Passò un'ora e mezza e il film finì. Ne avevamo scelto uno romantico, anche se io non ero per niente d'accordo, avrei preferito uno di avventura oppure un horror, ma la principessina Cheryl Bombshell voleva a tutti i costi un film dove due tipi si innamorano e bla bla bla, che noia.
<<Film pazzesco.>> affermò Cheryl chiudendo il computer e portandolo sulla scrivania <<Ma poi vogliamo parlare del finale? Aaaa mi piace troppo, vorrei una storia d'amore così.>>
<<EI!>> esclamai io girandomi di scattò e guardandola con uno sguardo assassino.
<<Se fossi etero, naturalmente.>> continuò poi baciandomi <<Dai vieni, andiamo a preparare la cena.>>
Cheryl si mise la sua vestaglia rossa sopra il pigiama, sempre rosso, che aveva messo prima che il film cominciasse e iniziò ad andare verso la cucina. Io invece rimasi per un pò in camera sua, non perché non volessi aiutarla a preparare la cena o cose del genere, avevo solo bisogno di trovare la forza per alzarmi da quel maledetto letto. Cazzo quant'è comodo. Se qualcuno mi avesse mai chiesto quale letto preferivo in assoluto, avrei risposto con quello di Cheryl senza battere ciglio. Di solito si ama il letto del proprio partner perché lì c'è stata la scintilla della vostra prima volta, bhe per me e la rossa ancora non è arrivata ma io, quel letto, lo amavo già alla follia. Ricordo bene che quando ero piccola, e non avevo ancora legato molto con la rossa, venivo spesso qui a casa Blossom per giocare con Jason. Gli proponevo sempre di giocare a nascondino e di farmi contare a me, così lui si nascondeva e io me ne andavo in camera di Cheryl, che era completamente diversa da come è ora, ma quel materasso, quel letto, sempre lo stesso. Si, forse Penelope l'avrà cambiato, ma non ha mai cambiato l'azienda dove comprarlo. Tornando a noi, io restavo lì con la rossa, lei a disegnare o a fare qualsiasi altra cosa mentre io stavo stravaccata sul suo letto. Jason invece restava nascosto per ore e ore, una volta addirittura per due ore e mezza. Sorrisi ripensando ai momenti con lui. Mi mancava tanto anche a me, ma non volevo darlo a vedere per non far soffrire Cheryl, insomma lui era il mio migliore amico, è stato il primo a capire i miei sentimenti per sua sorella e poi era una persona fantastica.
<<Amore, mi aiuti o no?>> urlò Cheryl dal piano di sotto facendomi tornare alla realtà.
<<Arrivo, arrivo.>> dissi e mi alzai dal mio amato <<A dopo piccolo.>> sussurrai al letto. No aspetta, AL LETTO?!?! Mi sono davvero ridotta a parlare con un letto? Wow, vivere a Riverdale fa strani effetti, soprattutto in una settimana piena di casini e problemi come quella che abbiamo appena dovuto affrontare.
<<Ce ne hai messo di tempo eh.>> affermò ridendo la rossa, aveva appena iniziato a cucinare qualcosa ed era già piena di farina in faccia. Presi velocemente il mio telefono e le scattai una foto <<Cancellala.>>
<<Cher, sei davvero perfetta.>> dissi sorridendo mentre alternavo lo sguardo fra lei e la foto.
<<Ti ho detto di cancellarla però.>> continuò Cheryl.
<<Che se no? Che mi fai?>> chiesi in segno di sfida. Lei mi guardò sorpresa.
<<Vuoi sapere davvero cosa ti succederà?>> mi domandò, io annuii. Cheryl prese un pugno di farina e me lo lanciò addosso sporcandomi tutta.
<<CHERYLLLL!!!>> urlai <<L'hai voluto tu.>> dissi poi prendendo anch'io un pò di farina e facendo esattamente quello che lei ha fatto a me.
<<T/NNN!!! I CAPELLI!!!>> gridò la rossa. Subito dopo iniziò a rincorrermi per il soggiorno di casa sua.
<<Non mi prenderai rossa, oppure ora dovrei chiamarti bianca?>> dissi ironicamente ridendo a squarciagola. Per mia grande sfortuna, Cheryl mi prese e mi buttò sul divano mettendosi a cavalcioni su di me e bloccandomi i polsi sopra la testa con una mano sola, così da avere l'altra libera per torturarmi <<Che vuoi farmi?>> chiesi sussultando leggermente.
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Quei 6 Di Riverdale
FanfictionBetty, Jughead, Archie, Veronica, Cheryl e t/n sono il solito gruppo di ragazzi che vivono in una normale cittadina chiamata "Riverdale". Ok no, parliamoci chiaro, Riverdale non è una normale cittadina e il loro gruppo non è uno dei tanti che ci so...