Capitolo: 16 - Troppi divieti

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Per tutti inizia una nuova vita. La situazione sembra calma e felice, Loona e Octavia diventano ottime amiche, passano le giornate a parlare di musica metal, ragazzi e in parte tirare delle frecciatine ai rispettivi padri. Blitz era tornato a lavoro ovviamente, ora che viveva nel palazzo di Stolas andava a lavoro semplicemente con un portale, insieme anche alla figlia adottiva che si era rilassata molto. Moxxie e Millie vengono messi al corrente della situazione il giorno del rientro, in cui il capo chiama tutti in ufficio e non hanno nessuna reazione strana, a parte Moxxie che, pur non mostrandolo, salta di gioia per non avere il capo tra i piedi nella sua vita privata, o comunque era meno del solito.

Tutto sembra andare per il meglio, nessuno che disturba, nessuno che minaccia di ucciderli. Loona e Octavia in un pomeriggio sono tra loro. Comode sul letto della stanza della lupa e chiacchierano. Tutto sembra calmo, le due stavano guardando un po' di cose che succedevano sia all'inferno che nel mondo umano. Scoprono che ci sarebbe stato un concerto del loro gruppo preferito, ma si soffermano su un dettaglio.

-Ah, Blitz non mi lascerà sicuramente andare nel mondo umano. Scherziamo? -

Octavia annuisce pensando, intanto che continua a scrollare le foto del concerto

-Si, su questo hai ragione... anche mio padre farebbe storie. -

Sposta il pollice su e giù sullo schermo del telefono, per poi avere un'idea

-Ma se non lo dicessimo? -

-Intendi scappare? -

-Non proprio, che se scappo mio padre andrebbe subito a pensare che mi abbiano rapida e mobiliterebbe tutti i demoni maggiori dell'inferno pur di trovarmi. gli diciamo che andiamo ad un concerto qui all'inferno e poi andiamo via, che problema c'è? -

Loona subito sorride, ma poi il suo volto torna annoiato. Sbuffa, appoggiandosi con la schiena al muro, porta una gamba al petto e ci appoggia sopra il braccio, coprendosi la bocca con la mano.

-Se inventi questa scusa per tuo padre non posso fingere di scappare... -

Octavia resta perplessa, ci pensa su un momento, fino a che gli viene spontanea una domanda.

-In che senso scusa? Possiamo entrambe dire che andiamo ad una festa qui all'inferno e poi andiamo via? -

-Seh, magari fosse così facile, Blitz mi dirà sicuramente di no. -

-Come? Ma hai 18 anni già, non dovrebbe dare problemi... in realtà non dovresti nemmeno aver bisogno di chiederglielo! -

Loona sembrava un po' irritata da quella faccenda, guarda l'amica

-Mi vuoi dire che tuo padre ti lascerebbe? -

-Certo, vuoi vedere? -

Loona ride, pensava lo stesse facendo apposta.

-Si che voglio vedere! -

-Bene, allora andiamo e chiediamolo insieme e ti farò vedere che non fa storie. -

Finita la frase si alzano, escono dalla camera e raggiungono i rispettivi padri, entrambi nella stessa stanza, chiedono entrambe di poter andare ad un concerto negli inferi, rimangono stranite quando vedono effettivamente la reazione dei due. Stolas aveva semplicemente annuito, ricordandole di fare attenzione e chiamarlo spesso. Blitz al contrario era esploso, vietando immediatamente quell'uscita.

-Hai visto? ti avevo detto che avrebbe reagito così. -

Sospira incrociando le braccia. L'Imp intanto era rimasto stupito dalla situazione, guarda il proprio fidanzato scuotendo la testa.

S.A. StolasxBlitz: Oltre le apparenzeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora