Il mio rifugio

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Luna's POV
Era passato un mese da quando avevo ricordato tutto; era stato davvero difficile dover coincidere la vecchia me con quella nuova.
Mi sentivo divisa a metà, Luna Rose e il suo amore incessante e struggente per Orion, e Luna...indecisa, perché si, ero indecisa.
Avevo passato un mese stupendo con Orion, lo amavo, lo amavo più della mia stessa vita, ma amavo anche Aiden.
L'amore profondo che nutrivo per Orion era anche l'amore che Luna Rose provava per lui, mentre l'amore che provavo per Aiden, quello era andato oltre il nostro passato.
Era incominciato ancor prima dei nostri sogni; e poi oltre all'amore io avevo anche i miei figli.
Il giorno dopo aver ricordato tutto, Admir (era stata una piacevole scoperta per me quell'elfo, simpatico, enigmatico, ma puntiglioso e premuroso) mi aveva portato il mio piccolo Josh.
Quando l'avevo visto in braccio ad Admir per poco non svenni dalla felicità, mi era mancato come l'aria.
Anche la piccola aveva incominciato a scalciare, non l'aveva mai fatto, ma il giorno stesso in cui riabbracciai il mio piccolo, come se riconoscesse suo fratello, aveva incominciato a dare calci come se fosse un giocatore di calcio.
La pancia era cresciuta a dismisura, un'amica di Dereck, la quale era una balia, mi aveva controllata, e aveva detto che mancava poco al parto, forse meno di un mese.
Era stata una notizia così eccitante, quando detti la notizia a Josh e alla banda, per poco non si misero a ballare, il primo pensiero, però, fu dover avvertire Aiden, era il padre.

Avevo colto la palla al balzo, siccome dovevo riaccompagnare Josh da lui,  avrei preso quella come un occasione anche per schiarirmi l'idee, oltre che a dargli la notizia dell'arrivo imminente della piccola; forse dopo averlo rivisto avrei capito cosa fare.
Anche Orion mi aveva sentito un po' strana nella settimana che precedeva l'incontro; mi leggeva come se fossi un libro aperto per lui.
Bastava un semplice sguardo e lui poteva capire tutte le mie emozioni, tutto ciò a cui pensavo e non mi dispiaceva affatto.
<Luna...> sentì sussurrare Orion, eravamo in una carrozza, mi sentivo un po' strana a stare su quel mezzo di trasporto così vecchio.
Di solito ero abituata a muovermi o con la bici o con l'automobile, ma mai con una carrozza.
Il cocchiere indovinate chi era...Dereck, si era messo una Tuba, il cappello, e uno smoking e aveva detto <Salga sul mio cocchio,signorina> non sapevo se ridere o piangere, ma alla fine optai per una semplice occhiata confusa, Josh invece aveva riso come non mai gridando <Zio sei il migliore!>.
Adorava Dereck, anzi era una cosa reciproca, prendeva qualsiasi occasione per rapirlo e insegnarli tutto ciò che sapeva sul mondo magico.
Anche Orion lo amava, passava giornate intere con Josh nella biblioteca del maniero,(la biblioteca era il mio posto preferito della casa, da quando i miei ricordi erano tornati nella mia memoria, non facevo altro che rileggere e rileggere pagine e pagine di libri che nessuno conosceva, ma che ai "miei tempi" erano conosciutissimi), a volte vedere Orion insieme a Josh mi faceva salire un calore nel petto, e immaginavo dei nostri bambini giocare insieme a Josh e alla piccola.

Sarebbe stato un padre fantastico, era premuroso, non sgridava mai Josh, non gli aveva mai riservato uno sguardo da "Sto per farti una grande ramanzina", tipo quando aveva rotto il vaso in porcellana del 1567, ma aveva sempre un sorriso di incoraggiamento e d'amore nei confronti di mio figlio.
Avevo ascoltato parecchie volte i discorsi di Orion e Josh, e nelle loro chiacchierate entrambi erano sempre sorridenti.
Anche Admir aveva un debole per Josh, infratti quei tre litigavano sempre per passare più tempo con Josh, e quando stavo con lui, erano sempre nascosti ad osservarci col broncio.
Nonostante i sorrisi di Josh, sapevo che gli mancava il padre, non mi aveva mai chiesto perché fossi stata distante da loro, mai.
Era troppo piccolo per poter capire, ma quando sarebbe stato un po' più grandicello gli avrei raccontato tutte le vicissitudini che mi avevano portata a dover allontanarmi da lui.

Gli avevo chiesto un paio di volte come stesse Aiden, e aveva sempre risposto vagamente, dicendo "Papà lavora sempre", praticamente sviava l'argomento; solo un giorno gli uscì una parola in più "Papà piange in silenzio", quando si accorse delle sue parole si mise entrambe le mani davanti alla bocca <Non dovevo dirlo...>.
Quella confessione mi aveva destabilizzata, ma ero consapevole del fatto che ormai Aiden sapesse tutto.
Se avevo ricordato io allora automaticamente anche lui aveva ricordato tutto.
<Pensi ad Aiden?> Chiese Orion richiamando, nuovamente, la mia attenzione.
Cosa gli potevo rispondere? Si, No? Non lo sapevo nemmeno io, i miei pensieri erano confusi.
<Si e no....> risposi sospirando, mentre cercavo di trovare una posizione comoda.
Nei film le carrozze sembravano sempre così comode e confortevoli, ma nella realtà erano una tortura, il tuo sedere sembrava anestetizzato, poi la pancia non aiutava assolutamente.

<Cosa vuol dire?> Chiese Orion confuso, lo guardai per pochissimo, aveva lo sguardo perso a guardare fuori dal finestrino.
Intorno a noi c'erano solo alberi, eravamo in viaggio da circa 2 ore e mancava meno di una mezz'oretta all'arrivo, dato che Dereck aveva incitato i cavalli a correre più velocemente.
Eravamo partiti molto presto, all'incirca alle 7e mezza, così saremmo arrivati in mattinata.
<Stanno accendendo tante cose in questo periodo...> finalmente trovai la posizione più comoda, che si basava sull''appoggiare la testa al petto di Admir, il quale dormiva, e le gambe su tutto il resto del sedile.
Admir dormiva da quando eravamo partiti, si era messo di fianco a me perché a detta sua potevo usarlo come cuscino, dato che Orion si era ferito, non so come, alla spalla; inoltre Josh voleva stare attaccato ad Orion, e si era addormentato sulle sue braccia.

<I tuoi sentimenti sono confusi, vero?> Chiese Orion sapendo già la risposta, io annuì semplicemente.
<Ti amo Orion, non puoi capire quanto ti ami> dissi guardandolo com tristezza
<Luna...hai anche una famiglia con lui, capisco che lo ami, di certo non ti dirò chi dei due devi amare o scegliere.
La scelta sta a te, io ed Aiden la accetteremo, qualsiasi essa sia, non ricadremo negli stessi errori.
Questi due mesi con te sono stati i più belli della mia vita, non avrei potuto desiderare niente di meglio.
Tu, Dereck, Admir...Josh> guardò il piccolo, che dormiva beatamente, accarezzandogli la testa <E la piccola> puntò il suo sguardo sulla mia pancia <Siete stati una benedizione per la mia vita fatta di solitudine.
Sei stata il mio rifugio, sia ora che in passato, ma ora...ora sei anche il mio metodo per scappare, scappare da tutti i ricordi brutti che porto sempre nel mio cuore.
Ogni volta che mi sento vuoto, o triste, basta guardare te e tutto il buono, tutto il marcio, che sento dentro di me, scompare.
Sei stata la mia luce, il mio faro, sei e sarai per sempre la custode del mio cuore.
Vorrei che scegliessi me, ma questa volta lo vorrei davvero, non voglio che nessuno ti costringa a prendere una decisione, nessuno deve farti una qualche pressione; devi seguire solo il tuo cuore.
Qualsiasi scelta farai, sappi che sarò sempre al tuo fianco, anche se dovessi scegliere Aiden, non importa.
Puoi stare tranquilla, non potrei mai abbandonarti> mi guardava con gli occhi colmi di tutte le speranze e le emozioni più belle che potessero esistere in questo mondo.
Mi sentivo così fortunata, felice, sentì qualcosa di bagnato scendermi sulla testa, alzai leggermente il capo e notai che da gli occhi di Admir, ancora chiusi, scendevano delle lacrime solitarie.

Non mi accorsi di avere anche io gli occhi colmi di lacrime finì a quando una non scese lungo il mio collo, toccando la collana che Orion mi aveva regalato il giorno che avevo ricordato tutto.
Erano una rosa intrecciata, aveva attorno delle spine e mi aveva detto "Non è una rosa senza spine", gli avevo chiesto il significato e lui mi aveva risposto <Che significato ha? Quello che tu gli vuoi dare>.
Avevo imparato a capire Orion, era una persona alquanto taciturna ed enigmatica, ti diceva le cose in modo che cogliessi sempre un significato diverso.

Guardai Orion, mentre strinsi così forte la collana fra le mie dita, che ebbi la sensazione di essermi graffiata.
Orion guardava il bracciale in cuoio sul suo polso, avevo scoperto che gliel'aveva regalato sua nonna prima di morire, si chiamava Solar, era l'unica familiare con cui aveva dei ricordi.
Dentro c'era un incisione "Si vis amari, ama", la stessa frase scritta sul tetto della stanza degli specchi.
Le mani intrecciate erano le nostre, quelle del nostro primo incontro, e aveva aggiunto quella frase perché la nonna gli ripeteva sempre "Per essere amato, devi prima imparare cos'è l'amore, altrimenti non potrai mai capire che chi ti ama, lo sta facendo davvero."

<Orion?> lo chiami, lui alzò immediatamente lo sguardo su di me <Grazie...> lo vidi visibilmente confuso <Perché mi ringrazi?>
<Per tutto...Sei e sarai sempre il mio rifugio> dissi sorridendo.
<Anche se la mia vita dovesse finire ora, almeno saprei di aver vissuto questa mia esistenza con te.
Anche se sono stati solo due mesi, perché il passato ormai è passato, è come se avessimo passato insieme tutta la vita.
Non chiedo di meglio...> sorrise <Luna...> cercò di dire qualcosa, ma fu fermato da Dereck <Siamo arrivati> e con quella parola incominciarono a sudarmi le mani.

"Aiden...fra poco ci rincontreremo..."

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Nuovo capitolo!!💕
Ho preso tutte le mie forze e l'ho finito di scrivere❤️
Ricordo che manca davvero poco alla fine della storia e scopriremo alla fine chi sarà nel cuore di Luna per L'eternità❤️❤️‍🔥

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