Pov' Marlene McKinnon
Halloween
31 ottobre 1977Era passato ormai un mese da quel giorno terrificante. Ero stata ricoverata al San Mungo con urgenza, al quarto piano, i miei occhi erano in gravi condizioni. Molti Medimaghi pensavano che non sarei mai riuscita a riprendermi. A detta di molti sarei rimasta ceca a vita, ma, per fortuna, non fu così.
La mia stanza all'ospedale aveva pareti totalmente bianche e tutto in quella camera era freddo e noioso. Per fortuna i miei amici mi portarono, in una delle loro visite, la maggior parte delle mie cose: vestiti, libri e i miei amati album sul Quidditch. Per non parlare poi di tutti i fiori. Così tutto divenne meno monotono lì, durante la mia permanenza. Gli alti mi venivano a trovarmi almeno quattro volte alla settimana, a turno di due/tre, il preside lasciava loro l'autorizzazione di lasciare Hogwarts.
L'unica nota positiva, almeno, era la stupenda vista che si poteva godere dalla finestra accanto al mio letto. All'inizio non potevo neanche immaginare i colori dell'autunno che tingevano gli alberi sottostanti. Con il passare dei giorni i medici riuscirono a guarirmi e, piano piano, riacquistai la vista.
Quel giorno sarebbe stato l'ultimo, i miei genitori mi avevano assicurato che sarei tornata a Hogwarts il giorno stesso, anche se avevano insistito sul fatto di riportarmi a casa. Alla fine li convinsi del fatto che non c'era luogo più sicuro per me che la scuola di Hogwarts.
-Come stai oggi, signorina?- mi domandò la voce gentile dell'infermiera.
-Bene, grazie- risposi sorridendole.
Ero seduta sopra il mio letto, con le ginocchia strette al petto, e cercavo di individuare le teste dei miei amici dalla finestra. Appena la donna era entrata, però, avevo distolto subito lo sguardo, sapevo di non dover sforzare molto la vista.
-Cerca di non affaticarti- mi disse infatti sorridendo -È ora di mettere le gocce-
Estrasse dalla tasca, della sua divisa verde lime, il contenitore con all'interno le mie medicine. Era acqua mischiata a lacrime di unicorno (ma non solo), me le mettevano almeno una volta al giorno per la mia vista.
-Ricordati di portartele a casa, dovrai continuare a metterle per almeno un mese- mi disse poi allontanandosi.
-May!- la richiamai quando ormai se ne stava per andare -Tra quanto...-
-I Medimaghi stanno firmando il permesso per la tua dimissione insieme ai tuoi genitori. I tuoi amici arriveranno a momenti. Sei sicura di voler tornare a scuola?-
-Sì- risposi convinta -Non posso lasciare i miei amici-
Lei sorrise comprensiva prima di andarsene.
Rimasi nuovamente da sola, come ormai capitava spesso in quell'ultimo mese. Chiusi gli occhi, per cercare di riposarmi prima che gli altri arrivino a prendermi. Lily mi aveva spedito una lettera quella mattina stessa, mi scrisse di come non vedeva l'ora di rivedermi tra le mura del nostro dormitorio di Grifondoro. Non era da tanto che non ci vedevamo, giusto tre giorni fa c'era stata l'ultima visita da parte delle mie compagne, ma Lily era sempre Lily, la mia migliore amica. Insisteva a finché potesse leggermi i miei libri di scuola e non solo, per passare il tempo, così io non affaticavo la vista.
Sentii bussare alla porta, quindi aprii gli occhi lentamente e mi voltai a guardare chi mai fosse. Non era né mia madre né mio padre ma le mie migliori amiche: Lily, Alice, Emmeline e la piccola Lily Luna.
-Buoooongiornoooo!- dissero con allegria.
Sorridendo, mi vennero in contro.
-Ragazze! Mi siete mancate!- esclamai abbracciandole. Un abbraccio enorme, tutte e quattro insieme. Era da tanto che non le vedevo tutte insieme, durante le visite potevano venire solo a coppie.
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I fratelli Potter: un viaggio nel passato
FanfictionEra soltanto una semplice giornata d'estate dell'anno 2022, ma qualcosa di magico e misterioso succede nel cortile della nostra amata Tana. I figli del famoso Harry Potter e della moglie Ginny Weasley-Potter, James Sirius, Albus Severus e la piccola...