Capitolo 16

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TW: aghi e sangue

Mi svegliai dopo due ore sentendo Veronica al telefono. Mi alzai di scatto appena ricordai cosa fosse successo e corsi da mia sorella.

<<Ronnie quindi?>> le chiesi molto preoccupata.

<<Allora, Archie e Betty non l'hanno trovata, Jug e i Serpents sono alla ricerca.>>

<<Ora basta!>> dissi con un tono fermo <<Vado a cercarla io!>>

Ronnie annuì per poi chiamare qualcun'altro, io andai in camera mia e preparai uno zaino con tutto l'occorrente in caso avessi trovato Cheryl: dell'acqua, del cibo, delle felpe, delle bende, delle garze, dei cerotti, dei pacchi di fazzoletti e del disinfettante. Subito dopo iniziai la mia ricerca e il primo posto che mi venne in mente per cercarla fu lo Sweater Water River. Arrivai a quel fiume in poco tempo e cominciai ad urlare.

<<CHERYL, CHERYL, SEI QUI?!?!>> nessuna risposta. Gridai il suo nome un altro paio di volte per poi sedermi su un masso e scoppiare a piangere. Pensai a dove poter andare e cosa le sarebbe potuto succedere fin quando, fra un singhiozzo e l'altro, sentii qualcuno ansimare per il dolore mentre piangeva. Mi girai di scatto.

<<Cheryl?>>

<<T/n?>>

<<Ch-Cheryl?>>

<<Si t/n, sono io idiota, aiutami.>>

<<ODDIO CHERYL.>>

Corsi verso di lei e la feci sedere. Notai che aveva la maglia molto sporca di sangue e qualche livido sulle gambe.

<<Cher posso?>> le chiesi indicandole la maglia.

<<Si ti prego. Fa un male cane.>> rispose lei mentre si stringeva i pugni per il dolore. Le tolsi lentamente la maglia e notai una ferita non molto profonda ma apparentemente dolorosa sull'addome che continuava a sanguinare. Aprii velocemente il mio zaino e presi garze, bende, e disinfettante. Iniziai pulendo la ferita dal sangue per poi disinfettarla.

<<Cher, questo farà un male atroce.>> le confessai. La rossa mi guardò con uno sguardo pieno di dolore e sofferenza per poi parlare.

<<Fallo t/n!>>

La guardai, afferrai la sua mano e iniziai il mio lavoro. Cheryl urlò molto forte al tocco del disinfettante con la ferita, strinse la mia mano sempre di più e cominciò a piangere. Appena finii gliela bendai subito, presi una felpa e gliela misi e poi la feci sdraiare su di me. Cominciai a farle i grattini per tranquillizzarla.

<<Amore.>> disse lei ad un tratto.

<<Eii dimmi.>>

<<Ho paura.>> disse lei sollevandosi leggermente e facendo qualche gemito sempre per il dolore.

<<Amore sta giù.>> continuai io facendola risdraiare <<Di cosa hai paura?>>

<<Che mi possa fare ancora del male...>> dichiarò la rossa iniziando a piangere.

<<Eii chiunque ti abbia fatto del male non lo farà più. Chiamo Veronica così ci vengono a prendere, poi a casa mi spieghi tutto.>>

Afferrai il mio telefono e chiamai mia sorella.

*al telefono

<<T/n novità?>>

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