Capitolo 12

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Il giorno dopo la prima a svegliarsi fui io: mi alzai dal letto e mi inizia a prepararmi facendo molto piano per non svegliare Cheryl visto che era molto presto. Mi lavai, preparai il mio zaino e quello della mia ragazza e infine la colazione. Quando tutto fu pronto andai in camera della rossa per svegliarla.

<<Buongiorno amore mio.>> le dissi iniziandole a riempire la faccia di baci.

<<Eii t/n, buongiorno.>> mi rispose lei prendendomi il viso e baciandomi <<Ricordo di essermi addormentata in macchina. Mi ci hai portata tu sul mio letto?>> mi chiese successivamente.

<<Certo, mi ha aiutata tua cugina, secondo te ti lasciavo dormire in macchina?>> 

<<No, ovvio, ma me l'hai messo tu il pigiama?>> mi domandò poi mettendo su un'espressione imbarazzata.

<<Si, ma tranquilla Cher, prima ti ho messo la maglia del pigiama e dopo ti ho tolto il reggiseno.>> le dissi per farla sentire meno a disagio <<Non mi permetterei mai di guardarti nuda senza il tuo consenso.>> continuai per rassicurarla.

<<Ah, grazie t/n. Ora se non ti dispiace vado a vestirmi.>> disse lei prendendo dei vestiti e andando verso il bagno.

Mentre lei si lavava e si vestiva, io andai in cucina per mettere i waffle nei piatti e servili alla mia fidanzata. Poco dopo Cheryl arrivò. Era perfetta. Come sempre d'altronde.

<<Ti ho preparato la colazione.>> le dissi. Lei si avvicinò, mi baciò e si seddete gustando ciò che avevo preparato.

<<Wow, non sapevo sapessi cucinare.>> disse la rossa con un tono sarcastico.

<<Ti sembro una che non sa cucinare?!?!>> ribattei io facendo la finta arrabbiata.

<<In realtà si.>> continuò la rossa sempre più sarcastica e trattenendo un sorriso. 

<<Ah si?>> mi alzai e mi avvicinai a lei iniziandole a fare il solletico <<Dai, ammettilo che so cucinare. Ammettilo Cheryl.>> lei scoppiò a ridere e provava in tutti i modi a farmi smettere.

<<Si, si sai cucinare.>> disse la rossa continuando a ridere per poi riuscire a bloccarmi dai polsi. Mi spinse più vicina a sè e mi baciò.

<<Ti amo t/n, ma ora dobbiamo andare a scuola.>> continuò alzandosi e prendendo sia le sue che le mie cose, io sorrisi e la seguii.

Salimmo in macchina, io cercavo qualche canzone bella nelle varie radio mentre lei ne canticchiava alcune fino a quando non fece il suo solito, amato, gesto: mise la sua mano sulla mia coscia. Questa volta però non era una semplice presa, ma un palpeggiamento vero e proprio. Io non sapevo che fare, provavo a trattenermi in tutti modi, ma un gemito mi scappò. Vidi Cheryl sorride soddisfatta e compiaciuta mentre parcheggiava l'auto.

<<Ti ecciti veramente con poco eh?>> chiese la rossa prima di aprire lo sportello.

<<Non sono eccitata.>> dissi io, mentendo.

<<Siamo sicure? Secondo me le tue mutande dicono il contrario.>> continuò Cheryl provocandomi e mordendosi il labbro.

<<Cheryl!!! Siamo a scuola ti prego non provocarmi.>> le dissi io ormai fuori controllo.

<<Va bene, andiamo allora.>>

Non so come, ma sembrava che io e Cheryl stessimo insieme da una vita. La nostra relazione era sempre stata uno dei miei più grandi film mentali. Le conversazioni, i gesti... Tutto. Avevo sempre immaginato di vivere una vita con Cheryl come fidanzata e ora che si era avverato tutto ciò non riuscivo nemmeno a crederci. Eravamo io e lei, davanti la scuola, non sapevo se potessi o meno darle la mano. Decisi di non farlo anche perché se gliel'avessi data e lei non avrebbe voluto ancora ufficializzare la cosa mi avrebbe urlata contro e io questo lo detestavo. Cheryl si fermò a parlare con delle Vixens e mi fece segno di iniziare ad entrare, io lo feci e poco dopo, quando ormai ero nei corridoi della scuola, Cheryl mi raggiunse e mi afferrò la mano stringendola. Io sorrisi e insieme andammo in classe.

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