Quando si svegliò, la mattina dopo quella nottata, aveva ancora quella lieve sensazione di mal di testa e di fastidio dovuto all'alcool bevuto la sera prima. Cerca di riprendersi facendo colazione, andò nella stanza di Loona, svegliandola, per quanto lei non fosse affatto felice di questo. Gli ringhiò solo contro, non fece nulla di che. Fatta la colazione andarono poi in ufficio, dove Blitz cercò in tutti i modi di dare l'impressione che fosse il solito e che tutto andasse bene. Sembrò riuscirci, infatti la giornata iniziò come al solito.
***
Al palazzo dell'Ars Goetia la situazione invece non era migliorata di una virgola. Le urla di Stella si sentivano ovunque e Stolas non riusciva più a sopportarle. Infatti appena lei va via cerca di scappare, trovando la figlia nei corridoi
-Octavia...? credevo fossi in camera tua..
la ragazza aveva le cuffie con la musica alta, il gufo sospira, provando a sfiorarle una spalla
-Via..?
lei si volta, toglie le cuffie
-si papà? Hai finito di urlare con la mamma?
A quelle parole Stolas non potè che sospirare, si sforzò di sorridere e annuire, senza riuscire a dire altro. Octavia prendendolo come un si, si allontana, sembrava appena più felice, torna a fare le sue cose, ovvero vagare nel castello e cercare qualcosa che in 16 anni ancora non aveva visto.
Il demone gufo decide di andare a farsi un bagno cercando di rilassarsi, mancava ancora una giornata all'incontro con Blitz e già voleva anticiparlo. Immerso nell'acqua calda prova a rilassarsi, ritrovandosi a provare a chiamarlo al telefono. Si ferma poco prima di comporre l'ultima cifra del suo numero, immergendosi nuovamente nella vasca, lasciandosi coccolare dall'acqua calda, quando esce trova nel salotto la figlia
-Via? Che ne dici di fare qualcosa di divertente insieme?
Lei alza la testa dal telefono, si toglie le cuffiette
-ad esempio? -
-oh beh ecco.. quello che vuoi.. -
Octavia guarda l'ora, si volta nuovamente verso il padre
-ordiniamo la cena? Cibo cinese? -
Ride lei, ricordando che ogni tanto il padre le apriva dei portali e prendeva le cose da mangiare dal mondo umano. A quella richiesta non può che accettare, sorride e la accontenta, prendendo la cena. Solo quando iniziano a mangiare, seduti al tavolo, inizia a pensare a quanto tempo fosse stato immerso in quella vasca di acqua calda e bagnoschiuma.
È la figlia a farlo riprendere, ricordandogli che il piatto di spaghetti gli si stava freddando davanti. Passarono una serata calma, senza grida e senza urli, Octavia aveva abbandonato le cuffie ed il telefono.
-papà? -
Lui le sorride dolcemente
-si Via? -
-ma... la mamma mi vuole bene? -
Una domanda che Stolas non si sarebbe mai aspettato. Scuote appena la testa, perplesso
-per quale motivo dici questo? -
Lei sospira, mettendo in bocca una forchettata di spaghetti come a dirgli che non voleva dire altro, ma il padre non continua la sua frase, aspetta una risposta. Finisce di mangiare
-è che... anche se non sento le urla.. una volta ho sentito... stava parlando con qualcuno.. diceva che non gli importava niente di come sarebbero andate le cose per me, diceva... di volerti solo uccidere... e basta. -
STAI LEGGENDO
S.A. StolasxBlitz: Oltre le apparenze
Storie d'amoreStolas x Blitz Per quanto Blitz cerchi di nasconderlo è innegabile che prova qualcosa per Stolas. Peccato che tra loro ci siano molti più guai di quelli che si possa pensare. (saranno presenti situazioni e scene +18, saranno segnalate nel titolo del...