Il mio cellulare comincia a squillare e, mentre canticchio la suoneria, leggo sul display 'Harry'.Mi spunta un leggero sorriso. Mi affretto a rispondere.
"Hey" dico con tono tranquillo avvicinando il cellulare all'orecchio.
"Ciao Sabry. Per me va bene". So che sta sorridendo.
Per qualche attimo penso a quel 'Per me va bene'. Non arrivo a nessuna conclusione, quindi decido di chiedere a lui.
"Cosa va bene?""La pizza. Non avevi detto che volevi ordinarla?" chiede incapace di capire tutto ciò che sta succedendo nella mia testa.
"...Ah, sisisi! Scusa, me ne ero dimenticata" ridacchio.
-bip bip bip bip-
Ha messo giù? Osservo lo schermo del cellulare che mi conferma che la chiamata è terminata.Lo poso sul letto, di fianco a me, e continuo la mia ricerca su alcuni siti, cercando di ignorare il cellulare. Devo trovare un quadro abbastanza grande.
Può sembrare un'idea molto stupida, le altre persone la indosserebbero, ma io voglio assolutamente che rimanga qualcosa che ha indossato solo e solamente il mio idolo.Oh mio Dio!
Sussulto.Corro di sotto, quasi volo, saltando la metà degli scalini.
Mi sono dimenticata la torta in forno.Raggiungo la cucina in pochi secondi e apro velocemente il forno da cui esce una nuvola scura. Afferro la torta ustionandomi.
Non posso far altro che maledire ogni singola cosa che possa vedere.
La torta è completamente carbonizzata, la cucina è piena di fumo e ho le mani ustionate.
In questo momento vorrei solamente uscire di casa e prendere a schiaffi il primo che passa.
Spalanco la finestra e cerco di respirare un po' di ossigeno. Non vorrei rimanere intossicata e il fumo non lo sopporto minimamente.
Mi osservo il palmo della mano dopo averlo bagnato con un po' d'acqua del rubinetto.
Si nota molto la lunga cicatrice provocata da quel maledetto bicchiere.Non ho intenzione di respirare tutto questo fumo. Voglio uscire.
Mi faccio una doccia per liberarmi dalla farina che ancora ricopre il mio corpo.
Vado in camera a prendere il cellulare, un paio di scarpe, il portafoglio e un golfino.Una volta fuori noto il cielo cupo e nuvoloso, tipico londinese.
Quelle nuvole sono molto grigie, come se il fumo della cucina si fosse moltiplicato formando uno strato abbastanza spesso da coprire il sole.Non ho una meta precisa, voglio semplicemente uscire da quella casa bellissima, ma che si è quasi trasformata nella mia prigione.
Credo che andrò dove mi porta l'istinto.
Voglio andare a destra? Bene, andrò a destra! E se volessi andare a sinistra? Beh, farò così.Mi sento strana, quasi dipendente, ma voglio quel senso di libertà che ultimamente ho lasciato perdere.
L'istinto mi porta davanti ad un negozio di tatuaggi. Sull'insegna "Draw your dream" stampato in caratteri cubitali.
Non voglio farmi un tatuaggio, ho paura degli aghi e, sinceramente, non saprei neanche cosa tatuarmi.
In questo momento mi tatuerei un coltello, ma sono incosciente, sono semplicemente stressata e stanca.
Credo di essere psicopatica, anzi ne sono sicura. Per psicopatica non intendo 'serial killer pazza', ma ignoro/nego/non comprendo i miei sentimenti e sono la persona più lunatica che io conosca.
Posso amarti e odiarti dopo pochi minuti.Noto solo dopo che sull'insegna c'è anche scritto in piccolo "Lorenzo Horan". Lo devo rileggere un paio di volte per rendermi conto che si riferisce al 'mio' Lorenzo.
Sorrido all'idea che quel 'qualcosa' mi abbia portato fino da lui. Forse è destino.
Ammetto di non aver mai smesso di sognare, ma forse dovrei smettere. Mi fa solo male psicologico.
Voglio entrare dentro quel maledetto negozio, ma mi ricordo della mia intenzione di essere libera, quindi devo ignorare Lorenzo.
Torno indietro e prendo un'altra strada, non voglio andare di nuovo a casa.
Dato che il mio istinto fa abbastanza pena, decido di andare a comprami qualche cosa da indossare questa estate.
Entro nel primo negozio e, come mi è solito fare, mi dirigo verso il reparto 'ragazzi'. Non è colpa mia, ma preferisco i vestiti da uomo.
Ci sono veramente tante t-shirt, ma non ho voglia di provarne tante, quindi prendo quella che mi piace di più: una semplice maglietta a quadretti neri e bianchi.
Con quella maglia mi sento quasi come quelle ragazze che stanno allo Start delle gare di moto/macchine.Con passo deciso e la maglia stretta tra il mio braccio e il petto, mi reco alla cassa per poi pagare con la carta di credito, nonostante debba spendere solamente 15 dollari.
Con la busta in pugno decido che dovrei controllare il telefono nel caso Harry mi abbia scritto qualcosa.
Affermativo, un messaggio da Harry:
"Scusa Sabry, ma era caduta la linea. Comunque, dove sei? La casa è sommersa dal fumo ):
Chiamami"Lo rileggo un'altra volta. Digito il suo numero, che ormai conosco a memoria, e lo chiamo.
Mi aspetto la segreteria, ma, fortunatamente, risponde lui.
"Hey, Harry!" dico con tono rilassato
"Ciao Sabry! Dove cazzo sei?"
"Non ne ho idea, sono in una via piena di negozi. C'è un parco enorme davanti a me." mi guardo attorno cercando qualche indizio per capire il nome del posto in cui mi trovo.
"Okay, forse ho capito. Vuoi che ti venga a prendere?"
"Se non ti da fastidio...sì" mi mordo il labbro involontariamente.
"Perché dovrebbe?! Arrivo, aspettami lì"
Annuisco, come se lui potesse vedermi "Okay". Attacco.I miei piccoli minuti di libertà sono stati belli, non ho avuto emozioni. Ero semplicemente neutra. Non che la compagnia di Harry non mi faccia piacere, anzi.
Mi guardo intorno alla ricerca di una panchina o qualcosa su cui sedersi, ma sembra che alle persone di questo posto non piaccia sedersi e riposarsi.
In piedi, quasi come un soldatino, con la busta tra le mani, cerco la macchina di Harry tra quelle che passano.
Ma, a mia sorpresa, davanti a me non si ferma Harry.
Ci metto pochi attimi per capire che quel ragazzo è...
SPAZIO AUTRICE:
Hola a tutti! ♡
Scusate per l'attesa! Prometto che da ora sarò più costante nei capitoli.
Votate se il capitolo vi è piaciuto.
I'M AALIIIIIIIIIIIIIIIVE I'M AAAAAAAAALIIIIIIIIVE
scusatemi, Sia mi sta drogando.[Scusate eventuali errori.]
-Sabry
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Stay Strong
ФанфикOdio leggere la trama dietro al libro. Preferisco scoprire le cose leggendo senza sapere già cosa succederà. Dopotutto nella vita non si conosce il futuro. Per questo non vi anticipo niente. Buona lettura. [So che ci sono errori, appena trovo del t...