Like I Can

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Pov Filippo


Non so quando sia iniziata. Né se questa sensazione di codardia e tradimento sparirà mai. Ma ne ho bisogno.

Per tirare avanti, per poter dare un buon futuro a mio figlio.

Quando sono scappato dalla mia gabbia d'oro per amore, non conoscevo per niente il mondo; ora guardo la creatura che mia moglie tiene tra le braccia e non mi pento nemmeno per un momento della mia scelta.

Per quanto possa essere stata stupida e sconsiderata, senza una minima pianificazione.

La nostra è la classica storia tra un ragazzo che ha tutto ed una ragazza senza niente. Ma, per quanto sin dall'inizio sia sembrato tutto uno strano sogno, per me è diventata la persona più vera che mi stesse vicino. Nessuno dei due può dire che si sia interessato all'altro senza nessun altro scopo; la vita non è così semplice come un amore che colpisce come un fulmine a ciel sereno.

All'inizio io mi sono avvicinato perché intrigato, perché annoiato, per ogni altro motivo che non fosse una stupida cotta adolescenziale. Era così al di fuori dal mio mondo, che volevo assaggiare un pizzico di quell'altra dimensione a me sconosciuta. Anche lei si era avvicinata a me per gli stessi motivi: per poter vivere una vita non sua, essere trattata meglio di quanto potesse richiedere con la sua posizione.

Questo all'inizio. Poi, i segreti pian piano sono stati rivelati, ognuno colpevole di qualcosa, e gli errori perdonati; non so se sia stato questo a farci avvicinare ancora di più, o l'oppressione della famiglia. In un primo momento la mia non si era proprio interessata alla vicenda, mentre la sua ci aveva subito impedito di vederci; erano stati i suoi genitori ad andare a parlare con i miei zii, ed a innescare la miccia per farci lasciare.

Così, proprio come nelle favole che si raccontano ai bambini, eravamo scappati. Una fuga poco rocambolesca rispetto a quelle delle storie dell'infanzia, ma comunque abbastanza agitata; ebbi un colloquio con i miei parenti e, quando capirono che non avrei ceduto, decisero di estromettermi dall'eredità. Lei non era altro che un pretesto che gli avevo offerto su un piatto d'argento, per un'azione che avrebbero fatto in ogni caso inventandosi chissà quale scusa. Non ebbi altra voce in capitolo nella vicenda, e me ne andai infuriato, portandomi la mia ragazza.

Ma non ci avevo pensato, alle difficoltà della mia scelta. Il telefono con i messaggi incriminati brucia nella mia mano, ma non posso disfarmene; non posso fare niente.

Mia moglie lo sa, ed è con me. Proprio per questo ci sono momenti in cui non riusciamo a guardarci negli occhi, o a sfoggiare un sorriso dinanzi a nostro figlio. Comunque, questa cosa non sta proseguendo grazie a me. Io mi sono intromesso dopo che era iniziata e, se non fossi comparso io, avrebbe scelto qualcun altro; ne conosco il sangue, purtroppo.

Ora non ho altra scelta che continuare: la morale e i valori vanno a farsi fottere, quando non hai i soldi per permettere al tuo bambino di crescere bene, di avere una buona educazione, o a tua moglie di prendere ciò che vuole.

Non esistono più, quando non posso avere ciò che mi spetta.











Pov Tom




Tre, due, uno, e...

"Thomas Stanley Holland! Smettila di fare il bambino". Zen si toglie dalla faccia l'asciugamano che le ho appena lanciato e mi fa una linguaccia; chi sarebbe quella infantile ora?

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