«Chi disprezzi, piccola?»
Il suo tono di voce è talmente provocatorio e rauco che maledico mentalmente John quando capisco quello che ha combinato.
Se solo avessi capito cosa tramave alle mie spalle, ed evidentemente alle spalle di mia sorella, non avrei nemmeno messo piede nel loro appartamento.Stringo i denti per la rabbia e mi affretto ad allontanare il palmo della mano dal mio grembo appena giro i tacchi e incrocio i suoi occhi maledettamente scuri da lontano.
Deglutisco rumorosamente quando mi accorgo che è lì da tanto, con una spalla poggiata allo stipite della porta e le mani infilate nelle tasche anteriori dei suoi jeans stretti e scuri, ma la sua espressione infastidita mi fa tirare un sospiro di sollievo mentalmente, accorgendomi che non dubita di nulla:
«Jason.»-dico tra i denti, con una voce talmente bassa e scocciata che non penso di essermi fatta sentire dal bastardo, quindi mi affretto a fargli capire che non lo voglio avere qui stasera:
«Che ci fai qui?»-chiedo con la stessa smorfia in faccia, pur sapendo che se è qui non è colpa sua o perché lui lo abbia voluto veramente.
John me la pagherà. Se fino a ieri quel bastardo era l'unico che si salvava da tutte le persone che dovevo evitare a Miami, ora è appena entrato nella mia lista nera.
Senza degnarmi di una risposta lo guardo attentamente muoversi dalla sua posizione, facendomi finalmente sperare che possa uscire e lasciarmi sola con mio nipote, anche se il solo pensiero mi fa venire brividi, soprattutto ora che so che non ci sarà una babysitter al mio fianco.
Tiro un sospiro di sollievo quando lo vedo poggiare una mano sulla maniglia, ma la mia espressione passa da rilassata a perplessa quando lo vedo fare un passo dentro l'appartamento e sbattere con forza la porta alle spalle.
Maledizione!
Avrei preferito torturarmi da sola con il neonato in una stanza, piuttosto che passare un'intera nottata in compagnia di quel bastardo.
Non capisco perché diamine non ritorna da dov'è venuto! Magari a fare compagnia alla sua fidanzata, dato che adesso starà ancora piangendo per essere stata presa a pugni!
I suoi occhi non si staccano dai miei, quasi lo facesse apposta per infastidirmi e vedere la mia reazione, ma appena faccio per aprire bocca, alza un sopracciglio con fare prepotente, pronto a ribattere qualsiasi cosa verrà fuori dalle mie labbra in questo istante, il che mi costringe a stringere le dita in due pugni e chiudere la bocca all'istante per non dargli la soddisfazione di riempirlo di attenzioni.
Infatti raccolgo tutte le forze per costringere me stessa a evitare la sua presenza per tutta la serata, senza rispondere alle sue provocazioni o alla sua strozaggine.
Una parte di me è più rilassata per non aver detto cose che non avrebbe dovuto sentire poco fa, o semplicemente per il fatto che non sta insistendo a pormi domande come prima.
Senza pensarci due volte, stringo i denti e mi muovo per togliere il gigantesco cappotto caldo che copre il mio corpo, lasciando i miei capelli ondulati solleticare le mie spalle nude e coprire le mie scapole agli occhi di quel bastardo che sento bruciare sulla mia schiena minuta, ma appena mi ricordo della sua presenza dietro di me, lascio cadere la pelliccia all'angolo del divano e prendo posto in fretta vicino a mio nipote, poggiando la schiena nuda contro i cuscini per nasconderla allo sguardo attento del mio ex.
Mi maledico mentalmente per aver indossato il più scoperto dei vestiti che ho, nonostante sia abbastanza lungo da arrivare fin sotto le mie ginocchia.
Se avessi saputo che ci sarebbe stato anche lui sarei venuta in pigiama, o avrei chiesto a Mark di prestarmi uno dei suoi maglioni caldi e pesanti.
Voglio far capire all'uomo alle mie spalle di quello che si è perso, truccandomi e mettendo vestiti che mettono in mostra tutte le mie curve, ma non se sono costretta a stare sola con lui, di notte e in un piccolo appartamento.
Con la coda dell'occhio lo vedo avvicinarsi lentamente nella mia direzione, ma distolgo subito lo sguardo quando noto che i suoi occhi sono ancora fissi sul mio corpo, questa volta guardandomi dall'alto verso il basso con una smorfia disgustata in volto.
«Preferivo le tue felpe, Channelle.»-raddrizzo la schiena quando la sua voce infastidita arriva dritto alle mie orecchie, facendomi salire il cuore in gola solo nel sentirgli pronunciare il mio nome con la sua maledetta voce rauca, ma quando realizzo le sue parole mi affretto ad alzare entrambe le sopracciglia e guardarlo prendere posto dalla parte opposta del divano a 'U', proprio di fronte a me e mio nipote.
'È per questo che ora stai con una che inossa minigonne anche per andare a dormire?!' - voglio trovare il coraggio di sbattergli in faccia, ma invece di scatenare un putiferio e rischiare di far piangere il bebè al mio fianco decido di trattenermi e limitarmi a replicare con la stessa moneta:
«Preferivo i tuoi capelli scompigliati, Jason.»-ribatto con un tono talmente acido da sorprendere persino me stessa, ma quando realizzo le parole che sono appena uscite dalla mia bocca perdo all'istante la mia espressiome infastidita, mentre le mani iniziano a sudare freddo quando vedo il bastardo di fronte a me alzare un angolo della bocca verso l'alto.
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Ex 2 // In Love With My Ex (SECONDO LIBRO) // Sequel Di 'Ex'- New Adult
ChickLit«Sei...» - inizia a balbettare con un tono basso, guardandomi dalla testa ai piedi con lo stesso cipiglio, per poi concludere con un tono pieno di sorpresa, come se se ne fosse accorta solo ora: «Cambiata.» «Già.»-riesco a sussurrare, abbassando l...