Capitolo 26

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Sento una mano sul mio ginocchio.

"Ma che cazz..?!" Mi rivolgo ad Harry.

"Non dirmi che non ti stavi eccitando!" Harry si passa la lingua sul labbro superiore.

"Sì, guardando quel figo!" ribatto scherzando.

Si rattristisce e sorseggia il caffè

 

"Buonoooo il mio milk!" mi lecco i baffi

"Amarooo il mio coffee!" mi imita.

Gli faccio notare i miei occhi a cuoricino mentre guardo il barista

*Il tempo passa tra una chiacchiera e l'altra fino ad essere le ore 9:45*

Controllo l'orologio e noto che il tempo è passato velocemente.

"Harry, andiamo?" domando guardandomi attorno

Anche lui osserva l'orologio "Si dai!" si alza indossando la giacca.

Faccio lo stesso anche io e proseguiamo fuori verso la macchina

Il viaggio mi fa tornare alla mente diversi ricordi. Lo sgabello girevole, il bicchiere rotto che mi ha tagliato la mano, l'abbraccio sbagliato di quel ragazzo dagli occhi smeraldo che non pensavo diventasse il mio migliore amico, il bagno dei maschi, Lorenzo che mi sfotte spezzandomi il cuore, io tra le lacrime in silenzio, Harry che mi aiuta a curare la ferita, la bottiglietta triangolare, Natasha, i nostri balli, la richiesta di vivere da lui, le mutandine di pizzo rosso, la mia camera d'albergo...

Troppe cose successe in poco tempo.

Che dire?! Harry ha dato movimento alla mia vita.

E a volte mi chiedo cosa starei facendo ora se non fossi andata a quella festa.

Oltre al fatto che non ho amiche, la mia vita sta procedendo alla grande.

 Harry ormai è una parte importante della mia vita.

Un mattone che sorregge la casa.

Un tassello che completa il puzzle. La colla che tiene insieme i pezzi di un vaso distrutto.

Qualche altro paragone?!

Dai coscienza hai rovinato il momento poetico!

Osservo Harry mentre guida. È così concentrato sulla strada che non si accorge delle facce buffe che gli sto facendo per distrarlo.

Gli spunta un sorrisino continuando a fissare la strada "Veramente pensi che io non ti veda?!" Si gira verso di me e ricambia la mia linguaccia.

Non ricordo la strada, ma, ogni volta che vedo una casa, mi ritorna alla memoria.

Ricordo quegli shorts che, con quegli stupidi bottoni, si incastravano sempre al sedile della macchina: che cosa odiosa.

Harry si ferma e parcheggia.

Tutto sembra uguale, mi sembra di aver fatto un salto nel passato.

Quel posto incredibile!

Mi sento in un flashback.

Flashback

Arrivata davanti alla porta mi fermai per qualche secondo, sospirai e finalmente entrai. Ragazzi e ragazze erano sparsi per la casa. Nessuno che conoscevo.

Fine Flashback

La scena di ripete esattamente, l'unica cosa che è cambiata è che non sono più sola, con me c'è Harry.

Intravedo tra la gente lo stesso ragazzo al bancone dell'altra volta.

Stessa maglia, stessa capigliatura.

"No, ma WOOOW!" Esclamo a bocca spalancata.

"Che hai?" Harry mi sorride divertito

"È tutto fottutamente uguale! Oddio guarda lo sgabello girevole!" Lo indico dondolandomi sui piedi.

"Eh già!" afferma "Balliamo?" mi fa l'occhiolino prendendomi per il braccio e poggiandolo sulla sua spalla.

Ci inoltriamo tra le persone e iniziamo a muoversi a ritmo di musica.

Sono più a mio agio rispetto all'altra volta.

Sento qualcuna che "bussa" sulla mia spalla...

SPAZIO AUTRICE:

Hola! ♡

Non vi chiedo più scusa per il ritardo perché sono ridicola!

Anzi, volevo davvero dirvi GRAZIE per le 5000 visualizzazioni, cioè il mio obbiettivo! Grazie davvero! Spero veramente che vi piaccia questa storia!! ♡

Aggiorno a 13 stelline! ☆

{scusate eventuali errori}

-Sabry

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