"I-io s-sto b-bene, sire.... Sono f-felice di vedervi in piedi!" disse balbettando Elros, che era impallidito di colpo.
"Non mi aspettavo di vedervi in piedi, non avreste dovuto fare un simile sforzo... non vi siete ancora completamente ristabilito..." dissi.
"Pensavo di partire per il mio palazzo domani. Vieni con me, Elros? - domandò il Re, ignorando ciò che avevo appena detto. Ovviamente non era una vera domanda, solo un ordine imposto più educatamente. Poi aggiunse - Avrei piacere se anche tu, Aredhel, venissi a trascorrere qualche giorno alla mia reggia. Se ti fa piacere, ovviamente."
"Va bene, non c'è problema." risposi.
L'indomani mattina, sellati i cavalli e il Megacero, ci mettemmo in marcia.
La foresta era meravigliosa, ogni tanto si potevano vedere i suoi abitanti: dagli scoiattoli ai topolini, dai passeri ai merli, dai cervi ai tassi. Percepivo la vita che cresceva rigogliosa e tutte le aure degli animali che mi circondavano. Tuttavia in qualsiasi luogo in cui il bene compare c'è anche il male a tentare di inquinarlo. E anche in questa foresta era successa la stessa cosa: i ragni della dinastia di Shelob avevano invaso il bosco, facendolo diventare la loro dimora, solo gli Elfi Silvani provavano a contrastarli."Non mi hai detto com'è andata la missione, Elros." chiese di nuovo il Re, mentre cavalcavamo.
"Ho consegnato la lettera come richiesto, mio signore Thranduil." rispose rapidamente il mio amico.
"...E?" insistette il sovrano.
"Mi hanno chiesto di riferirvi che al momento il Bianco Consiglio ha altro a cui pensare. Cose più importanti di un semplice stregone umano che si diletta di magia nera. Ho sentito che parlavano di un antico popolo che si credeva estinto." spiegò.
Thranduil non rispose, ma era chiaro che quella non fosse la risposta sperata. A quale popolo creduto estinto si riferivano? Forse avevano scoperto... No, non era possibile, eravamo state attente a non far trapelare niente.
Arrivammo finalmente a palazzo. Era davvero bellissimo; Elros mi aveva sempre raccontato della magnifica reggia di Thranduil, scavata nella roccia, che riproduceva con colonne finemente lavorate e intagliate gli alberi della foresta. Ma non avevo mai immaginato una tale bellezza.
Pensai alla mia reggia e al mio popolo, o meglio alla mia Razza e al segreto che dovevamo custodire, quasi come fosse una maledizione. E pensare che nel passato eravamo accettati per ciò che eravamo, senza né pregiudizi né terrore del male che secondo loro poteva esserci in noi.
"Hir nin Thranduil! Hir nin Thranduil! (Mio signore Thranduil! Mio signore Thranduil!) - urlò correndoci incontro una delle guardie che sorvegliava il cancello - Quale gradito ritorno è il vostro! Dov'è la vostra scorta?"
"Siamo stati attaccati lungo la via, Feren, non ci sono sopravvissuti." replicò il Re.
"Capisco. Stamattina è tornata una pattuglia in ricognizione: hanno trovato un gruppo di Nani. Li hanno portati nelle celle. Quello che sembra essere il loro capo dice di essere Thorin Scudodiquercia." spiegò il soldato.
"Nani? Allora è vero. Thorin Scudodiquercia è tornato per riprendere la Montagna Solitaria." disse pensieroso il Re.
Thranduil chiamò poi una donna di nome Estel e le ordinò di mostrarmi la mia stanza perché mi potessi cambiare e rinfrescare. Affidò invece ad Elros il compito di farmi fare il giro della reggia. Si volse infine verso la guardia e si diresse verso quella che credo fosse stata la sala del trono.
Dopo essere andata in camera mia raggiunsi Elros e con lui feci il giro del palazzo.
Mentre camminavamo per i vasti saloni sentii una voce profonda che rimbombava:
"... Io non mi fiderei che Thranduil, il grande Re, onori la sua parola.... tu sei privo di ogni onore! Ho visto come tratti i tuoi amici. Siamo venuti da te una volta, affamati, senza dimora, a cercare il tuo aiuto. Ma tu ci hai voltato le spalle! Tu ti sei allontanato dalla sofferenza del mio popolo! E dall'inferno che ci ha distrutto! Imhri Dam-rha Dhursul!"L'ultima frase era in nanico e capii poco o nulla a causa dell'eco... Le uniche parole che capii chiaramente furono "fuoco" e "drago".
Guardai Elros che mi indicò una sala poco più in alto di noi, dove al centro torreggiava un trono con ai lati due magnifici palchi d'alce.
"Brutta storia: la leggenda narra che il Re dei nani tornerà e risveglierà il drago" disse Elros.
"Il Signore delle Argentee Fonti, il Re delle Rocce Scavate, il Re che sta sotto il monte riavrà le cose a lui strappate e la campana suonerà di allegrezza quando il Re della Montagna tornerà, ma tutto si disferà con tristezza e il Lago brillerà e brucerà." recitai io.
"Vuol dire che se la bestia si sveglierà sarà la fine degli abitanti di Pontelagolungo." disse Elros con enfasi.
"Non credo che i nani raggiungeranno la Montagna molto presto..." commentai, osservando che il nano che prima era nella sala del trono ora veniva trascinato via, verso le celle.
"Già, non credo neanche io, specialmente dopo ciò che ha detto al Re. Ci vorrebbe un miracolo per farli evadere dalle segrete." concordò Elros.
"Hai voglia di fare un po' di allenamento con i pugnali? E' passato un po' di tempo dall'ultima volta che ci siamo scontrati." propose poi l'Elfo.
Raggiungemmo la sala per gli allenamenti e passammo circa un'ora a fare pratica. Era stato lui ad insegnarmi a combattere. Da quando però avevo scoperto la mia particolare abilità avevo iniziato ad utilizzarla al meglio anche durante i combattimenti in forma elfica.
"Adesso devo andare, ho il turno di guardia alle celle. - disse con una punta di rammarico nella voce - Tu rimani pure, tanto ti ricordi la strada per la tua stanza, no?"Gli sorrisi e poco dopo rimasi sola nella sala. Continuai ad allenarmi, ma sentivo qualcosa o qualcuno dietro di me. Senza pensarci un attimo mi voltai in posizione di attacco. La lama del mio pugnale si fermò a pochi centimetri dalla gola di Thranduil
"Sei brava con i pugnali..." disse con un sorriso obliquo.
* Angolo dell'autrice *
Ciao a tutti ragazzi/e!
Siccome stasera parto vi lascio con questo capitoletto un po' più lungo del solito.... Vi ringrazio ancora per le views e mi raccomando: commentate per farmi sapere cosa ne pensate!
Buona Pasqua a tutti!
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Hir o Heleg (Occhi di Ghiaccio)
Fanfiction**STORIA IN REVISIONE** Fanfiction su Thranduil ambientata nella Terza Era della Terra di Mezzo. Aredhel e' la principessa delle Montagne Grigie. Durante il ritorno al suo regno da Imladris si imbatterà in qualcosa, o meglio, qualcuno che le cambier...