Capitolo 44

649 36 12
                                    

Cheryl's pov
Pensai tutta la notte a ciò che mi disse Veronica, tanto che avevo dormito si e no 3 ore. Mi alzai lo stesso dal letto e andai in bagno dove mi specchiai.

<<Che schifo.>> pensai guardando tutto il trucco andato a puttane e i capelli che ormai avevano vita propria. Decisi di farmi una doccia fredda e subito dopo mi preparai e scesi in cucina per fare colazione.

<<Buongiorno nipotina.>> disse mia nonna salutandomi. Aveva un sorriso stampato in faccia ed era sbalordita nel vedermi in una stanza che non fosse la mia camera.

<<Ciao nana.>> dissi anch'io sorridendole.

<<Sei proprio bella.>> affermò e io arrossì, era da una settimana che qualcuno non mi faceva dei complimenti <<Vuoi fare colazione?>> mi domandò poi.

<<No nana, tranquilla. Vado a trovare t/n in ospedale.>> ammisi, ammettendolo persino a me stessa. Avevo bisogno di vederla, sapere che era ancora in vita e soprattutto parlarle per cercare di aiutarla.

<<Oh bene tesoro, sono contenta. Non pensare troppo e prova a divertirti.>> mi disse nana Rose. Sicuramente non mi sarei divertita così tanto, però dovevo almeno provare a tenere il cervello spento. Nell'ultima settimana mi aveva tormentata e mia nonna lo sapeva bene visto che molto spesso mi sentiva piangere.

Presi la mia macchina, misi in moto e accesi la radio. Dopo qualche minuto parti la canzone preferita di t/n, "Brutal" di Olivia Rodrigo. Cercai di non piangere per non far sbavare il trucco, ma il solo ricordo di t/n che cantava a squarciagola questa canzone mi fece bagnare gli occhi. Fortunatamente ero arrivata in ospedale, parcheggiai notando che la macchina di Veronica non era c'era un da nessuna parte. Entrai senza pensarci troppo e chiesi ad un infermiere dove fosse la camera di t/n. Me la indicò e io sgranai gli occhi quando vidi QUELLA persona nella stanza della mia t/n.

<<Verme che ci fai tu qui?>> le chiesi guardandola con disgusto.

<<Chi si rivede, Cheryl Marjorie Blossom.>> mi rispose quella lurida persona di Eve <<Con che coraggio ti presenti qui?>> mi domandò.

<<Che intendi?>> le chiesi a mia volta confusa.

<<A scuola girano delle voci sul tuo conto, Blossom.>>

<<Non chiamarmi Blossom.>> la bloccai di scatto. Avevo iniziato ad odiare la gente che mi chiamava così, solo perché t/n lo faceva sempre e quindi essere chiamata per cognome mi ricordava lei <<Di che voci parli?>> continuai poi.

<<Di quelle che dicono che sei stata tu a far investire t/n.>> mi disse.

<<Ma di che stai parlando?!>> urlai.

<<Vedi ti stai anche alterando come farebbe un colpevole.>>

<<Ok, senti testa di cazzo, ascoltami.>> affermai scontrosa prendendola per la maglia e sbattendola al muro <<Voglio passare una giornata con t/n, quindi se sei qui per rompere i coglioni quella è la porta, se invece vuoi restare vedi di tappare quella fogna di bocca.>> dissi tutto d'un fiato, sinceramente non sapevo nemmeno perché l'avessi attaccata.

<<Va bene, va bene ma calmati cazzo.>> disse bruscamente Eve spingendomi indietro per liberarsi dalla mia presa. Mi girai leggermente verso t/n e inizia a piangere vedendola in quella condizione. Mi avvicinai a lei e le presi la mano, calda e morbida come sempre.

<<Ei mon amour, sono io, la tua Cheryluccia.>> dissi singhiozzando, presentandomi con il buffo e dolce soprannome che mi aveva dato proprio lei. <<Mi manchi t/n, tanto. Ti giuro che troverò il fottuto bastardo che ti ha fatto questo e lo farò finire in una cazzo di prigione lontano da te, da noi.>> Mi misi a piangere ancora più forte poggiando la testa sul letto, quando, ad un tratto, sentì la mano di t/n muoversi. Mi alzai di scatto e guardai Eve, notando che davanti la porta c'era anche Veronica, paralizzata.

<<Cheryl, l'hai visto anche tu?>> mi chiese con il timore di esserselo immaginato.

<<Visto? Veronica io l'ho sentito.>> dissi euforica.

<<Se la smettesse di parlare della sua mano e la guardereste in faccia capireste che quello non è l'unico movimento che ha fatto.>> esclamò Eve. Io e Veronica ci girammo di scatto e il mio cuore brillò vedendo t/n sorridere.

<<Vado a chiamare un medico, forse questo è un segno che si sta per svegliare.>> disse Veronica andandolo a cercare. Appena arrivò ci chiese di uscire per fare dei controlli.

<<Grazie.>> sussurrò la corvina.

<<Perché?>> le chiesi io.

<<Per essere venuta.>> ammise facendomi sorridere. Poco dopo il medico uscì dalla stanza di t/n comunicandoci che eravamo sulla giusta strada per aiutarla, ma che ancora c'era da aspettare un po'. Entrammo per vederla e io mi sedetti al suo fianco.

<<Cheryl, vado a prendere delle cose a casa, torno subito.>> affermò Ronnie uscendo subito dopo.

<<Tu non te ne vai proprio mai?>> domandai a Eve.

<<Sto aspettando che tu te ne vada pomodoro.>> esclamò facendomi sussultare per i brutti ricordi. Sussultò e si irrigidì anche t/n e io sorrisi leggermente, ignorando Eve.

<<Sai t/n, in questa settimana ho pensato solo a te, non sono uscita di camera nemmeno una volta e non ho fatto entrare nessuno. La mia camera è diventata un porcile.>> affermai asciugandomi l'ennesima lacrima <<Il punto è che senza di te io non riesco ad andare avanti, tu sei tutto ciò che mi rimane. Ho avuto paura t/n, tanta paura, di perderti. Perché io ti amo. Ti amo cazzo. Se Betty non ci avesse fatte conoscere all'asilo di sicuro avrei provato in tutti i modi ad attirare la tua attenzione. Voglio stare con te t/n, l'ho sempre voluto. Quindi ti prego, svegliati, ho bisogno di te.>> dissi ormai senza fiato e buttando la testa sul suo letto. Iniziai a piangere ininterrottamente sperando in un suo risveglio e iniziando anche a canticchiare qualche canzone che ascoltavamo insieme. Ad un certo punto senti dei movimenti su quel letto, non mi scomposi e continuai a cantare, tenendo la testa bassa, fin quando una mano non afferrò la mia.

<<Verme sposta quella lurida mano.>> imprecai pensando fosse Eve.

<<Ma che vuoi da me.>> disse e io alzai la testa notando che lei era troppo lontana per fare un gesto simile.

<<Quindi sarei un verme con una mano lurida.?>> Quella voce, quella fottuta voce mi fece girare di scatto trovando i davanti lei, t/n, che sorrideva ed era finalmente sveglia.

<<T/N!!!>> urlai abbracciandola. Eve uscì dalla stanza per chiamare un medico mentre io e la mia amata continuavamo a guardarci, incredule di ciò che era successo.

<<Quando esco da qui ti aiuto io a pulire camera.>> disse facendomi sorridere.

Il dottore arrivò e le fece i solito controlli, comunicandoci che fa tutto nella norma, poi se ne andò.

<<Io vado a casa, ci vediamo domani t/n.>> disse Eve andandosene.

<<Ei tu, rossa, dormi qui con me vero?>> mi chiese lei.

<<Me lo chiedi anche?>> Mi avvicinai a lei e finalmente la baciai.

<<Ti amo Cheryl Blossom.>>

<<Ti amo anch'io t/n Lodge.>>

Quei 6 Di RiverdaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora