Capitolo 4

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Appena io e Veronica tornammo a casa ci iniziammo a preparare, anche perché erano già le 19:30 e per le 20:30 dovevamo essere già alla festa. 

Nel mentre i ragazzi continuavano a mandare un sacco di messaggi sul nostro gruppo visto che loro erano già pronti e avevano voglia di disturbarci. Menomale che poi Cheryl, scocciata da quei due rompipalle, scrisse sul gruppo di smetterla e, stranamente, i ragazzi la ascoltarono, forse perché con un solo semplice messaggio aveva fatto capire a tutti noi del gruppo che si era seriamente scocciata di Archie e Jughead. Poco dopo Cheryl scrisse a me in privato.

<<Eiii t/n, io sono quasi pronta, ti va se ti passo a prendere e andiamo alla festa insieme?>>

<<Eiii Cheryl, ovvio che mi va. Verso che ora passi?>>

<<Passo fra 10/15 minuti, va bene?>>

<<Certo, mi faccio trovare davanti alla porta.>>

<<Perfetto, allora a dopo t/n.>>

<<A dopo Cheryl.>>

Ero super felice del fatto che Cheryl mi avesse chiesto se potesse venirmi a prendere per andare alla festa insieme, stavo letteralmente saltando e gridando per tutta Pembroke, sembravo una bambina a Luna Park. Gridavo così tanto che persino Ronnie si stava iniziando a preoccupare.

<<Ti ha chiesto di fidanzarvi?>> chiese Veronica che ormai era diventata la shippatrice numero 1 della coppia t/n-Cheryl.

<<Se non la smetti di chiedermi ogni volta che succede qualcosa se ci siamo fidanzate giuro che ti brucio>> le risposi con tutto l'amore che avessi nel mio cuoricino <<Comunque ancora nessuna si è dichiarata, mi ha chiesto se potesse venire a prendermi per andare insieme alla festa.>>

<<Wow grandioso. Però sorellina fammi un favore, parla con Jughead, dopo che te ne sei andata stamattina era particolarmente triste, va bene?>> mi chiese Veronica con un tono molto materno.

<<Va bene, ci proverò. Ora vado, non voglio far aspettare Cheryl.>> le risposi e uscii di casa con un sorrisetto stampato in faccia.

Aspettai davanti Pembroke per soli 5 minuti e poi eccola lì, in tutta la sua bellezza, una macchina rossa venire verso di me. Naturalmente era Cheryl, infatti si accostò e mi fece segno di salire.

<<Buonasera fiorellino, pronta a divertirti?>> mi chiese Cheryl.

<<Ovvio rossa. Andiamo e facciamoci riconoscere.>> le risposi.

Durante il tragitto non è successo nulla di che, apparte Cheryl che canticchiava le canzoni alla radio e io che le facevo foto e video antisgamo, non è successo proprio nulla.

<<Siamo quasi arrivate t/n, quindi facciamo un pò di conversazione.>> mi disse Cheryl con gli occhi puntati sulla strada <<Qualche novità?>>

<<No, anzi si, Ronnie mi ha detto che devo parlare con Jughead perché lo ha visto molto triste dopo che me ne sono andata.>> le risposi io.

<<Cooooooosa? Cioè aspetta, fammi capire, prima ti caccia e poi fa la vittima? Che barbone che è.>> disse Cheryl con un briciolo di rabbia e cattiveria.

<<Secondo te cosa dovrei fare?>> le chiesi guardandola facendo gli occhi dolci.

<<Ascolta.>> iniziò Cheryl alternando lo sguardo fra la strada e me e mettendo una mano sulla mia gamba <<Io se fossi in te lo ignorerei finchè lui non chiede scusa. Dai t/n parliamoci chiaro, ti ha trattata di merda stamattina, perché dovresti parlargli? Perché il poveretto si è pentito? Allora risolvesse lui il casino che ha combinato, non tu.>> disse tutto d'un fiato.

Cheryl aveva ragione anche se io non l'avevo ascoltata molto, ero giusto un pò paralizzata dalla sua mano sulla mia gamba, ma per non far diventare la situazione imbarazzante decisi di non pensarci e di comportarmi in modo normale. Iniziai a pensare a quello che avrei potuto dire a Jughead e, proprio quando mi ero abituata alla mano di Cheryl, lei inizia a massaggiare la mia coscia. In quel momento centinaia e centinai di farfalle mi svollazzavano non solo nello stomaco.

<<Posso continuare o devo fermarmi?>> mi chiese Cheryl con un tono del tutto normale.

<<Rossa, non so dove vuoi far finire tutto questo ma ora ascoltami.>> le dissi <<Perché? Dico, Cheryl, perché fai queste cose e ti comporti in modo totalmente normale mentre le fai?>>

<<Stai dicendo che non ti piacciono? Potevi dirlo prima così mi sarei fermata subito.>> mi rispose lei con un'espressione scocciata e togliendo la mano.

<<No Cheryl, non sto dicendo questo.>> le dico mentre le prendo la mano e la rimetto sulla mia coscia, lei mi guarda confusa e io continuo a parlare <<Rossa, ascoltami, queste cose qui della mano sulla gamba, ad esempio, io le adoro però siamo proprio sicure di essere due normali amiche?>> dissi tutto d'un fiato.

Solo in un secondo momento mi accorsi cosa avessi detto, Cheryl non mi parlo per il resto del tragitto, guardava la strada e provava a trattenere le lacrime.

<<Eii Cheryl tutto bene?>> le chiesi preoccupata visto che non le avevo detto nulla che potesse portarla al pianto.

<<Si, assolutamente, però ora non ho voglia di parlare.>> mi rispose lei.

La cosa più spontanea che mi venne da fare è prenderle la mano e stringerla, forse le avevo ricordato di qualcosa che le era successo in passato oppure lei è innamorata di me ma per colpa di sua madre non può andare oltre l'amicizia con una ragazza e quindi si comportava come se fossimo fidanzate ma in realtà non lo eravamo. Molto probabilmente era questa la motivazione della sua tristezza. Per questo il mio obiettivo era di farla a tutti costi svagare, doveva divertirsi e io ci sarei stata al suo fianco, costi quel che costi.

Appena arrivammo alla festa c'era Betty e Ronnie lì davanti che aspettavano i loro principini.

<<Ciao bellezze. Aspettate i vostri cavalieri?>> chiese Cheryl che ormai aveva messo su una maschera per non far vedere a nessuno la sua tristezza.

<<Ciao Cheryl, ciao sorellina, si stiamo aspettando Archie e Jughead. Vedo che tu invece hai già il tuo cavaliere.>> disse Ronnie mandando una palese frecciativa alla coppia t/n-Cheryl.

<<Ah ah ah. Divertente Veronica, noi ora andiamo dobbiamo divertirci e non vogliamo perdere tempo a parlare con voi.>> dissi io prendendo Cheryl per i polsi e trascinandola dentro il locale dove si svolgeva la festa.

Dopo una decina di minuti entrarono anche Archie, Veronica, Betty e Jughead. Guardai Cheryl e con un suo semplice sguardo capii che dovevo parlare con Jugh. Lei annuì e mi sorrise e io andai verso di lui.


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