangono davvero poche persone.

Ho paura e, nonostante i giorni trascorsi, l'adrenalina non è per niente diminuita. Mi sento come se fossi perennemente senza forze, in attesa di risposte che non sembra vogliano arrivare.

E se poi gli fosse davvero successo qualcosa di grave, e non facciano circolare le notizie apposta? Non è giusto... averlo lasciato così, non aver risposto alle sue chiamate. È come se stessi pagando il prezzo di ogni squillo rifiutato, di ogni richiesta di cessione della guerra psicologica che ho iniziato. Più lo chiamo e più il telefono continua a trillare desolatamente a vuoto.

Adesso che so come mi sento a non sentirlo per così tanto tempo, a pensare continuamente al peggio... probabilmente non avrei lasciato le cose così. Se lo avessi saputo, se solo lo avessi saputo avrei cercato di capire le sue preoccupazioni e quelle del fratello. Perché non mi abbia difeso e abbia lasciato che i dubbi dei suoi conoscenti s'insinuassero in lui. Lo avrei lasciato parlare, spiegarsi. Ci saremmo confrontati e forse tutto si sarebbe risolto.

E se lo facesse per ripicca? Non credo proprio; dopo tutte queste chiamate, se anche non avesse pensato che fossi in pensiero per lui, avrebbe avuto la decenza di rispondere per chiedermi cosa fosse successo di tanto grave. Non è così stupido o codardo.

Anzi, forse non lo è mai stato. Ora ho il bisogno immenso di sentire la sua voce dirmi che va tutto bene, ascoltarlo parlare per ore delle sue ragioni e, forse, lo perdonerei per tutto.

Apro la porta di casa e, subito dopo aver passato la fase giornaliera di disinfezione delle mani, vado a lavarle e mi chiudo in camera. Lo richiamo, forse per la sesta volta nella terza giornata in cui non lo sento. La prima è stata la più difficile, e devo aver inondato la sua segreteria. C'è ancora un limite alle chiamate perse, come nei vecchi film?

In quel caso, probabilmente lo avrei già raggiunto da sola, no? E questo vorrebbe dire che lui sta vedendo le chiamate ma le cancella... e se invece mi avesse bloccato?! Potrebbe averlo fatto, no? E in quel caso non lo potrei sapere... cosa dovrei fare?

In un caso o nell'altro, è certo che non risponde neanche stavolta.

E se io... no. È un'idea pazza, folle e probabilmente masochista. Non ci pensare nemmeno... no! Non fare nemmeno entrare questo suggerimento nella tua memoria, chiudiamolo fuori che è meglio.

C'è un'altra probabilità che faccia solo la figura della ragazzina con una cotta a senso unico. No no.

Guardo il telefono tra le mani, una scatola nera che non emette nessun suono per migliorare la mia situazione desolante e un po', un bel po', patetica.

Ma forse... l'unica soluzione potrebbe essere quella, no? Andare da lui.

Un gesto stupidissimo e pazzo, ma sento che potrei diventare io stessa matta se non dovessi scoprire al più presto che cosa gli è successo.

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