Hir o Heleg (Occhi di Ghiaccio)

La principessa

"Elros, non è il momento; ha ricominciato a piovere e io mi sono bagnata tutta." rispose stancamente una voce femminile.

"Invece dovresti saperlo: il re si è svegliato!" disse con allegria.

Subito dopo la porta si aprì di nuovo ed entrò una dama elfica. Aveva i capelli color oro e gli occhi blu come il mare più profondo. Era magra ed era alta poco meno di me. Indossava un mantello nero con sotto un corpetto di stoffa con una gonna e dei pantaloni leggeri sotto.

"Buongiorno sire." disse chinando la testa.

"Buongiorno, hiriel (principessa)." ricambiai.

Lei sorrise e fece cenno ad Elros affinché preparasse la cena.

"Avete sete?" chiese la ragazza, notando lo stato della mia voce.

Annuii e lei di rimando mi porse un bicchiere d'acqua. Ignorando le fitte lancinanti che mi mandava il braccio presi il bicchiere e bevvi avidamente l'acqua fresca.
Provai ad alzarmi ma le ferite si risvegliarono tutte insieme e mi dovetti abbandonare ancora sul cuscino.

"È meglio che non vi sforziate per i primi giorni... siete ancora debole e le cure devono finir di fare effetto." disse dolcemente.

"Vi ringrazio per i vostro consiglio, ma ho degli affari urgenti a Granburrone, devo partire subito!" replicai.

"E' fuori discussione, mio Signore. Non arrivereste neanche al valico tra le montagne, in questo stato. Ora dovete riposare, direi che tra una settimana potreste essere in grado di riprendere il vostro viaggio..." insistette lei, indurendo il tono della voce.

"Voi evidentemente non capite: devo comunicare delle notizie importante al Bianco Consiglio, ne va del mio popolo; quindi, in grado o no, devo partire!"

Non avevo la benché minima intenzione di cedere su questo punto: avrei cavalcato giorno e notte senza sosta, ma la notizia doveva giungere a Imladris. Se mi fossi arreso gli orchi avrebbero vinto.

"E' così importante, mio Signore?" chiese lei, osservandomi.

"Vi sembro uno sprovveduto? Vi ho detto che ne va del mio popolo, quindi è ovvio che sia importante!"

Non potevo aspettare oltre, il mio popolo era in pericolo. Giravano voci su un certo Negromante che abitava nella fortezza e che aveva persino il potere di resuscitare i morti. Se un potere del genere fosse tornato nella Terra di Mezzo avrebbe significato guerra per tutte le Razze.

Osservai meglio l'elfa che avevo di fronte: c'era qualcosa di particolare in lei... Non sapevo come descriverlo, ma era come se percepissi che quella ragazza che avevo davanti non era ciò che sembrava... O meglio, c'era dell'altro sotto... Ma che cosa?

"Potrei andarci io se è così importante per voi." propose Elros.

Spostai la mia attenzione sul l'elfo in fondo alla stanza.

"Si tratterebbe di portare un messaggio a Elrond di Granburrone, da consegnare solo a lui e nelle sue mani; sono notizie che devono essere lette solo da persone fidate." dissi stingendo i denti a causa del dolore che ogni mossa mi procurava.

"Non vi deluderò, sire - replicò Elros con sicurezza - Qual è il messaggio che devo portare?"

"Avete carta e penna? Lo scrivo adesso" chiesi.

Elros scattò e andò a prendere ciò che mi occorreva. Con un po' di fatica riuscii a mettermi seduto e a scrivere una breve lettera che spiegasse la situazione nel mio regno. Una volta siglata la missiva la posi nelle mani del mio vice capitano.

"La riunione del Bianco Consiglio è stanotte, dovrai cavalcare ininterrottamente per riuscire ad arrivare in tempo." spiegai.

"Porterò il cavallo al limite, se necessario, sire. Il messaggio sarà recapitato come avete ordinato!" replicò l'Elfo.

* Angolo dell'autrice *
Ciao a tutti!
Chiedo scusa per il capitolo un po' corto, vorrà dire che mi farò perdonare con il prossimo!
Vi anticipo già che nel successivo cambierò ancora PoV.
Grazie di essere arrivato fin qui con la lettura è ditemi che ne pensate di Aredhel nei commenti!