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Pochi minuti dopo, la mia Furia mi molla in mezzo al giardino del palazzo senza alcuna delicatezza ma io riesco ad atterrare con una capriola mentre mio fratello atterra come un sacco di patate

Mi guardo intorno con un sorriso: è un luogo splendido

Degli alberi bianchi e scheletrici crescono in grandi vasi di marmo, le aiuole traboccano di gemme e piante dorate. Due troni, uno d'avorio e uno d'argento, si ergono sul balcone con vista sulle Praterie degli Asfodeli. Scheletri di guerrieri fanno la guardia all'unica uscita. Indossano delle mimetiche da deserto dell'esercito americano e sono armati di M16. La seconda Furia deposita Nico accanto a me, dopodiché si appollaiano tutte e tre in cima al trono d'avorio

Io e Percy fissiamo i troni vuoti, in attesa che succeda qualcosa. Poi l'aria scintilla e compaiono tre figure: Ade e Persefone sui rispettivi troni, e Demetra in piedi in mezzo a loro. Sembra che stiano litigando e avverto chiaramente l'esasperazione dei due sovrani mentre da Demetra mi arriva solo rabbia, fastidio e disgusto

Demetra:... te l'avevo detto che era un buono a nulla!

Persefone: madre!

Ade: abbiamo ospiti! -grida -vi prego!

Lo zio si liscia le vesti nere, ricoperte dei volti inorriditi dei dannati. Ha la carnagione pallida e gli occhi intensi di un pazzo

Io: ZIOO! -urlo correndo verso di lui e saltandogli al collo abbracciandolo

Lui per un istante si irrigidisce per poi ricambiare appena il gesto, incurvando di poco le labbra verso l'alto

Ade: Lenn, hai incontrato Cerbero?

Io: sii! È fantastico! Si è anche fatto coccolare! -il dio mi guarda sorpreso per poi sorridermi

Ade: mi fa piacere che finalmente ci sei riuscita -annuisco sorridente mentre lui, tenendomi sempre le braccia intorno alla vita per evitarmi di cadere dal trono, porta la sua attenzione a mio fratello

Ade: Percy Jackson -esclama con soddisfazione -finalmente!

Intanto Persefone ci studia con curiosità, in particolare me che sono letteralmente seduta in braccio a suo marito. Ha i capelli neri e lucenti e dei caldi occhi castani, il suo vestito scintilla di colori. La stoffa è decorata di fiori che mutano e sbocciano di continuo: rose, tulipani, caprifogli

 La stoffa è decorata di fiori che mutano e sbocciano di continuo: rose, tulipani, caprifogli

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Demetra ha gli stessi capelli e gli stessi occhi della figlia, ma è più anziana e più severa. Il suo vestito ha il colore dorato di un campo di grano maturo, i capelli sono intrecciati d'erba secca e mi ricordano un cesto di vimini

Demetra: uff -sbuffa -semidei. Ci mancava solo questa

Nico: padre -dice inginocchiandosi accanto a Percy -ho fatto come mi hai chiesto

Ade: ce ne hai messo di tempo -brontola -tua sorella avrebbe fatto un lavoro migliore

Mentre Nico abbassa la testa, io scocco un'occhiataccia allo zio e gli tiro un coppino, ricevendo a mia volta una sua occhiata di fuoco

Ti sarò leale, promesso {Libro 3}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora