•Capitolo 48•

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"La gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto."

- Charles Bukowski

Alice si avvicendo' in quella sorta di dedalo con un certo sbigottimento.
Mentre si teneva a mano con Andrew intenti a raggiungere la padrona di casa rimase estasiata da quello che vide.
Il corridoio era tappezzato dai quadri più disparati. Non che lei fosse una professionista in merito, ma aveva una conoscenza tale, quel tanto che bastava, per comprendere che fossero delle tele di un certo pregio.
Entusiasta, con voce squillante che denotava la meraviglia di quello che aveva il piacere di vedere in quel momento espresse come una bambina il suo fervore,
"Che meraviglia questi dipinti. Cosa darei per averne uno nel mio soggiorno" Riconobbe trasognante, stringendo forte la mano del ragazzo il quale con il solito aplomb rispose,
"Anche i miei ne hanno appesi qualcuno per casa.
Sai mio padre e quello di Natalia sono molto amici.
Hanno studiato insieme alla High School e dal quel momento non si sono persi più di vista."
Alice ormai era consapevole che Andrew fosse uno di loro.
Aveva la fortuna di essere nato e cresciuto in un ambiente esclusivo, un po'come Tracey.

A proposito, che fine aveva fatto l'amica?
Scosse la testa ridendo,
"Certo che Tracey come entrata in casa si è dileguata"
"Tranquilla non si è persa.
È talmente sveglia che nemmeno in un castello correrebbe il rischio di smarrirsi" Asserì ridendo.

La domestica vestita in livrea si trovava silenziosamente ancora davanti i ragazzi per far loro strada.
A un certo punto si fece da parte per permettergli di accedere in soggiorno. Trovarono dei giovani seduti in semicerchio su un immenso tappeto persiano adagiato in una living room altrettanto ampia e arredata in maniera superlativa che strideva con l'abbigliamento di alcuni degli invitati.
Andrew prima di salutarli si accostò ancor più ad Alice per raccomandarsi,
"Non ci far caso ad alcuni di loro"
Lo guardò con fare interrogativo e aggrottando la fronte e il resto del viso replicò semplicemente,
"Perché?"
"Poi lo vedrai" Rispose con un ghigno insolito stampato sul volto preludio di qualche gag strana che sarebbe potuta accadere.

Natalia, una bionda mozzafiato, vestita con un tubino nero e lucido, fece un balzo da terra per fiondarsi verso i due giovani che ancora erano in piedi all'entrata della grande stanza.
Congedò con una mano la signora che gentilmente li aveva condotti lì e con un entusiasmo quasi esagerato e melenso gettò le braccia intorno il collo di Andrew.
Quel modo di fare diede fastidio alla bella Alice che poco dopo venne interessata dallo stesso caloroso abbraccio.
Infatti, la padrona di casa, esordì con un sorriso a trentatré denti,
"Alice che piacere conoscerti.
Ho sentito tanto parlare di te.
E lasciati guardare..."
La scrutò facendole praticamente una radiografia a seguito della quale curvò le spalle tremendamente imbarazzata anche perché tutti gli occhi dei presenti erano rivolti a lei,
"Sei semplicemente splendida.
Andrew mi aveva parlato di te" confermò dando un'occhiata di intesa all'amico,
"Ma non pensavo fossi così bella"
Proseguì imperterrita aggiungendo,
"Ehm scusami" proseguì imbarazzata e incerta seppur per un impercettibile lasso di tempo,
"E intelligente. Il ragazzo qui"
Aggiunse ancora indicandolo con il pollice,
"Ha tessuto le tue lodi"
Andrew la interruppe brusco stringendo ancor più forte la mano della fidanzata,
"Natalia abbiamo capito. Ora basta" concluse quel breve scambio in modo lapidario e perentorio.
Alice con il capo chino intimidita da tutti quei complimenti trovò a differenza di prima Natalia molto simpatica. Aveva capito che tutto quel calore mostrato inizialmente verso l'amico era parte del suo modo di essere.
"Va bene" acconsentì Natalia con un caldo e generoso sorriso.
Alice si domandava come facesse a essere così di buonumore anche dopo quella risposta. Andrew era stato a conti fatti un po' sgarbato, ma sembrava non l'avesse scalfita affatto.

Sì guardò intorno per cercare Tracey.
Chissà dove diamine si è andata a cacciare. Forse in cucina a cercare di bere qualsiasi cosa le capiti a tiro?
Si domandò Alice confusa.

A winning love (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora