Lotta

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Liam pov’s

Come aveva osato entrare nella mia vita, di nuovo. Odiavo quell’uomo. Aveva sempre rovinato tutto, non si era mai comportato da padre e nemmeno da figura maschile. Dopo la morte di mia madre il mondo mi era crollato addosso. La sera prima della sua morte vi fu una grossa litigata con mio padre. Botte, urla e colpi. Io ero rannicchiato sotto le coperte, con il corpo impaurito di mia sorella fra le braccia. Ricordo ancora il suo battito accelerato e le lacrime che bagnavano il suo viso. Le urla che provenivano dalla cucina mi facevano stringere sempre più forte Nicole, che non smetteva di urlare. Non ricordo molto altro, se non mia madre che ci portava via correndo fuori dalla casa e mio padre che ci rincorreva zoppicando. Pensavo che dopo quella sera tutto sarebbe finito e invece sbagliavo. La mattina dopo mia madre ci accompagnò a casa di mia nonna e proprio mentre stava per tornare alla macchina un auto l’investì. Io ho sempre saputo chi fosse stato, ma non potevo dire niente. Era troppo importante mia sorella e lui se la sarebbe rifatte con lei. Uscii dalla scuola ancora con la rabbia che percorreva il mio corpo. Aveva toccato la ragazza che amavo e non lo potevo tollerare. Voleva macchiare l’unica cosa pura della mia vita. Chris. Sentivo le urla della ragazza dietro di me, ma non arrestai la corsa. Arrivai davanti alla mia macchina e prendendo le chiavi aprii la portiera. Chris mi raggiunse e mi cinse il corpo.
<< Non andare!>> La ragazza poggiò il suo viso sulla mia schiena. Sentivo le sue lacrime bagnarmi la maglietta. Appoggiai le mie mani sul tettino della macchina, quasi rassegnato, ma non potevo darla vinta di nuovo a quel mostro. Mi girai staccandomi da lei. Vidi il trucco macchiare la sua faccia e gli occhi colmi di tristezza. Imprigionai il mio sguardo nei suoi occhi castani. Era così bella e pura. Sembrava delicata e avevo paura che la mia storia potesse schiacciarla, ma non l’avrei abbandonata. Il mio compito era quello di proteggerla da tutto quello che ci circondava. Forse la mia unica paura era quella di fare scivolare il suo corpo dalle mie mani e non poterlo riafferrare.
<< Chris devo andare. Non può passarla liscia.>> La ragazza si buttò tra le mie braccia e tornò a stringermi con prepotenza. Con le mie mani accarezzai i suoi capelli biondi che mi solleticavano il palmo. Abbassai la testa e posai un bacio sulla sua fronte.
<< Liam, rimani con me. Lui ti farà del male.>> Mi staccai dalla ragazza e annuii facendo finta di seguirla all’interno dell’edificio, ma appena Chris distolse lo sguardo da me io mi girai e corsi all’interno della macchina. Appena la ragazza mi vide lontano da lei, mi corse incontro. Forti colpi rimbombavano all’interno del veicolo. I pugni di Chris continuavano a picchiare violentemente contro il finestrino dell’auto.
<< Ti prego Liam, non lo fare!! Lui ti ucciderà. Ti amo troppo per farti scappare. Liam.>> Continuai a guardare la ragazza, con il piede già sull’acceleratore. Una lacrima rigò il mio viso. Distolsi velocemente la mia attenzione da lei e mimandole un ti amo partii, lasciandomi dietro Chris.

Chris pov’s

Ti prego dimmi che non l’ha fatto? Non può affrontarlo da solo, non per colpa mia. Ancora piangendo entrai di corsa nell’edificio. La folla di fronte al cartellone era calata, ma le voci continuavano insistenti il loro cammino. Con tutta la forza e la velocità possibile cominciai a cercare i ragazzi. Trovai Zayn, che abbracciava Sharoon, in fondo al corridoio. Li corsi incontro e mi bloccai di fronte a loro per riprendere fiato.
<< Vi prego aiutatemi! Liam è andato da solo ad affrontare suo padre.>> Zayn appena finii di terminare la frase si staccò da Sharoon e corse via lasciandomi con la mia amica.
<< Si farà uccidere!>> Disse la mora riferendosi a Liam. A grandi falcate corremmo fuori dalla scuola e raggiungemmo l’auto di Zayn, che ci aspettava fuori. Al suo interno c’era anche Harry, che cercava inutilmente di chiamare qualcuno al telefono. Di corsa entrammo in macchina e appena chiudemmo la macchina, Zayn partì.
<< Cazzo Liam rispondi!!>> Il riccio lanciò il telefono contro il cruscotto e cominciò a guardare il panorama che scorreva fuori dal finestrino.
<< Pigia il piede su quel cazzo di acceleratore!!>> Harry sembrava veramente agitato da quella situazione. Non reggeva la pressione. Le sue mani erano serrate in due pugni, che non la smettevano di picchiettare sulle sue gambe.
<< Più di così non va questo catorcio!! Calmati Hazza!! Non risolvi nulla!>> Gli urlò Zayn, guardando la strada davanti a lui. I miei occhi continuavano a lasciare grosse lacrime, che si posavano sulle mie guance. Sharoon, con le dita, asciugò il mio viso e con un grosso abbraccio cinse il mio corpo. Zayn , fece una grossa curva, facendoci cascare tutti, ma sinceramente sapevamo che rischiare un incidente non ci preoccupava nemmeno in quel momento. Cominciammo a percorrere un lungo viale costeggiato da grossi alberi, così imponenti da sembrare che sfiorassero le nuvole.
Delle luci, mi fecero chiudere gli occhi. Cercai di catturare la fonte di quella luce azzurra, fino a quando il mio cuore si congelò. Zayn arrestò la corsa e sperai con tutta me stessa che quella non fosse la casa di Liam. Raccolsi tutte le forse del mio corpo e mi avvicinai ad Harry.
<< Ti prego dimmi che questa non è la casa di Liam.>> Harry, ancora immerso nei suoi pensieri, non cercò il mio sguardo, ma con un movimento della testa mi fece capire che la risposta era affermativa e che quello che temevo poteva essere realtà.
<< Allora, ti prego, spiegami cosa cazzo ci fa un ambulanza.>>

Hola

Ce l'ho fatta. è stata un impresa, ma finalmente ho aggiornato e prometto che domani ne pubblico un altro. Mi scuso se ci sono errori, ma non ho potuto rileggerlo.

Ciriciao gente

BurlesqueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora