Capitolo 17

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Mi svegliai poco dopo, ero di spalle alla mia ragazza, mi girai e quello che vidi era a dir poco splendido: Cheryl stava ancora dormendo, aveva i capelli scompigliati, il trucco colato e un po' di bava sulla bocca. Sorrisi per poi farle una foto, lasciarle un bacio sulla fronte, prendere la mia felpa e uscire dalla stanza.

<<Ragazzi? Siete ancora qui?>> dissi sorpresa vedendo Ronnie e Archie ancora seduti sulle sedie.

<<Ovvio sorellina, a dir di più abbiamo anche chiamato Betty e Jug. Arriveranno il prima possibile. Cheryl come sta?>> mi chiese Veronica alla fine.

<<Bene, sta dormendo.>>

Sorrisi ripensando a Cheryl per poi andare nel bar dell'ospedale. C'era davvero molta gente ma in particolare notai una ragazza, si bella lo ammetto ma mai quanto Cheryl, che mi fissava. Mi misi in fila e quella misteriosa ragazza mi seguii. Non l'avevo mai vista ma aveva di sicuro la mia età. Forse si era appena trasferita. Oppure era solo di passaggio.

<<Eii ciao>> mi disse provando ad aprire la conversazione con me.

<<Ciao>> dissi io fredda e abbastanza distaccata.

<<So che può sembrarti strano, ma voglio solo fare amicizia. Sai, sono nuova qui, lunedì inizio anche ad andare alla Riverdale High, terzo anno.>> mi confessò.

<<Oh tranquilla, anch'io faccio il terzo anno alla Riverdale High, piacere io sono t/n>> dissi provando a fare amicizia.

<<Piacere t/n, io sono Eve.>> disse porgendomi la mano. <<Che ci fai tu qui in ospedale?>>

<<Sono qui per la mia ragazza.>> le confessai.

<<Oddio le è successo qualcosa di grave?>> mi chiese preoccupandosi.

<<No, in fondo no.>> Non volevo dire ad una perfetta sconosciuta che qualcuno aveva ferito la mia ragazza.

<<Tu che ci fai qui?>> le chiesi per non parlare di Cheryl.

<<Devo fare dei controlli.>> disse facendo spallucce. Continuammo a stare in fila e a ordinare scambiandoci qualche chiacchiera.

<<Ei Eve, io vado. Ci sentiamo.>> le dissi. Avevo una voglia di vedere Cheryl assurda, mi mancava la mia ragazza dai capelli rossi e poi dovevo sapere cosa le fosse realmente successo.

<<Va bene, spero di vederti a scuola lunedì.>> mi disse per poi abbracciarmi. Io ricambiai anche se ero molto distaccata rispetto a lei. Corsi subito dopo nella stanza di Cheryl e notai dal finestrino della porta che si era svegliata e che il dottore le stava facendo dei controlli generali. Quando lui uscì io entrai.

<<Amoree, come stai?>> le chiesi abbracciandola.

<<Bene credo, domani posso tornare a casa.>> Cheryl si stava riprendendo molto bene. Era meno stanca e aveva meno dolore. <<T/n.>> disse poco dopo con la voce tremante.

<<Ei amore dimmi.>>

<<Mia mamma, è stata lei.>> mi confessò lasciandomi a bocca aperta. <<Mi è venuta a prendere prima da scuola, mi ha portata a casa e ha iniziato a parlare di noi due. Io sono stata sulle difensive mentre lei mi dava spintoni e mi faceva sbattere contro i mobili.>>

<<Questo spiega i lividi alle gambe.>> dissi interrompendola.

<<Si. Poi però mi ha sbattuta al muro, ha preso un coltello e mi ha detto "se non lasci quella sporca Lodge e non ritorni a frequentare i ragazzi ti giuro che ti ammazzo".>> confessò la rossa tutto d'un fiato e scoppiando a piangere.

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