Capitolo: 1 - Imprevisti

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-che stupendo risveglio qui con te, Blitzy~

sorride, Stolas, con la voce ancora impastata dal sonno, l'Imp lo guarda, voleva lasciar trasparire la sua solita freddezza, tipica della fine di una loro nottata di passione, ma questa volta si era concesso di lasciarsi andare ad un leggero sorriso, salutandolo con un piccolo sospiro, quasi nella sua testa fosse un giorno migliore.

-oh, ma che sorpresa vedere quel sorriso, è insolito da parte tua. -

Il demone scuote subito la testa, tornando al suo sguardo normale

-infatti non stavo sorridendo! -

Il gufo rimase a guardarlo, mentre si tirava su a sedere appoggiandosi alla spalliera del letto

-come vuoi... -

stava per dire qualcosa mentre iniziava a sentire rumori che non gli piacevano

-Blitzy... credo stia tornando Stella... -

L'Imp si era acceso una sigaretta

-mh? Di già? Di solito non arriva più tardi? -

Il gufo si concede di passarsi una mano tra le piume del collo

-evidentemente oggi ha finito prima... ah... devo lasciarti andare.. e anche in fretta. -

Non dice altro, si alza dal letto mettendosi addosso la vestaglia, prendendo il Grimorio

-tieni... ecco...poi ci accordiamo sulla prossima volta... -

Sembrava triste dal tono e da quello che doveva fare, cosa che non sembrava importare al demone, infatti, come gli viene detto prende il libro e scappa via da una zona sul retro del palazzo, in modo da non farsi vedere in caso Stella fosse più vicina di quanto il demone gufo potesse pensare.


Stolas rimase seduto tra le coperte, guardando ancora la porta della sua stanza rimasta aperta e la sigaretta dell'Imp lasciata a metà nel posacenere sul comodino. La prese e iniziò ad aspirare quel fumo, che prima di incontrare Blitz non si sarebbe mai sognato nemmeno di provare. Chiuse gli occhi, aspirando con calma e concentrandosi solo sul sapore particolare di quella sigaretta, sputa fuori il fumo, creando una nuvoletta che si dissolve subito. Guardava fuori dalla finestra nel mentre, aspettando che succedesse qualcosa. Non dovette aspettare molto. Diede una pulita sommaria alle piume perse nel letto, lasciandolo sfatto come se ci avesse dormito, cambiò le federe del cuscino. Lo avrebbe fatto fare ai servi se si fosse fidato abbastanza. Non aveva ancora finito di fumare quella sigaretta, quando Stella entrò in camera, ritrovandolo seduto sul letto. Da subito sembrava felice di vederlo li, ma la cosa si rivoltò immediatamente, appena notò la sigaretta, sicuramente più diffusa tra gli Imp che nella nobiltà infernale. Iniziò ad urlargli contro, come suo solito, chiedendogli, in modo retorico se fosse di nuovo andato a letto con un Imp. In tutta risposta Stolas rimase seduto sul bordo del letto, pochi vestiti addosso, le gambe accavallate, aspira un po' di fumo, lasciandolo poi uscire con calma

-Su! Come ti difendi ora?! -

Aveva concluso Stella, facendolo trasalire dal suo stato di quasi incoscienza. Guardò ancora la sigaretta, fece l'ultimo tiro per poi spegnerla, sospirò

-perchè dovrei difendermi se continui comunque ad attaccarmi? Non ne ho bisogno... -

Stella a quella frase si allontana furiosa. Stolas lascia la sigaretta nel portacenere. Si passa una mano sugli occhi, permettendo le lacrime di rigargli il volto. Senza però fare rumore. Lo aveva fatto altre volte. Altre volte si era permesso di piangere quando nessuno lo vedeva. Sospirò, andando poi via da quella stanza e tornando a fare altro, in modo da non destare troppi sospetti.

S.A. StolasxBlitz: Oltre le apparenzeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora