Risveglio

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Mi sentivo la testa pesante. Le ferite al braccio e al fianco pulsavano dolorosamente, come a ricordarmi la mia sconfitta. Ero avvolto nell'oscurità più profonda, come se le stelle che illuminano il cielo sopra la mia foresta ogni notte si fossero spente.

L'ultima cosa che ricordavo era l'odore ripugnante del sangue degli orchi e la pioggia scrosciante che cadeva dal cielo. Tuttavia era vivo, sentivo di esserlo; ma non riuscivo a trovare la forza per aprire gli occhi.

Avevo sete, la gola mi bruciava. Dovevo aprire gli occhi, svegliarmi, sempre che fossi addormentato. Sforzai le palpebre e un sottilissimo filo di luce rischiarò le tenebre che mi circondavano.

Strizzai gli occhi e misi a fuoco le immagini. Ero in una casa, o meglio, in una stanza; adagiato su un letto. Sentivo la pelle nuda del petto a contatto con le coperte. Evidentemente le voci che avevo sentito prima di perdere conoscenza non erano frutto della mia immaginazione, erano reali. Dalla piccola finestra della parete alla mia destra si intravedeva uno spiraglio di luce, probabilmente era mattina.

Sentivo l'allegro scoppiettio del fuoco provenire dall'altra stanza, all'improvviso la porta della camera si aprì e sulla soglia apparve.... no, non può essere.... eppure sembrava proprio lui: Elros.

"Finalmente vi siete svegliato, mio signore, iniziavamo a preoccuparci seriamente." disse sorridendo allegramente notando il mio stato.

"Dove sono?" le parole mi uscirono a fatica dalla bocca, la mia voce appariva roca alle mie orecchie, come se non avessi parlato per giorni.

"Siete al confine Nord del vostro regno. Vi abbiamo portato qui essendo il posto più vicino a dove ci abbiamo trovato."

"Abbiamo?" chiesi. Ogni parola mi costava un immenso sforzo, anche le palpebre mi risultavano pesanti.

"Vi ricordate che avevo chiesto il giorno di permesso? Dovevo accompagnare una mia amica per un pezzo di strada. Si chiama Aredhel, è la principessa delle Montagne Grigie." spiegò.

"Quanto tempo ho dormito?" chiesi ancora, lottando per tenere gli occhi aperti.

"Circa tre giorni... Mio Signore, vi prego, non vi dovete addormentare! Dovete stare sveglio!" disse Elros.

Annuii, cercando di rimanere concentrato su ciò che mi circondava. Notai che poggiate su un tavolino poco distante dal letto si trovavano delle bende pulite, insieme a delle boccette che sembravano contenere delle misture curative.

"Dov'è lei?" chiesi ancora, leggermente irritato dal fatto che Elros non mi stesse facendo un resoconto completo, ma che fossi io a dover porre le domande.

"Oh, lei al momento non è qui... - disse ridendo - È fuori, adesso, ma ha insistito per aspettare che voi tornaste in forze prima di ripartire. Sinceramente la ringrazio perché è lei la guaritrice, io non so cosa fare, mentre lei è molto capace... vi ha curato lei."

Se c'era una cosa che odiavo era sentirmi impotente, ed in quella situazione avevano tutti il controllo tranne me. Feci per alzarmi dal letto, ma le ferite si risvegliarono tutte assieme, facendomi ricadere sui cuscini. Feci in tempo a sentire Elros avvicinarsi e poi tutto venne inghiottito dall'oscurità, un'altra volta.

Mi risvegliai di soprassalto. Ricordavo di aver sognato, ma non riuscivo a ricordare cosa. Mi guardai di nuovo intorno: dalla finestra non passava più luce, quindi doveva essere sera. Ma quanto tempo era passato dal mio primo risveglio?

Vidi Elros entrare ancora una volta nella stanza e rivolgermi un rispettoso inchino. Ora va meglio, pensai.

"Quanto ho dormito?" chiesi ancora.

"Solo poche ore, sire." replicò.

"Dov'è lei? Vorrei conoscerla." chiesi.

"È andata a caccia... Avevamo finito il cibo." disse abbassando quasi impercettibilmente lo sguardo.

Annuii pensieroso. Erano passati tre giorni... il Bianconsiglio si riuniva stanotte e io dovevo andarci assolutamente. Dovevo avvisarli di ciò che succedeva a Dol Guldur, ne andava della salvezza del mio popolo.
Sicuramente gli orchi che mi avevano attaccato erano stati inviati per mettermi a tacere.

I miei pensieri furono interrotti dal rumore della porta che si apriva e si chiudeva.

"È tornata - disse Elros andando verso l'altra stanza e dicendo rivolto alla principessa - Ciao Aredhel! Indovina che è successo!"

* Angolo dell'autrice *
Quante visualizzazioni! Grazie davvero a tutti voi!
Vi consiglio inoltre come scrittrice del mondo di Tolkien (in particolare per il suo giornalino Middle Earth Magazine) la scrittrice SpiritOfTheMountain.
Alla prossima!

Hir o Heleg (Occhi di Ghiaccio)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora