Capitolo 13

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Pov' Ted Lupin
1 settembre 2022

L'aria fresca di montagna mi scompigliava i capelli mentre guardo il sole sorgere dando al cielo un colore rosato, sorseggiando un te caldo.

Mi trovo sul terrazzo di una casetta di montagna molto carina sperduta in mezzo ai boschi, e completamente circondata da natura, alberi, ruscelli, cascate e soprattuto le grandi montagne delle Dolomiti.

È da ormai 2 anni che sto viaggiando per l'Italia insieme alla mia fidanzata Victoire, ma non per vacanza sia chiaro, ma per un progetto, un progetto molto grande che forse riuscirà a cambiare centinaia di vite... Ma non parliamo di questo adesso, perché finalmente io e Vic stiamo per tornare dalla nostra famiglia in Inghilterra, mi manca il posto in cuoi sono cresciuto, mi manca la mia casa, ma soprattutto mi manca la mia famiglia. Però non sarà facile dimenticarsi di questi boschi, resteranno sempre nel mio cuore insieme a tutti i momenti splendidi passati a vagare senza una meta in mezzo ai sentieri, lanciarsi da una cascata e buttarsi nell'acqua dei fiumi senza preoccuparsi di niente oppure essere svegliati dal canto degli uccelli o sentire l'ululato dei lupi durante la notte.

-Buongiorno amore- mi saluta Victoire sedendosi accanto a me nel piccolo tavolino di legno che abbiamo in terrazza.

-'Giorno- dico sporgendomi per dargli un bacio sulla guancia.

Lei mi sorride dolcemente e si porta alle labbra la sua tazza blu scuro.

-Mi mancherà questo posto- dice sospirando, spostando lo sguardo su bellissimo paesaggio di montagna che ci circonda.

Io la osservo, è bellissima con i capelli biondi e dorati raccolti in uno chignon spettinato e con i suoi splendidi occhi azzurri brillanti come diamanti che fissavano il sole appena sorto, aveva un maglione bianco molto largo che gli andava grande, con le maniche che gli avvolgevano le mani e la spalla destra scoperta.

-Che c'è?- mi chiede sorridendo voltandosi a guardarmi.

-Niente..- dico piano.

-Ted, i tuoi occhi sono rosa- dice divertita.

-Cos...- chiudo gli occhi sorridendo e sento Vic iniziare a ridere e la sua risata mi contagia.

-Ok, ok...adesso basta-

-Va bene- dice alzandosi dalla sedia -io vado a cambiarmi, e dovresti farlo anche tu, la passaporta è alle 9:30- continua poi.

-Si adesso arrivo- gli rispondo e lei rientra dentro casa.

Resto ancora per un po' di minuti fuori in terrazza a respirare l'aria fresca di prima mattina, per poi rientrare dentro.

Appena entro mi ritrovo nel nostro piccolo salotto, sopra al divano color crema c'era una valigia aperta con dentro dei vestiti piegati, mentre per terra c'erano una borsa e uno zaino già pieni e pronti.

-Sono le otto, abbiamo un'ora per vestirci e mettere via le nostre cose- dice Vic rientrando dalla stanza con dei vestiti in mano.

-Ok, sai dov'è la mia valigia?-

-È in camera, sopra all'armadio, io adesso vado a farmi una doccia- dice poi dirigendosi in bagno.



Sono passati una ventina di minuti ed io ho appena finito di preparare la valigia e vestirmi.
Sto prendendo le ultime cose che si trovavano nel mio studio, nei cassetti del mio comodino e dei libri dalla libreria e li sto mettendo dentro il mio zaino.

-Hai finito?- mi chiede Vic entrando in camera, con in dosso dei jeans a vita altra azzurro chiaro con degli strappi, una canottiera nera e una camicia a quadri grigia avvolta intorno alla vita, con ancora i capelli leggermente umidi che gli ricadevano nelle spalle e alcuni ciuffi davanti agli occhi.

I fratelli Potter: un viaggio nel passatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora