Capitolo: 26 - L'aria della sera (+18)

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Il film era finito da poco, c'erano ancora i titoli di coda, Blitz accarezza la spalla a Stolas

-Ehy, dobbiamo andare... -

Lo aveva bisbigliato, accarezzandogli la guancia. Il gufo si alza, si strofina gli occhi per cercare di togliere tutti i residui delle lacrime, alzandosi e uscendo con lui dalla sala. Blitz guarda poi il telefono, c'era un messaggio di Loona in cui diceva che erano tornate a casa e che loro potevano stare tranquilli a rilassarsi. L'Imp sospira, spegnendo il telefono

-Beh, abbiamo del tempo per noi... passeggiata? -

-Passeggiata! -

**

Quelle parole erano volate via con il vento che si era alzato da poco, si erano intrufolati in una stradina secondaria, Blitz aveva tutte le intenzioni di sfruttare al meglio quella forma umana. Teneva in braccio Stolas, facendogli appoggiare la schiena al muro, muovendosi con foga. Avevano impiegato talmente poco a ritrovarsi in quella situazione che nemmeno si erano presi la briga di tornare normali.

-Oh si Blitzy!~ -

La voce del gufo in quel momento era davvero appagante per l'Imp, quei versi lo spronavano a muoversi più velocemente, tenendolo contro il muro, ansimando un po' per la fatica e un po' per il piacere che stava provando. Stolas aveva notato che stava iniziando a rallentare e sembrava stancarsi, Blitz infatti dopo poco lo lascia andare, allontanandosi un po' da lui

-Girati~ -

Glielo aveva detto con il tono da ordine, non che il gufo volesse opporre resistenza, ma sentirsi parlare in quel modo lo eccitava da morire

-Subito Blitzy~ -

Nemmeno il tempo di voltarsi che l'Imp lo prende per la coda, tirandolo di nuovo contro di sé e ricominciando a muoversi rapidamente. Con una mano gli stringeva la coda, l'altra gliela stringeva intorno al collo, continuava a fare affondi sempre più intensi, veloci, ignorando le piume che ormai volavano tutte intorno a loro. Blitz doveva spesso staccare la mano e scuoterla per togliere tutte le piume, continua a muoversi rapidamente, mentre sente i gemiti di Stolas che lentamente diventano sempre più forti, fino a sentirlo quasi gridare, fa un ultimo affondo, spingendosi contro di lui bloccandolo totalmente al muro, prontamente gli aveva messo la mano sulla bocca mentre lo sentiva venire, poco prima di lui. Riprende fiato con calma, lasciandosi cadere sulla schiena del gufo. Non avevano parole in quel momento, solo i loro respiri coordinati, gli occhi socchiusi. Blitz si alza, allontanandosi nuovamente da Stolas e tirandosi su i pantaloni

-Mmh... Questa esperienza ancora mi mancava~ -

Si riprende con calma, il gufo si alza di conseguenza, mugola appena

-Credo.. che in parte abbiamo fatto male a stare qui... -

Bisbiglia, notando il suo sguardo perplesso gli fa notare i graffi lasciati dai mattoni e dalla sabbia sull'asfalto, mugola un po', leggermente dolorante. Blitz sospira, gli prende la mano, accarezzandogli con le dita dal polso al palmo

-Apri il portale e vediamo di tornare a casa, così ti sistemo un po'! -

Ride, anche se un po' dispiaciuto, dandogli un leggero bacio sulle ferite, Stolas arrossisce e lo lascia fare, apre poi il portale, l'Imp lo prende in braccio

-Ah! Blitzy! -

-è solo perchè hai anche le ginocchia ferite. -

Rientrano, lo lascia sul letto e si allontana, torna poco dopo con disinfettante e acqua, iniziando a curargli le ginocchia, poi passa alle mani e le braccia, il tutto fatto con una delicatezza che faceva intendere quanto bene gli volesse, accarezzando quelle ferite e baciandolo per distrarlo dal dolore del disinfettante

-Bene, dovrei aver finito. -

Lo vede mugolare, come se non volesse dirgli qualcosa

-Aspetta, perchè quella faccia? Non ho finito, vero? -

Stolas nega, voltandosi di spalle e indicando la sua schiena, aveva anche li dei graffi, per quanto al muro ci era appoggiato con la maglietta questa non aveva protetto molto. Blitz sospira, lo abbraccia alle spalle senza attaccarsi alle ferite, gli bacia lentamente la schiena, scendendo sulla metà. Prende prima il panno bagnato e lo pulisce un po', usando poi il disinfettante, anche questa volta lo abbraccia e lo bacia sulla schiena, accarezzandogli il petto con la mano libera per distrarlo da quel dolore fastidioso. Quando ha finito gli mette le bende anche li, accarezzandolo dolcemente

-Ecco fatto, ora non c'è più nulla, vero? -

Stolas lo bacia, parecchio felice di ricevere quelle attenzioni, si lascia poi coccolare, restando a chiacchierare con lui dopo essersi cambiati, fino ad addormentarsi.


**


Dove erano stati loro c'era anche qualcun altro, un umano, o questo era quello che sembrava. prende una delle piume, stringendola tra le mani

-Quindi sei già tornato all'Inferno.. Blitz... -

Bisbiglia, alzandosi e tornando all'inferno, sapeva che adesso doveva solo aspettare, sicuramente era con Stolas e non poteva rischiare. Appena rientra a casa sente quella strana sensazione, la sensazione che lei avrebbe chiamato, come chiamava tutti i giorni da quando aveva iniziato quel lavoro. Infatti non ebbe nemmeno il tempo di andare a farsi la doccia che il telefono iniziò a suonare. sospirò, non poteva che rispondere, altrimenti avrebbe sentito solo ed esclusivamente le urla la volta dopo. Tira fuori un braccio dalla doccia, asciugandosi la mano e rispondendo

-Si? -

-Lo hai preso? -

-Non ancora, sono sempre insieme, non posso colpirlo. -

-Che cosa?! Ancora?! -

Lui aveva allontanato il telefono dall'orecchio per evitare che gli facesse male, si sentiva perfettamente anche a distanza.

-Non possono essere sempre insieme! Sicuramente ci sarà un momento della giornata in cui stanno separati! -

L'assassino sbuffa, avvicinando il telefono alla bocca per parlare

-Si, quando vanno al cesso, ma primo: sono comunque sempre nello stesso posto; e secondo: non ammazzo nessuno mentre sta sul gabinetto. -

In risposta riceve un urlo infastidito, per poi sentire anche le altre parole

-Va bene, fai come ti pare, ma lo voglio morto. Non me ne frega un cazzo del resto, ammazzalo, in qualsiasi modo. Piuttosto ti aumento lo stipendio del doppio! -

L'assassino ringhia infastidito

-Non è che se mi dai più soldi magicamente diventa un compito più facile eh! -

-Non mi interessa! Hai una settimana per ammazzarlo, poi sei licenziato, capito?! -

L'Imp sbuffa nervoso

-Va bene, va bene, allora lo faccio fuori entro questa settimana... -

-Sarà melgio. -

è così che chiude la chiamata Stella. L'Imp sbuffa, tornando a fare la doccia, stava seriamente meditando di licenziarsi e fregarsene dei soldi, anche se era veramente una somma che gli avrebbe permesso di sistemarsi come si deve. Finisce la doccia e cerca di rilassarsi e pensare a come ucciderlo, l'unica cosa che gli sarebbe servita in quel momento era una gigantesca botta di culo, altrimenti non sarebbe mai riuscito a vederli separati.

Va a letto, sperando in bene per i giorni successivi.


S.A.

(E mo vediamo se questa è la volta buona! sto avendo qualche problemino con Wattpad, ma probabilmente sono cose temporanee. Ho impiegato più tempo del solito a scrivere questo capitolo perchè ho rifatto la scena iniziale tre volte!

avrei anche bisogno di un aiuto per il nome del nuovo Imp, qualche idea?)

S.A. StolasxBlitz: Oltre le apparenzeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora