Capitolo: 14 - Pace

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Il mattino dopo è giornata di dolci risvegli. Quando Octavia apre gli occhi non sente alcun rumore. Non ci era abituata, in automatico fa per prendere il suo mp3 e mettere della musica, ma si ferma con le cuffiette ancora sospese nelle mani. Lascia andare tutto sul letto, si guarda intorno, quasi non credeva di essere a casa sua. Appoggia i piedi a terra e scende dal letto. Addirittura sentiva i suoi passi. Sentiva il rumore dei servi che pulivano o preparavano qualcosa. Esce dalla stanza dopo aver prima messo fuori la testa e controllato che non ci fosse nessuno davvero. Era ancora in pigiama, va verso la stanza del padre, in realtà non voleva vedere la scena delle conseguenze di quella notte, ma voleva vedere se fosse tutto vero. Appoggia l'orecchio alla porta per controllare che stessero dormendo, non sentendo rumore apre silenziosamente uno spiraglio. Quasi piange di felicità a vedere il padre felicemente addormentato abbracciato a Blitz. Chiude poco dopo la porta, andando a fare colazione, per la prima volta senza cuffie e senza musica, aveva un volto felice.

Il secondo a svegliarsi è Stolas, che si concede di ammirare il suo amato beatamente addormentato vicino a se, accarezzandolo e facendo volare via le piume che gli erano rimaste attaccate alle corna, non va a fare colazione, aspetta paziente di vederlo svegliarsi per andare con lui.

A casa di Vortex anche i due lupi hanno un dolce risveglio, abbracciati, accoccolati l'uno all'altra, anche se dopo qualche istante il sorriso di Loona cambia, diventando una smorfia un po' infastidita.

-Ah... uffa... -

Vortex, perplesso, non capisce cosa stia succedendo, si erano appena svegliati, non era letteralmente capitato nulla. Le accarezza una guancia, cercando di farla stare meglio

-Che succede lupetta? -

-Ah nulla... è che sono rimasta a casa tua senza dirlo a Blitz. -

Prende il telefono dal comodino, sbuffando

-Sono certa che avrò il telefono intasato di chiamate, messaggi e tutto il resto e non solo dal suo numero! -

Accende il telefono, pronta a vedere lo schermo esplodere di notifiche. Appena acceso passa qualche secondo ma no succede niente. Aveva solo le classiche notifiche di mail e amici. Dopo un po' Vortex guarda il telefono e guarda lei

-Mmh, non mi pare stia esplodendo di notifiche... -

-Già... -

Si guardano per qualche secondo, decidono poi di fare colazione e aspettare che fosse Blitz a chiamare, sicuramente lo avrebbe fatto, altrimenti Loona avrebbe davvero iniziato a pensare che il padre fosse morto o qualcosa del genere.

Tra le coperte setose e le piume soffici si sveglia anche Blitz, che impiega qualche secondo a ricordare che non aveva alcun bisogno di scappare di corsa. Guarda davanti a sé il volto dolce di Stolas che gli porta una mano sulla guancia

-Buongiorno mio Blitzy~ -

Lui sbadiglia un po', gli sorride

-Buongiorno.. -

Avrebbe voluto sicuramente dire altro, ma non gli importava, si limita a lasciarsi coccolare, molto addolcito rispetto all'inizio. Poco dopo Stolas lo abbraccia, lasciandogli appoggiare la testa al suo petto, non si era preoccupato di vestirsi in tutto il tempo. Questa volta è Blitz che alza la testa per primo, gli prende delicatamente la guancia andando a baciarlo con tranquillità. Si concedono un momento per loro di coccole e carezze, cosa che, dovuta alla stanchezza del gufo la sera prima, non c'era stata; e che fino a quel momento non aveva mai provato.

Le loro coccole vengono interrotte dal brontolio dello stomaco di Blitz, parecchio affamato, arrossisce per un istante, sente poi la leggera risatina di Stolas, molto facile da riconoscere visto che era mischiata ad un leggero bubolare del gufo.

S.A. StolasxBlitz: Oltre le apparenzeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora