Il nostro ballo.

753 32 1
                                        

Chris pov's

<< Questa è la camera di tua sorella, mentre quella in fondo al corridoio è dove dormirai te!>> Il viso di Liam aveva una strana luce, era molto che non lo vedevo così, sembrava quasi sollevato e felice. Mia madre, dopo che le avevo raccontato la situazione, aveva avvertito mio padre. John essendo un avvocato aveva subito preso in considerazione il caso, per cercare di aiutare Liam e sua sorella e finche non ci fossero state novità li avremmo ospitati a casa nostra. 
<< Non so come ringraziarti?>> Non riuscivo neancora a capire che cosa mi aveva spinto ad aiutare la persona che più mi aveva fatto soffrire in quell'anni, ma ero fiera di aver regalato un sorriso, dove non ero mai riuscita a vederne uno.
<< L'ho fatto volentieri, ma puoi sdebitarti facendomi da cavaliere alla festa di stasera. So che chiedo tanto, ma ci sarà anche mia cugina e non voglio fare la solitaria come sempre.>> Liam storse il naso dopo la mia richiesta, ormai dopo tutto quello che era successo tra noi, non potevo aspettarmi una risposta positiva, La sua mano si mosse verso la mia, creando dei piccoli cerchi sul palmo. Era una sensazione strana, sentirlo così vicino e indifeso.

<< Sarò il tuo cavaliere, a patto che mi permetterai di offrirti un caffè per sdebitarmi.>>
<< Ok. Ma solo un caffè, niente alcolici ci siamo intesi!>> Liam fece un piccolo sorriso lasciando cadere la mia mano lungo il fianco. Una voce in fondo al corridoio attirò la mia attenzione. Il ragazzo distolse subito lo sguardo da me appena si accorse di Sharoon in fondo al corridoio. Mi girai nuovamente verso Liam, ma lui era già entrato nella sua stanza. A quanto pare l'atmosfera si era spezzata in poco più di un secondo. Abbiamo comunque stabilito un nuovo record. La mia amica si avvicinò a me continuando a guardare Il ragazzo che era appena entrato nella stanza.
<< Allora è vero quello che mi ha detto Abbie. Te lo sei veramente portato a casa? Ma cosa cavolo ti è preso.>> Non pretendevo che capissero. Liam era simile a me in tutto, non potevo lasciarlo solo e lasciare che lo trattassero come un sacco da pugilato. Sapevo cosa si provava, mentre le altre non potevano comprendere minimamente il dolore, l'umiliazione e la paura che provocavano quelli schiaffi.
<< Sì, è vero! Se non ti dispiace entriamo in camera. Forse è meglio che non parliamo in corridoio.>> La feci accomodare nel piccolo divanetto sotto la finestra e mi posizionai proprio davanti a lei. Sharoon continuava a guardarmi, senza dire niente. Continuava a passarsi una ciocca di capelli tra le dita.
<< Non vuoi dirmi il perchè di questa scelta assurda?>> Feci di no con la testa. Lo avevo promesso ed anche se era la mia amica a chiedermelo, non avrei tradito il mio nuovo coinquilino. Presi le mani di Sharoon nelle mia e cercai di farle capire la situazione.
<< L'ho promesso! è una cosa seria, quando sarà il momento lo dirò, ma ora non lo è.>> Lo sguardo della mora si fece un minimo più comprensibile, nonostante non riuscisse a capire la situazione.
Il viso di Sharoon si colorò improvvisamente di rosso, le sue mani cominciarono a picchiettare sul divano.
<< Devo dirti una cosa?>> 
<< Di che si tratta?>> La ragazza iniziò a guardarsi intorno, come se potesse ascoltarci qualcuno e quello che mi doveva dire fosse di vitale importanza.
<< Stavo per fare sesso in ospedale con... ZAYN.>> Con uno scatto mi alzai, continuando a guardare la mia amica che aveva nascosto la sua faccia tra le mani. Con un colpo urtai la porta che divideva la mia stanza da quella di Liam e cascai come un pesce lesso nella sua stanza. Ero talmente rincoglionita dalla dichiarazione di Sharoon che non mi accorsi dove ero capitata e continuai ad imprecare contro la mora.
<< Tu cosa? Con Zayn? In ospedale? Ma che cazzo ti dice il cervello?>> Una mano si appoggiò sulla mia spalla e solo dopo che mi resi conto che non poteva essere stata Sharoon, capii dove ero caduta.
<< Scusate se interrompo, ma che ha fatto Zayn in ospedale?>> Mi girai per osservare la faccia di Liam, a quello che aveva appena sentito e lo trovai con la bocca spalancata e un sopracciglio inarcato. Mia alzai nel modo più veloce che conoscevo e mi misi davanti a lui ignorando il fatto che Sharoon fosse scappata via, tanto l'avrei affrontata stasera alla festa.
<< Niente, le solite litigate tra lei e il tuo amichetto.>> L'espressione del ragazzo si rilassò un minimo alla mia bugia, fino a quando sembrò tornare ad avere una faccia preoccupata.
<< L'ho già chiesto a Sarah e mi ha dato il permesso, ma volevo chiederlo anche a te. Stasera vengono anche i ragazzi alla festa, sei d'accordo?>> Il problema maggiore era che io avevo chiamato le ragazze e tra noi non circolava buon sangue, ma infondo nemmeno tra me  e Liam eppure lo sto ospitando a casa mia e in più sembra gentile.
<< Certo, l'unica cosa è meglio se evitiamo che i ragazzi e le ragazze si incontrino lontano dalla massa di persone. Non voglio scoppi una rissa durante il Party è troppo importante per mio padre.>> Liam annuì alla mia richiesta e dopo avermi salutato con un cenno della mano chiuse la porta che separava le nostre stanze.

BurlesqueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora