Abbie & Louis

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《Non stavamo parlando di niente e soprattutto non deve interessare a te Malik.》

Mi girai concentrando un altra volta il mio sguardo verso Abbie che aveva la bava alla bocca osservando Louis dietro le spalle di Zayn. Con la mano le feci cenno di pulirsi la bocca.

《Come siamo acide stamani dolcezza. Sai avresti proprio bisogno di un po' di zucchero.》Nell'istante preciso che pronunciò l'ultima parola una sostanza dolce e appiccicosa cadde sulle nostre teste, facendoci subito cadere a terra.

Gli sguardi di tutta la scuola erano concentrati su quelle cinque ragazze stese per terra cosparse di caramello.

《Malik, sei felice ora? Ti odio.》

Alex afferrò la mia mano scivolosa cercando di alzarmi, ma cademmo e ci ritrovammo con il culo per terra un'altra volta.

《Giuro che un giorno di questi gli uccido quei buffoni.》 Abbie si alzò di scatto e guardò Louis dritto nei suoi occhi azzurri.

《Tu, piccolo essere insolente.》 Il ragazzo appoggiò la sua mano sulla spalla della mia amica.

《Piccolo pomodoro maturo. Allora riesci anche ad aprire la bocca quando ti senti messa all'angolo... non sai che effetto mi fanno i tuoi capelli cara Abbie.》 La mano della ragazza schiaffeggiò la guancia di Louis che subito fece scappare una fragorosa risata. 《Tu non ti devi nemmeno permettere di toccarmi Grande.》 Abbie piangendo scappò via lasciando una scia di zucchero alle sue spalle. 《Abbie aspettami. Cavolo Louis, è facile dimenticare qualcuno quando non la reputi alla tua altezza.》

Con tutta la forza che avevo corsi nella direzione dove era andata la mia amica. Arrivata ai bagni, cominciai a urlare il suo nome finchè non sentii dei leggeri singhiozzi.

《Abbie. Posso entrare?》

《No!》

《Cavolo Abbie. Lo sai che è uno stronzo non ti dovresti più sorprendere ormai.》

《Lo sai Shar, stavo guardando i suoi occhi mentre stavo parlando con lui e ti giuro che per un attimo ho rivisto il mio amico e non il pavone pieno di se.》 La porta di legno del bagno era l'unica barriera che ci impediva di abbracciarci.

《Io voglio ancora bene a quello stronzo, Shar.》

《Lo so.》 Risposi ormai del tutto rassegnata dalla veritá che avevo difronte.

《Però da amica voglio dirti una cosa. Non scappare appena il problema si presenta. Sii forte e fai capire a te stessa che non è impossibile attraversare questo momento, ma solo difficile.》 Sentii il pianto di Abbie aumentare.

《Grazie. Scusa, ma ora vorrei rimanere da sola.》

《Certo, hai tanto a cui pensare, ma non devi stare male per uno stronzo. Non ti merita quello stupido.》

Tornai dalle mie amiche che erano ancora completamente immerse nel caramello. Gli occhi di Alex sotto gli occhiali sembravano fiamme pronte a bruciare una cittá.

《Alex, per favore, trattienite. Non ti abbassare al loro livello.》

《Io li taglio i pisello e glielo faccio mangiare.》Tutte cominciammo a ridere cercando di evitare gli sguardi di tutti i ragazzi. La campanella fece distogliere l'attenzione da noi.

《Ragazze andiamo in classe.》Disse Megan velocizzando il passo. L'unica nota positiva di quella giornata era che appena calato il sole mi sarei traformata nell'altra parte di me.

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