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Io: ci penso io -replico prima che possano spiccare il volo sul pegaso nero -ma dopo questa, dovrete bere tanta acqua

Prima di tutto mi concentro sull'acqua presente nei corpi di Chirone, Percy, Annabeth, Rachel, il pilota e nel mio. Ne prendo una parte, non esagerata, e la estraggo dai loro corpi: infatti tutti si fissano il petto da cui stanno uscendo varie bollicine d'acqua

Dopodiché le ammasso in un unica bolla e tendo una mano verso l'elicottero, la bolla d'acqua si allunga e va ad arrotolarsi intorno all'elicottero bloccando anche le eliche. Lentamente lo faccio scendere fino al terreno, fino a quando atterra con un tonfo nel mezzo della Quinta Strada

Mi fissano tutti a bocca aperta mentre le eliche si fermano. Ci dirigiamo verso il mezzo, Rachel apre lo sportello laterale e trascina fuori il pilota. È vestita da vacanza con i pantaloncini corti, una maglietta e i sandali. Ha i capelli spettinati e la faccia verde per il volo rocambolesco in elicottero

Percy: come cavolo hai fatto?

Scrollo le spalle mentre lo sguardo della rossa si punta su di me

Rachel: non so come tu abbia fatto né cosa fossero quelle bolle d'acqua uscite dal mio petto, ma mi hai salvato la vita

Io: non preoccupartene, ma che non diventi un'abitudine

A: che accidenti ci fai qui, Dare? Che ti è saltato in mente di volare in una zona di guerra?

Rachel: io... -la rossa ci lancia un'occhiata -dovevo venire. Sapevo che Percy e Lenn erano nei guai

A: su questo non ci piove -brontola -be', se volete scusarmi, ho alcuni amici feriti di cui occuparmi. Grazie per la visita, Rachel

Percy: Annabeth... -esclama ma lei si allontana impettita. Rachel si accascia sul marciapiede e si prende la testa fra le mani

Rachel: mi dispiace, Percy. Non volevo... faccio sempre un gran casino

È difficile smentirla. Guardo nella direzione in cui si è allontanata Annabeth, ma lei è scomparsa nella folla. Non riuscirà ad accettarla sapendo che è una sua concorrente nella questione Percy Jackson

Percy: non c'è problema -risponde anche se le sue parole suonano un po' a vuoto -allora, qual è questo messaggio che dovevi consegnare?

Lei aggrotta la fronte e anch'io

Io: di che parli, Perce?

Rachel: come fai a saperlo?

Percy: un sogno -Rachel non sembra sorpresa mentre si aggiusta i pantaloncini. Sono coperti di disegni, il che non è insolito per lei da quanto ho visto l'anno scorso, ma quelli sono simboli che riconosco: lettere greche, immagini delle perle del campo, schizzi di mostri e volti degli dei

Non riesco a capire come faccia a conoscerli. Non è mai stata sull'Olimpo e nemmeno al Campo Mezzosangue

Rachel: anch'io sto vedendo delle cose... da un po' -mormora -cioè, non solo attraverso la Foschia. Stavolta è diverso. Ho cominciato a fare dei disegni, a scrivere dei versi...

Percy: in greco antico. Sai che cosa dicono?

Rachel: è proprio di questo che volevo parlarti. Speravo... be', se tu fossi venuto in vacanza con noi, speravo che mi avresti aiutato a capire che cosa mi sta succedendo -lo guarda con un'espressione supplichevole, ha il viso scottato dal sole e le si sta spellando il naso

Percy: Rachel, magari lo sapessi. Forse dovremmo chiederlo a Chirone... -improvvisamente la rossa trasalisce come per una scossa elettrica

Rachel: Percy, sta per succedere qualcosa. Un trucco che finirà con la morte

Ti sarò leale, promesso {Libro 3}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora