Capitolo: 7 - sta succedendo davvero?

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Durante la giornata Blitz restava rinchiuso nel suo ufficio. Moxxie e Millie erano straniti da quel suo comportamento. Erano andati a bussare alla sua porta più volte, non avevano ricevuto risposte, oppure gli era semplicemente stato detto di "tornare a lavoro", seppure lavoro non ce ne fosse in quel momento. Avevano anche provato ad aprire la porta della stanza, ma con scarsi risultati. Quando i due tornano nella stanza accanto, Loona spia dalla serratura. Blitz era esausto. Sembrava sonnecchiare sulla scrivania, anche se lo aveva visto svegliarsi di soprassalto, filma la scena, per quanto poteva, notando che al risveglio l'Imp sembrava cercare qualcuno. Decide di indagare. Intanto ascolta cosa succede nell'ufficio del padre. Poteva sentirlo a distanza senza alcun problema. Sentiva come, pur non volendo, finiva per addormentarsi con la testa sulla scrivania, svegliandosi di soprassalto, iniziando un nome ma bloccandolo dopo poche lettere. Ci aveva messo un istante a capire che si trattava di Stolas. Ad una certa ora esce dall'ufficio, molla tutto e sembra voler andare a fare una passeggiata, Loona però non si fidava. Guarda Moxxie e Millie, dicendogli di chiudere tutto e andare a casa. Doveva seguirlo, giusto per vedere che non facesse cazzate. Nella sua testa si stava chiedendo da quanto gli importasse così tanto di Blitz, non trovando risposta. Non si fa notare, controlla solo che non si cacci in guai più grandi di quelli che poteva reggere in quello stato.


**


Stolas era ancora nella sua vasca da bagno, si stava rilassando, o quantomeno ci stava provando, senza riuscirci. Al posto di rilassarsi a scoppiare bolle si alza, non ce la faceva, esce da quella vasca d'acqua ancora bollente, si scuote leggermente lasciando a terra un lago d'acqua, si asciuga, prendendo l'asciugamano dalle mani di uno degli Imp servitori, questo nota il cambiamento del gufo, prova a chiedergli qualcosa, senza successo, ritrovandosi il principe che gli lancia contro un grido abbastanza forte da farlo sobbalzare indietro, aveva gli occhi rossi, quando tornano normali fa un leggero balzo all'indietro, si tiene le testa scuotendola appena

-Oh no-

Va verso l'Imp, correndo e abbassandosi di fronte a lui

-Mizar, stai bene?

Il servo annuisce, si tira su mugolando e massaggiandosi la testa

-Uh... si, signore... non si preoccupi..

si rialza, aiutato da Stolas, cosa che lo fa arrossire e imbarazzare non poco

-Non c'è bisogno di imbarazzarsi... è colpa mia se hai battuto.. vai in infermeria e prenditi un paio di giorni di pausa...

l'Imp non capiva il motivo di quella gentilezza, anche se Stolas comunque lo era sempre stato, ma fa come dice, lasciandosi mettere il ghiaccio e tutto il resto.

Stolas intanto era andato ad asciugarsi per bene, sbuffando un po'. Si veste rapidamente, per quanto non volesse, li aveva sempre odiati quegli abiti. Torna a camminare per il castello,  si teneva le braccia al petto, nervoso per il suo non stare bene, geme tra se. Sentiva quella terribile sensazione salirgli in gola di nuovo, si porta una mano al collo, si guarda intorno, non riusciva a respirare, doveva uscire da quel posto, immediatamente. Apre un balcone, il primo che trova, apre le braccia, tramutandole in ali, vola via. Si ferma poco lontano riprendendo fiato. Si appoggia al muro lasciandosi cadere, si lascia andare ad un pianto silenzioso, non c'era nessuno intorno che potesse vederlo, ma non voleva rischiare di essere sentito. Passato qualche minuto decide di rialzarsi, si incammina cercando di respirare. Voleva rilassarsi, o quantomeno provarci. Peccato che in tutto quel caos avesse scordato di essere solo. Non troppo lontano da lui infatti, una manciata di Imp lo aveva adocchiato. Gli sarebbe bastato poco per voltarsi e tramutarli in pietra, o scaraventarli dall'altra parte della strada. Se solo non fosse stato con la testa totalmente tra le nuvole e le forze sotto zero. Quando si rende conto di essere stato assaltato da uno di quegli Imp aveva già respirato troppo cloroformio per avere ancora le forze di staccarsi. Cade a terra inerme, bisbigliando solamente quel nome, che continuava a tornargli in testa

S.A. StolasxBlitz: Oltre le apparenzeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora