Capitolo: 10 - Risvegli

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Loona era uscita dalla stanza, scrivendo ad Octavia e mandandogli anche la foto dei due, in modo da farla calmare, aveva funzionato, tutto era abbastanza tranquillo, decide di rilassarsi anche lei, dando uno sguardo che nessuno li avesse seguiti, erano tranquilli per il momento. Va poi incamera sua, scrive a Moxxie e Millie che per il momento non dovevano tornare in ufficio, li avrebbe avvisati il giorno prima di tornare a lavoro. Tutti e vanno a dormire, fino al mattino dopo, questa volta senza l'interruzione delle urla o dei pianti di Blitz.


Il mattino dopo la sveglia non è puntata per nessuno. È Blitz a svegliarsi per primo, tenendosi la testa, ricordando tutto ciò che era successo il giorno prima, guarda Stolas, sdraiato inerme accanto a lui, si trattiene dall'accarezzargli una guancia; la porta della stanza, chiusa, evidentemente Loona li aveva lasciati tranquilli. Si alza dal letto, apre la porta e da uno sguardo nella stanza della figlia adottiva, la vede ancora dormire tranquilla, quindi decide di chiudere la porta e non disturbarla. Va a farsi un caffè, cercando di riprendersi. Non sapeva se tornare in camera o meno, Stolas era pur sempre li da solo, chissà come avrebbe reagito a vedersi così. Era questo che era saltato nella testa di Blitz e lo aveva fatto desistere dall'uscire. Prende la tazza e torna in camera, mugugnando. Apre il balcone incamera sua, lasciando entrare aria. Accorgendosi solo in quel momento di aver fatto la cosa migliore e di riuscire a riprendere fiato. Non era tardi, al contrario era molto presto. Non ricordava quando era andato a dormire la sera prima, da uno sguardo al cellulare, notando che erano circa le 7 del mattino. Mette in carica il telefono, ovviamente non era stata sua priorità la sera prima. Lo lascia di fianco al letto sul comodino, torna sul balcone con la tazza di caffè. Sospira profondamente mentre resta appoggiato alla ringhiera, guardando giù. Era perso nei suoi pensieri, non sente il fruscio delle coperte dietro di se e i passi del principe. Si accorge di lui solo quando non riesce a vedere più nulla, per qualche istante si agita, appoggiando poi le mani su quelle di Stolas sembra calmarsi. Riprende fiato. Era immobile, appoggiato con la testa al corpo del gufo.

-Stai bene, Blitzy? -

Bisbiglia leggermente, avvicinandosi al suo orecchio. L'Imp si ritrova stranito da quella domanda

-Dovrei chiedertelo io...-

-Io sto bene, adesso. -

Segue qualche secondo di pausa, Stolas lascia andare le mani, liberando gli occhi all'amato.

-Hai una bella vista da qui... si vede tutta la città... -

Bisbiglia il gufo, appoggiandosi vicino a lui sulla ringhiera e guardando verso l'orizzonte.

-Si è.. una zona molto bella e comoda.. -

Non lo guarda, resta a fissare un punto lontano, senza nemmeno sapere lui quale

-Deduco che quella fosse la tua stanza... -

-Ah, beh si... non.. avevo pensato che effettivamente non avevi mai visto casa mia... -

Continuava a non guardarlo, come se guardandolo non sarebbe più riuscito a pensare a niente e controllare le sue azioni.

-è un bel posto. -

Blitz sbuffò una risata

-Mai come il tuo castello... -

Il gufo si stacca dalla ringhiera, appoggiandocisi poi di spalle, guardando l'interno della casa

-Non è necessario che un posto sia un castello sfarzoso per essere bello. -

-Già.. -

Smette di parlare nuovamente Blitz, sospira e torna a guardare giù. Per qualche istante sembra cercare di dire qualcosa, effettivamente gli viene in mente una domanda particolare

S.A. StolasxBlitz: Oltre le apparenzeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora