Capitolo: 21 - Sensi di colpa (+18)

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Nella luce soffusa di quel locale si intravedono gli occhi rossi di Stolas, più luminosi del solito, la scena che si ritrova davanti è a dir poco tremenda.

Blitz. Vicino ad un demone sconosciuto. Troppo vicino per stare solo parlando. Le mani dell'Imp addosso a quel tizio, sicuramente non per picchiarlo

Dopo averlo visto non poteva restare lì impalato, per qualche secondo intorno a lui si forma l'aura demoniaca. Alle sue spalle iniziavano a comparire le piume nere, ma si ferma, guarda la situazione, per l'ultima volta, Blitz non si era accorto di lui. In tutta la sua compostezza regale si volta, facendo volare alcune piume dal mantello. era entrato nel locale di qualche metro, va via lentamente, con il vuoto nella testa ed il gelo nel cuore.

**

Blitz stava ancora parlando con quel tipo quando, durante una risata, qualcosa gli va in gola, tossisce, sputando una piuma, che poco prima gli era finita in gola, guarda la piuma, il tempo di collegarlo e alza la testa. Riesce a vedere solo un frammento del mantello del gufo attraversare la porta per poi andarsene. Il passo era lento, l'Imp scende dal tavolo pronto a correre per inseguirlo, ma viene preso al volo, quasi come un gatto, da uno dei presenti

-Ehy, dove pensi di andare Imp? -

ridacchia uno, portandolo di nuovo sul tavolo

-Tu ci devi qualcosa prima di andartene, o te lo sei scordato? -

-Si infatti, o ci paghi da bere o troveremo un altro modo per farti pagare! -

Erano in tre ad averlo bloccato, voleva andarsene ma per il momento non poteva, lo portano in una zona nascosta dietro al locale, lui fa in tempo solo a tendere la mano verso la porta prima di trovarsi totalmente nel buio della notte dell'inferno.

**

Stolas stava affrettando sempre di più il passo, non vedeva dove stava andando, non si stava nemmeno preoccupando di nascondere il suo aspetto. Dietro di lui ombre e piume nere gli facevano un po' da guardie del corpo e un po' andavano per fatti loro, si lascia portare dal passo veloce e dalle zampe artigliate, senza accorgersene era entrato in un altro locale, un po' più alla portata di tutti. Si siede ad un tavolo e ordina qualcosa di forte. Solo dopo che gli arriva la sua bibita si consente di alzare la testa, notando i ballerini sul palco. Beve con calma, accorgendosi del dettaglio che accomunava tutti

-Un dente d'oro... -

Guarda il drink incuriosito dal colore. dietro di lui si era avvicinato qualcuno, nel riflesso del bicchiere vede un paio di occhiali a forma di cuore ed un cappello a cilindro con una grande piuma da un lato. La figura gli appoggia le mani sulle spalle

-Ma guarda chi si vede... credevo sua maestà si fosse rintanato nel castello... -

Stolas beve qualche sorso di quel drink sospirando, cerca di non dargli peso

-So dove vuoi arrivare Valentino, non succederà di nuovo, non sono venuto qui per questo. -

Il demone falena si tira su sospirando, si stiracchia infastidito

-Capsico, quindi sei qui solo per goderti lo spettacolo dei miei dipendenti, e va bene, fa come vuoi, permettimi solo di portarti un altro cocktail. -

Il gufo alza gli occhi al cielo, finendo ciò che rimaneva nel bicchiere e guardando quello nuovo che gli veniva portato.

-Pff... quella falena ricorda i miei gusti... -

Aveva pensato di farsi vedere da Blitz provandoci con qualcuno

-Dopotutto sono capace anche io a flirtare... -

Guarda il bicchiere, il suo cocktail preferito: dolce, fruttato, talmente alcolico da fargli girare la testa immediatamente, ma mischiato a regola d'arte in modo da non far sentire il sapore pungente del liquore. Chiude gli occhi e ne prende un bel sorso, lasciando che quella sensazione bruciante gli scivolasse in gola, prende poi fiato, tornando a guardare i ballerini. Beve ancora, fino a finirlo. Nella sua testa torna quella voce, quella maledettissima voce.

S.A. StolasxBlitz: Oltre le apparenzeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora