Capitolo: 12 - Furia cieca

1.4K 74 77
                                    


Stolas aveva aperto un portale appena dopo aver vestito Blitz, portava direttamente a casa sua, entra portando con se l'Imp senza dargli il tempo di comprendere la situazione, lo aveva lasciato poi sul divano andando verso la figlia

-Via! Che succede? -

Non le va a chiedere se "va tutto bene", si vede benissimo che qualcosa non va. Lei era appoggiata con la schiena al muro, in lacrime, le ginocchia al petto e la testa china appoggiata alle braccia.

-Papà.. -

Bisbiglia leggermente, Stolas era rimasto vicino a lei, le accarezza la testa

-Dimmi piccola... cosa è successo? Cos'è che ti fa stare così male? -

-Ho.. parlato con Mamma, era qui prima... e ora... -

-E ora..? -

-È andata via... ha detto che non tornerà a casa finchè non sarai morto.. però... -

Non riesce più a parlare, singhiozzando, sente le braccia del padre sfiorarla e si stringe a lui.

-Ti.. ha chiamato in modi orribili e... ha detto che i traditori devono morire... ha detto che avrebbe preferito non avere una famiglia e che io non fossi mai nata!-

Stolas le stava accarezzando la schiena ascoltando quelle parole, inizialmente era propenso a tranquillizzarla, non gli importava più che Stella lo chiamasse nei peggio modi, ormai gli scivolavano tutti addosso, non si era abituato, ma non ci faceva caso, non avrebbe però permesso a Stella di dire cose tanto orribili su di lei. Stringe la figlia tra le braccia.

-Via, sai dov'è andata? -

La figlia nega, totalmente sotto shock, Stolas annuisce, la prende in braccio e la porta sul divano, vicino a Blitz, che per qualche istante si concede un momento di tensione

-Stolas, ma che fai? -

Il gufo si stacca dalla figlia, la guarda, guarda Blitz

-Tienile compagnia. -

Il suo aspetto inizia a cambiare, diventando subito quello di un gufo completo.

-Torno tra pochissimo. -

Non permette a Blitz di concludere la frase, chiedendogli coda avesse intenzione di fare o altro, vola via dalla prima finestra che vede, concedendosi il grido degno di un demone furioso. Vola via rapidamente.


**


Blitz era rimasto solo, Octavia in lacrime vicino a se, non sapeva cosa fare, non ci era mai riuscito. Quella situazione lo stava mettendo alle strette. Non era mai riuscito a gestire Loona, ora si ritrovava a gestire Octavia. Non solo, lei era in lacrime, non sapeva se avrebbe dovuto parlare o solo calmarla, continuava a pensare freneticamente ad una soluzione mentre nella sua testa mille idee gli passavano davanti agli occhi. Voleva abbracciarla, ma aveva il terrore che lei l'avrebbe presa male, che avesse il classico pensiero che gli Imp erano inferiori e dovevano starle lontana e, essendo la figlia di Stolas, sicuramente una cosa del genere non gliel'avrebbe fatta passare e poteva ucciderlo in qualsiasi momento. Pensa di parlarle, ma cosa le avrebbe detto? "guarda che papà torna presto"? Sicuramente non era il momento migliore per frasi fatte e cazzate simili. Prova ad immaginare direstare semplicemente fermo immobile li, ma anche questa volta c'era un problema, non sopportava di vederla piangere. Resta qualche secondo così, poco dopo appoggia la mano alla spalla di Octavia, lei alza appena la testa.

-T-ti chiami Octavia...giusto? -

Sapeva il suo nome, anche se in realtà non si era mai veramente presentato a lei, anche solo quando l'avevano accompagnata a LooLoo Land. La ragazza annuisce, sia sciuga le lacrime.

S.A. StolasxBlitz: Oltre le apparenzeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora