La mia metà ✅

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Aiden's POV

"Potrei innamorarmi di te" quelle parole mi entrarono nella testa, il mio cuore faceva le capriole e il mio lupo era pieno di felicità.
Lei era lì, bella come il sole che mi guardava con lo sguardo di una bambina.

Dal primo momento non aveva avuto paura di me.
Le avevo confessato di essere un licantropo e lei non aveva mostrato il minimo segno di paura.
Mi guardava come se non fossi un mostro.
Mi guardava come se fossi una rarità, che doveva essere protetta e ammirata.

E io capì che il mio cuore era già cotto di lei, appena l'avevo vista.
Non avevo mai creduto nell'amore a prima vista o altro.
Pensavo che se avessi incontrato la mia compagna, me ne sarei innamorato col tempo, ma in quel momento, con lei, tutto ciò che avevo sempre creduto se n'era andato a farsi fottere.

Vederla con addosso la mia maglia, mi aveva scosso il cuore cuore.
Era così così ingenua,impulsiva, solare.
C'era solo una parola per descriverla: perfetta.
Ai miei occhi lei era una creatura perfetta.

Nel corso della mia vita avevo incontrato  molte donne, ma nessuna avrebbe sostenuto il confronto con lei.

Passò qualche minuto, in cui ebbi l'impulso di stringerla a me.
Forse il mio sguardo fu esaustivo perché vidi piano piano del rossore apparirle sulle guance.

Puntò il suo sguardo sulle sue mani, che stava torturando.
I capelli le ricaddero sul viso, coprendoglielo.
Allungai la mano per spostarli, ma la mia mano rimase sospesa nell'aria.
Perché avevo paura che, tutto ciò che stavo vivendo, fosse un sogno.
E credetemi, non avevo la minima intenzione di svegliarmi.

Guardai nuovamente le sue mani, e in quel momento non riuscì a controllarmi.
Le presi le mani fra le mie.

Quel gesto le fece alzare lo sguardo su di me e sorrise.
Vi giuro che quel sorriso per me fu la cosa più bella che potessi vedere.

I suoi occhi si erano illuminati, cercai di trattenere l'istinto di sorridere anche io, ma non ci riuscivo.

Più la guardavo e più ringraziavo la Dea Luna per avermi unito ad una creatura così meravigliosa, e non intendo solo fisicamente, ma anche caratterialmente.

Così le sorrisi anche io, e per un solo istante vidi nei suoi occhi comparire qualcosa, un piccolo sentimento, che non riuscì a decifrare.
Forse paura...
Forse ai suoi occhi quel gesto era troppo avventato, ma per noi lupi non è così.

Sfortunatamente non siamo persone molto pazienti.
Quando troviamo il nostro compagno, il lupo che è in noi, non si ferma.
Quando lui reclama la sua mate, non lo si può fermare.
E il mio lupo reclamava lei.
Quella piccola creatura tenace, timida, divertente e anche un po' matta.

Le nostre mani si intrecciarono lentamente, come se fosse un gesto del tutto naturale.
E il mio lupo ne fu contento e anche io.
Erano un incastro perfetto.
Noi lo eravamo.
Eravamo due metà sbagliate, che insieme erano perfette.

Non riuscì a trattenermi e le appoggiai una mano sulla guancia.
Avevo paura che potesse intimorirsi e scappare via da me, ma con mio grande stupore lei non si ritrasse.
Anzi si lasciò andare tanto da appoggiare la testa sulla mano.

Il mio cuore batteva velocemente, avevo paura che le mie mani potessero sudare da un momento all'altro.

Sembravo un ragazzino alle prese con i suoi sbalzi ormonali.
Mi guardò per qualche istante e poi chiuse gli occhi.
Riuscivo a capire, comunque, che stava pensando intensamente.
Avrei dato di tutto per sapere a cosa la stava facendo estraniare da quell'attimo.

Avrei potuto "spiare i suoi pensieri", ma non volevo.
Era giusto che avesse i suoi segreti.

Aveva il viso così rilassato.
Niente a che vedere con quello di attimi prima.
Il suo viso imbronciato e pronto ad uccidermi era stata la cosa più divertente, che avessi visto nell'ultimo secolo.

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