Il Ritorno del Messaggero

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Aiutai il Re a sfilarsi la casacca bianca che indossava. Ignorando, o perlomeno provando ad ignorare il suo corpo perfetto iniziai a togliergli la fasciatura sulla spalla a me più vicina. Presi l'infuso e vi immersi un panno.
Lo appoggiai poi sulla ferita. Osservandola notai che era notevolmente migliorata rispetto a pochi giorni prima: era meno gonfia e anche il colore stava pian piano tornando alla normalità. Appena il panno venne a contatto con la carne sentii il corpo di Thranduil sussultare; evidentemente gli faceva ancora male, e parecchio.
Procedetti così per tutte le altre ferite.

Quando finii posai lo sguardo sul Re e notai che era visibilmente stanco, più pallido di prima, il respiro era irregolare e sulla fronte si era formato un lieve velo di sudore.

Posai una mano sulla fronte del sovrano. Valar, era bollente di nuovo!

"Come, scusa?" chiese il Re.

Lo guardai e mi resi conto di aver parlato senza rendermene conto.

"No, è che... insomma, vi è tornata la febbre alta...."

"Sto bene, non preoccupatevi..." replicò il Re.

La sua voce era indubbiamente affascinante, ma era fredda. Aveva quella bellezza glaciale che si ritrova in un paesaggio di montagna d'inverno.

"Voi ed Elros da quanto vi conoscete?" chiese il Sovrano, distogliendomi dai miei pensieri.

"Praticamente da sempre, ci conosciamo da quando eravamo elfling. Siamo cresciuti insieme fino a quando io non mi sono dovuta trasferire ad Imladris per studiare."

Passarono tre giorni in cui continuai a curarlo. Tutto andò per il meglio. Thranduil si stava rimettendo e presto sarebbe stato in grado di rimettersi in piedi.

Un giorno uscii di casa per prendere dell'acqua quando all'improvviso sentii un rumore di zoccoli avvicinarsi. Istintivamente feci correre la mano fino all'elsa del pugnale. Stavo per sguainarlo quando Elros mi sbucò davanti.

"Ciao, Aredhel, come va?" disse raggiante.

"Elros! Ma sei impazzito?! Mi hai fatto prendere un colpo!" dissi allontanando la mano dall'elsa del pugnale.

"Scusami piccola, non lo farò più. Allora, tutto bene? Come va con il Re? Si sta rimettendo?"

"Sì, Thranduil adesso è in casa. E non chiamarmi <piccola>"

"Ah, e da quando esattamente lo chiami per nome?" chiese Elros vagamente infastidito.

"Da quando lui mi ha dato il permesso; abbiamo avuto occasione di conoscerci meglio in questi giorni. Ma a te che importa, sei geloso, per caso?" lo stuzzicai.

"Geloso? Di lui? Ma fammi il piacere! - rispose leggermente irritato - Io non ho niente da invidiargli!"

"Buongiorno Elros, com'è andato il viaggio?" la voce del sovrano sorprese entrambi.

Ci voltammo entrambi sbigottiti: Thranduil era dietro di noi, un po' pallido e instabile sulle gambe forse, ma in piedi.

* Angolo dell'autrice *
Ciao a tutti!
Grazie per tutte le visualizzazioni, sono davvero tante! :D
Probabilmente questo è il penultimo capitolo che pubblicherò prima di Pasqua.
Grazie ancora e votate e commentate!
A presto!

P.S. Scusate se l'immagine del capitolo non è pertinentissima, ma di migliori non ne ho trovate!

Hir o Heleg (Occhi di Ghiaccio)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora