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Parcheggiamo fuori Battery Park, sulla punta più bassa di Manhattan, dove l'Hudson e l'East River confluiscono e sfociano nella baia

Percy: aspetta qui -dice ad Annabeth

A: Percy, Lenn, non dovreste andare da soli

Io: be', a meno che tu non sappia respirare sott'acqua... -lei sospira

A: siete proprio una rottura, certe volte

Percy: tipo quando abbiamo ragione? Fidati di noi, ce la caveremo. Abbiamo la maledizione di Achille. Siamo invincibili, no? -chiede retorico ma Annabeth non sembra convinta

A: fate attenzione. Non voglio che ti succeda qualcosa. Sì, insomma, a entrambi... abbiamo bisogno di voi per questa guerra

Sorrido e scendo sull'argine ritirando il sole nella collana

Percy: torniamo in un lampo -dice per poi raggiungermi ed entrare in acqua con me

Ci tuffiamo nella melma e affondiamo. Cerco di trovare il punto in cui le correnti dei due fiumi sono di pari potenza, dove si incontrano a formare la baia. Penso che sia il posto migliore per ottenere la loro attenzione

Io: EHI! -grido e il suono riecheggia nel buio

Percy: ho sentito dire che siete così inquinati che vi vergognate di farvi vedere in faccia. È vero? -chiede accanto a me

Una corrente fredda si increspa attraverso la baia, smuovendo pennacchi di rifiuti e limo, e una velatura di rabbia mi raggiunge

Io: dicono che l'East River sia più tossico -continuo io -ma l'Hudson puzza di più. Oppure è il contrario?

L'acqua scintilla. Qualcosa di potente e infuriato ci sta guardando. Percepisco due presenze e infatti due forme giganti ci compaiono di fronte

All'inizio sono solo delle colonne di limo marrone scuro, più dense dell'acqua. Poi spuntano le gambe, le braccia e due volti imbronciati. La creatura di sinistra somiglia in modo inquietante a un telchino. Ha il muso di un lupo e il corpo ricorda vagamente quello di una foca: lucido, nero, con le pinne al posto dei piedi e delle mani. Gli occhi brillano come radiazioni verdi

Il tizio sulla destra è più umanoide. È vestito di stracci e alghe, con una cotta di maglia di ferro fatta di tappi di bottiglia e anelli di plastica delle confezioni di lattine da sei. La faccia è chiazzata di alghe e ha la barba lunga. Gli occhi azzurri e profondi ardono d'ira

East River: state cercando di farvi ammazzare, ragazzini? O siete soltanto incredibilmente stupidi? -chiede la foca, che dev'essere il dio dell'East River

Hudson: sei tu l'esperto degli stupidi, East -lo schernisce lo spirito barbuto dell'Hudson

East River: attento, Hudson -ringhia -stai dalla tua parte dell'isola e fatti gli affari tuoi

Hudson: sennò? Mi tirerai un'altra chiatta di spazzatura?

Fluiscono l'uno verso l'altro, pronti a combattere ma io li richiamo

Io: fermi! -grido -abbiamo un problema più grande

East River: la marmocchia ha ragione -ringhia -uccidiamo loro insieme e poi combattiamo

Hudson: buona idea -concorda

Prima che possiamo protestare, un migliaio di frammenti di rifiuti si leva dal fondale e ci investe da entrambe le direzioni: vetri rotti, sassi, lattine, copertoni

Me lo aspettavo, però

L'acqua davanti a noi si addensa in uno scudo. I detriti rimbalzano senza sfiorarci, solo un frammento riesce a passare: una grossa scheggia di vetro che mi colpisce sul petto e che probabilmente mi avrebbe ucciso, ma che s'infrange sulla mia pelle

Ti sarò leale, promesso {Libro 3}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora