Quella mattina il freddo entrava nelle ossa e la luce flebile entrava nei miei occhi. Per troppo tempo avevo osservato il buio durante il coma, eppure nemmeno dopo avevo trovato quello che volevo. Liam. La scuola era vuota e spenta senza di lui. Gli sguardi erano tornati fissi su di me. Ora ero la stupida ragazza che aveva tentato il suicidio. Nessuno, però voleva sapere il vero motivo, avevo perso la persona che per la prima volta mi aveva fatto sentire donna e libera. I capelli mi ricadevano lenti sulle spalle, mentre il cappello mi copriva la testa. Gli occhiali da sole nascondevano gli occhi coperti da occhiaie e struccati. Le maniche cercavano di coprire le bende ancora visibili sopra i miei polsi.
La neve cadeva a piccoli fiocchi sulle mie mane protese per afferrare quei piccoli puntini bianchi che decoravano tutta la strada. Stavo osservando le persone davanti a me e in lontananza vidi le ragazze che stavano aspettando che mi aviassi verso di loro. Le guardai da lontano e notai i i loro sguardi lontani e comprensivi. Feci per avvicinarmi a loro, quando la visione di due ragazzi che si baciavano mi gelò il sangue. Mi fermai davanti a loro e cominciai ad osservare Liam con Taylor sulle gambe, dove un mese fa c'ero io tra le sue braccia a sentirmi volare in un altro mondo, lontano da tutto quello che poteva succedere in quella stupida vita. Lui non mi vide eppure il mio cuore si spezzò in mille pezzi, facendo il tipico rumore di un cristallo che cade per terra. I suoi occhi si voltarono verso di me ed io intravidi le sue iridi scure tra i fiocchi di neve. Rimanemmo per cinque minuti esatti a fissarci, senza dire niente. Volevo scappare, ma le mie gambe erano imprigionate dall'asfalto. Lo sentivo dentro di me, non volevo ammetterlo, ma ormai lui faceva parte di me e non potevo eliminarlo. Lo amavo e vederlo con un'altra era la cosa peggiore che potesse farmi. Non dissi niente, mi avvicinai a piccoli passi verso di lui, lasciando dell'impronte sul manto bianco. Le parole non uscirono dalla mia bocca, ma l'unica cosa che feci fu quello di prendergli la mano e aprirla lasciandoci cadere all'interno un pezzo che avevo conservato del cartellone che mi aveva regalato.
<< Liam, cosa vuole quella sfigata?>> Nessuno di noi rispose. Rimanemmo fermi ad osservarci nei nostri occhi scuri, mentre la neve cadeva lenta sulle nostre guance inumidite dall'acqua salata delle nostre lacrime.
<< Liam, rispondimi!!>> La voce della bionda, non scalfì nemmeno per un attimo quel contatto, eravamo come incollati alla visione dell'altro.
<< Taylor, tappa quella bocca!>> La ragazza rimase immobile alla costatazione del moro, che non si staccava da me. Non riuscivo a trovare ne la forza di parlare, ne quella di scappare dal dolore che stavo provando. Liam si passò il pezzo di carta tra le mani, come se stessa ricordando nei minimi dettagli quello che era successo quella volta sul tetto. Sapevo che anche per lui era stato qualcosa di speciale e allora perchè era così testardo e cercava di dimenticarlo?
<< La prossima volta non fare promesse che non puoi mantenere!!>> Dissi urlando contro di lui. Gli occhi di tutti si focalizzarono su di noi. Liam lasciò la presa su Taylor e la spostò di lato, alzandosi e mettendosi proprio di fronte a me.
<< L'ho fatto per te. Tu meriti qualcuno che ti faccia sorridere e non che ti faccia fare quello che hai fatto. Dovresti sempre ridere, perchè hai un sorriso stupendo. Con me piangeresti e basta.>> La neve non riusciva a nascondere le mie lacrime che scendevano prepotenti dai miei occhi.
<< Sei un coglione Liam. Io se sorridevo era perchè avevo te accanto e ora che non ti ho più al mio fianco qualcosa si è spento dentro di me. Sei uno stronzo e sai il perchè?>> Anche i suoi occhi si chusero a piccole fessure per evitare che scappassero delle gocce, senza però riuscirsi.
<< Perchè?!>> Urlò contro di me, avvicinandosi ancora di più al mio viso.
<< Perchè ti amo e non so come fare perchè mi manchi e vorrei urlare al mondo che sto bene, ma non riuscirò mai a dirlo a me stessa. TI AMO.>> Feci per scappare, ma il suo corpo si avvolse intorno al mio, come se volesse proteggermi da qualcuno, ma lui non sapeva che l'unica persona che mi faceva del male era lui.
<< TI AMO CHRIS!!>> Non riuscivo ad essere del tutto contenta, perchè sapevo che quella frase sarebbe stata la prima e l'ultima volta che l'avrei sentita dalla sua bocca.
<< Ma è giusto che ognuno si faccia la sua vita, perchè non posso e non voglio essere l'artefice del tuo male.>> Non so che successe in me, ma avevo bisogno di sfogarmi, per tutto quello che avevo passato in quel mese. Il coma, la paura, la malinconia, la sua assenza, ma soprattutto il dolore. Mi liberai dalla sua presa e mi girai verso di lui incrociando i nostri sguardi. Con tutta la rabbia che avevo in corpo caricai il pugno e lo assestai sul suo naso facendolo piegare in due dal dolore. Lo guardai furiosa e prima di andarmene gli urlai.
<< Mi hai abbandonato e io questo non te lo perdonerò mai.>> Presi l'ultime forze che mi erano rimaste e corsi lontano da colui che mi aveva fatto cadere in un baratro.Sharoon pov's
Chris scappò lontano da noi senza nemmeno salutarci, cercai di seguirla con lo sguardò, ma purtroppo incrociai il mio con due occhi color caramello. Vedevo che si avvicinava sempre più pericolosamente a me. A passi decisi si incamminava nella mia direzione. Non riuscivo a capire le sue intenzione, vedevo un velo di malizia nei suoi occhi eppure ancora non capivo cosa volesse fare. Arrivò davanti ame e senza esitare, prese il mio viso tra le sue mani e dolcemente avvicinò le sue labbra alle mie. Non si stava nascondendo, anzi mi stava baciando davanti a tutti. Le mie braccia si avvolsero intorno al suo collo e come nel miglior film romantico mi sollevò da terra facendomi volteggiare in aria. Non potevo crederci, forse Sharoon Gomez aveva ricevuto il suo lieto fine. Le sue mani mi adagiarono per terra, continuando a tenere la sua fronte a contatto con la mia. I miei occhi erano catturai dai suoi e il suo respiro pesante mi solleticava il collo.
<< Non ce la facevo più!! Non mi importa un cazzo dell'altri. Io, te e nessun altro ecco di cosa abbiamo bisogno.>> Non distolsi nemmeno per un attimo la mia attenzione dal moro davanti a me. Sentivo i mille bisbigli che circondavano la piazza.
<< Ce l'hai fatta a capirlo!!>> Un sorriso dipinse le sue labbra.
<< Una ragazza mi diceva sempre che ero un microcefalo senza cervello, sicche mi ci vuole un po' di tempo per capire le cose.>> Lo baciai, poggiando le mie labbra sulle sue, prima di cominciare a ridere.
<< E chi è questa maleducata che ti offende?>>
<< Una certa Sharoon Gomez. La conosci?>> Feci una piccola smorfia da innocentina, prima di tornare ad osservare Zayn.
<< Mi sembra familiare come nome.>> Mi prese in braccio facendo combaciare nuovamente le nostre labbra. Sentivo che forse per la prima volta qualcosa sarebbe andato per il verso giusto.
<< Voglio viverti Sharoon con tuti i tuoi difetti e pregi. Che dici ci buttiamo in questa nuova avventura?>>
<< Io ti amo Zayn, sarei stupida a dirti di no!>>
<< Ti amo anch'io Gomez.>>Hola
Spero davvero che il capitolo vi sia piaciuto. Continuo a ringraziare le persone che mi sostengono dall'inizio e quelle persone che leggano la mia storia. Non ho molto altro da dire e non vi anticipo nulla sul capitolo dopo perchè dovete soffrire, Muah.
Okey decisamente basta. Al prossimo aggiornamento.
Ciriciao Gente

STAI LEGGENDO
Burlesque
Fanficla vita di un adolescente è piena di difficoltá. Ma cosa succede se cinque ragazze vivono due realtá completamente diverse? il giorno vestono i panni di ragazze studiose, tranquille, mentre la sera si trasformano in ballerine schiacciando tutti masc...